venerdì 24 maggio 2019

Chernobyl

Suppongo che tutti abbiate una vaga idea di cosa sia successo a Chernobyl il 26 aprile 1986, ma in caso ci fosse qualcuno troppo giovane per saperlo: è stato il più grande disastro nucleare mai successo, roba che solo Fukushima nel 2011 ci andrà vicino. Si tratta di un avvenimento profondamente drammatico le cui conseguenze sono ancora percepibili (tutt'ora a Chernobyl e dintorni non ci vai se non con permessi speciali e controllo radiazioni in entrata e in uscita), di cui non è stato possibile calcolare il numero preciso di morti, e tenete presente che il reattore sta ancora bruciando (ma la situazione è migliorata: adesso ti puoi avvicinare con tutte le precauzioni senza morire: prima ti avvicinavi con tutte le precauzioni e se ti andava bene qualche anno dopo morivi di cancro).
Ma parliamo del telefilm: da qualche settimana la HBO ha iniziato a trasmettere una miniserie che racconta quello che è successo dal momento in cui il reattore è esploso a non ho ben capito quando, ed è una serie che sto trovando eccellente nel comparto tecnico, interessantissima nella storia, e straziante a livello emotivo: è strano vedere una "storia" del genere, sapendo che il 90% dei personaggi sono persone reali, sapendo che ci sono ancora persone che quel disastro l'hanno vissuto, che ancora c'è chi ne paga le conseguenze. Ed è una situazione di cui gli autori sono consapevoli: non c'è una spettacolarizzazione dell'accaduto, noi l'esplosione neanche la vediamo, e anche quando inizieranno ad esserci le devastanti conseguenze dell'avvelenamento da radiazioni le vedremo sì in modo crudo, ma mai gratuito.
La storia segue, fondamentalmente, gli eventi: il modo in cui l'Unione Sovietica ha affrontato la crisi, che non è certo facile da mostrare senza cadere nei facili giudizi perché... perché il regime non voleva che si sapesse e fino all'ultimo ha cercato di nascondere l'incidente come se non fosse successo nulla, al punto da non avvisare il resto dell'Europa e ammettendolo solo quando - qualche giorno dopo - la nube radioattiva si presentò più o meno ovunque nel continente.
Quindi noi vediamo un governo che nega, che una volta risolta la crisi immediata non vuole che si indaghi sulle cause, che da un lato concede ogni cosa necessaria a salvare il salvabile ma dall'altro ha il braccino corto per minimizzare - anche con sé stesso - la portata dell'accaduto.
Ma vediamo anche chi fu incaricato di gestire la crisi, e fece letteralmente di tutto, il possibile e l'impossibile, per evitare una catastrofe ancora maggiore. Vediamo persone che si sono sacrificate, sapendo che andavano a morire, per far sì che l'incidente di Chernobyl fosse tragico ma non apocalittico. Vediamo persone che vanno a morire perché forse potrebbe peggiorare ancora, ma se lo farà senza un piano B moriranno a milioni, e poi scopri che quel particolare scenario non si presenterà ed è stato un sacrificio necessario ma inutile.
Una tragedia vera e propria, a cui si aggiungono avvenimenti semplicemente assurdi... ad esempio, sapevate che mentre tutti si adoperavano per spegnere il reattore 4 e scongiurare il più che concreto rischio che tutta la centrale saltasse in aria in una bellissima esplosione nucleare, i reattori 1,2 e 3 erano ancora funzionanti?
Torniamo alla mera finzione: dal punto di vista tecnico la ricostruzione degli ambienti d'epoca è spettacolare, la colonna sonora fa venire i brividi. Tutto il primo episodio è girato come un film dell'orrore, con un mostro che sta per arrivare a uccidere i protagonisti e tu soffri come un cane perché sai con cosa stanno combattendo ma loro manco per nulla.
Il cast è un qualcosa di incredibile: Jared Harris, Emily Watson, Stellan Skarsgard...
Insomma, penso si sia capito che questa miniserie non è che la consiglio, di più: dal 10 giugno sarà trasmessa anche qui da noi, e io già so che mi prenderò il cofanetto appena esce.

mercoledì 22 maggio 2019

Riparare i viventi

Riparare i viventi, di Maylis De Kerangal.

Questo libro l'ho preso a scatola chiusa per un semplice motivo: mia madre voleva un libro in promozione alla Feltrinelli, e ma doveva prenderne due per avere lo sconto.
Mi sono eroicamente sacrificata per la causa.

lunedì 20 maggio 2019

Castelli d'Italia #216

Il castello di Larciano si trova nell'omonima città, in provincia di Pistoia. La fortificazione, che sorge sulle pendici del Montalbano, veniva utilizzata come torre di avvistamento durante il medioevo, dato che dalla sua cima si poteva osservare il castello di Cecina di Larciano e quelli di Montevettolini e di Monsummano, via via fino al forte di Serravalle Pistoiese.
Oggi la torre ospita il Museo Civico Archeologico di Larciano Castello.

venerdì 17 maggio 2019

Edizioni da collezione e uva acerba

Questo post è da leggere con tono molto ironico, un pizzico di amarezza, e in generale quello stato d'animo metà esasperato, metà consapevole auto-presa in giro, di quando ci lamentiamo di cose che sappiamo benissimo non avere importanza.
In altre parole di come possiamo sentirci noi poveracci che abbiamo comprato i libri prima che esistessero instagram, influencer, booktuber e altro, e che ora vediamo fiorire in libreria nuove mirabolanti edizioni mentre noi abbiamo quelle sfigate e nove volte su dieci non possiamo sostituirle perché siamo poveri.
Noi siamo il motivo per cui certe opere vengono ristampate, noi che le abbiamo volute ed amate quando nessuno sapeva cosa fosse il bookporn e col cavolo che gli editori te le spedivano a casa gratis.
Siamo gli eroi silenziosi di cui nessuno parla, quelli che hanno elevato la fama degli autori al prezzo dell'estetica della libreria.

mercoledì 15 maggio 2019

Persuasione

Persuasione, di Jane Austen.

Devo fare una confessione: non sono una grande amante della Austen.

martedì 14 maggio 2019

Teaser Tuesday #226

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"Ma perché sono quelli di Shantih a svolgere quasi tutti i lavori agricoli?"
"Perché non sanno fare altro. Porta via quell'acqua sporca, Michael."
"Quasi nessuno dei nostri sa coltivare la terra" disse Luz. Stava riflettendo. Aveva le sopracciglia scure, fortemente arcuate come quelle del padre, e quando rifletteva si congiungevano in una linea retta sopra gli occhi. A suo padre, ciò non piaceva: non era un'espressione adatta al grazioso volto di una ventenne. Le dava un'aria dura, poco femminile. Gliel'aveva ripetuto spesso, ma lei non aveva mai perso quella brutta abitudine.
"Mia cara, noi siamo abitanti della città, non contadini."
"Ma chi coltivava i campi prima che arrivassero quelli di Shantih? La colonia esisteva già da sessant'anni, quando sono giunti loro."
"Gli operai svolgevano il lavoro manuale, naturalmente. Ma neanche i nostri operai sono mai stati contadini. Noi siamo gente di città."
"E soffrivamo la fame, vero? C'erano le carestie."
 - L'occhio dell'airone, Ursula K. Le Guin

lunedì 13 maggio 2019

Castelli d'Italia #215

Il castello di Grinzane Cavour si trova in Piemonte, in provincia di Cuneo. Non si sa molto delle sue origini, e anche il periodo della sua costruzione è dubbio: alcuni ritengono che sia stato edificato nel XIII secolo, altri che la torre risalga al 1350 e il resto della struttura ad un periodo successivo.
Nel Quattrocento il castello apparteneva al marchese di Busca, ma cambiò molti proprietari finché, nell'Ottocento, ospitò per oltre vent'anni Camillo Benso Conte di Cavour: vi arrivò nel 1820, ospite degli zii, e incaricato di amministrare quel particolare bene di famiglia.
Dal 2014 il castello è patrimonio mondiale dell'UNESCO.

venerdì 10 maggio 2019

In my mailbox #32

Vi ricordate quando ho detto che non avrei più preso niente nei secoli a venire?
Mentivo.
Foto scattata alle 15 e non alle 24, ma la Lunga Notte a quanto pare è arrivata

mercoledì 8 maggio 2019

La regina irriverente

La regina irriverente, di Carla Maria Russo.

Stavolta mi sono proprio innamorata. A quando il seguito?

martedì 7 maggio 2019

Teaser Tuesday #225

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore


D'accordo, avevi torto. La nausea non è la peggior risposta al dolore, relativamente parlando.
Ma tu non hai né tempo né forza per questo, così ti concentri su altre cose. Qualunque altra cosa. Il legno dello stipite sotto la tua mano. L'aria, che senti di più adesso che sei fuori. L'odore di zolfo non sembra peggiorare, almeno per ora: cosa positiva, forse. Tu sensisci che non ci sono sfiati vulcanici aperti nelle vicinanze. Questo significa che la sciagura arriva dall'estremo nord, dove si trova la ferita: il grande squarcio in suppurazione che va da costa a costa. Tu sai che è lì, anche se chi viaggiava lungo la Strada Imperiale finora ha riportato solo voci al riguardo. Speri che la concentrazione di zolfo non peggiori troppo, perché se succede la gente comincerà ad avere conati di vomito e a soffocare e la prossima volta che pioverà i pesci del torrente moriranno e il terreno diventerà troppo acido...
 - La quinta stagione, N.K. Jemisin

lunedì 6 maggio 2019

Castelli d'Italia #214

Il forte Santa Tecla si trova vicino Genova, sul rilievo che domina San Martino; la sua costruzione faceva parte del progetto di fortificazione di Genova ed iniziò nel 1747.
Nel 1800 Santa Tecla era uno dei contrafforti a difesa della parte orientale della città, nel 1814 vennero compiuti dei lavori di rafforzamento della struttura, seguiti da altri nel 1830. Durante la prima guerra mondiale venne usato come carcere per i prigionieri austriaci, mentre fu abitato da civili fino agli anni '70.
Nel 1982 iniziarono i lavori di restauro, e il forte rimase chiuso in attesa di una decisione sul suo utilizzo: siccome tale decisione non arrivò mai, il forte rimase chiuso ed atti vandalici (tra cui l'incendio di parte del tetto e la deturpazione degli interni) hanno portato a nuovi lavori e alla sua custodia da parte della Protezione Civile. Per questo motivo il forte non è visitabile.