venerdì 30 agosto 2019

Baby rencensioni: Mio fratello rincorre i dinosauri - Caino

Si è parlato tanto e bene di Mio fratello rincorre i dinosauri, scritto dal giovanissimo Giacomo Mazzariol. Eppure la voglia di leggerlo per tanto tempo non sono riuscita a trovarla: per il recupero mi è servito un periodo strano, in cui desidero leggere ma niente della tbr mi attira e tutti i libri che ho comprato non mi sembrano giusti per me.
Passerà, ma fino a quel momento non serve a niente costringersi, piuttosto conviene sfruttare il vantaggio di far parte di una famiglia di lettori, tutti con gusti diversi.
Mio fratello rincorre i dinosauri è un libro piccino, che racchiude tanto, un po' come Giovanni, che non è il protagonista ma è come se lo fosse visto tutto ruoto attorno a lui. Giovanni è il più piccolo di quattro fratelli: ha due sorelle, un fratello, è amato come solo i più piccolini di una famiglia possono essere. E ha la sindrome di down.
Giacomo è il fratello di Giovanni, e in questo libro ci racconta la sua storia, quella di Giovanni, quella di loro due come fratelli. La sua confusione di bambino, a cui era stato detto che il fratellino era speciale, per poi rendersi conto che 'speciale' non voleva dire quello che pensava lui. E soprattutto l'adolescenza, quando inizia ad avere paura che quel fratellino diverso da tutti possa diventare fonte di vergogna, di emarginazione, al punto di non dire agli amici della sua esistenza. Di Giacomo Mazzariol ho apprezzato il non voler esagerare, il non voler sottolineare in modo stucchevole la dolcezza di Giovanni e la cattiveria del mondo esterno: si vede che Giacomo conosce suo fratello, e sa benissimo che basterà quello che è a conquistarci tutti.
In più,  come già faceva Fabien Toulmé nel simile Non è te che aspettavo, ha il coraggio di mettersi in gioco mostrando come i sentimenti più negativi - alla fine dei conti - ad averli sono soprattutto i normodotati.




Una recensione striminzita per José Saramago, che se non l'avessi già fatto per Victor Hugo come minimo non l'avrei scritta perché siamo di fronte ad un autore monumentale che merita saggi scritti da persone di cultura, non le quattro righe di un'assistente sociale che ha smesso di studiare letteratura al liceo.
Eppure eccomi qui.
Saramago si conferma un autore che si fa amare nonostante tutto: resto dell'idea che il suo stile è la prova dell'esistenza del genio, che chiunque altro - senza quella scintilla in più - risulterebbe semplicemente impossibile. Lui no.
In questo piccolo volume leggiamo la storia di Caino, l'assassino di suo fratello, e il suo rapporto con Dio. Un Dio che qui è rappresentato come infantile e capriccioso, per certi versi più... sociopatico di una persona che ha ucciso il proprio fratello. Vediamo un paradosso, ossia il continuo dialogo, confronto, guerra dialettica?, tra una divinità incostante e implacabile e un uomo bene o male razionale. I pellegrinaggi di Caino sono estremamente particolari, perché non si limitano alla sfera geografica ma coinvolgono anche quella temporale: Caino viaggia nel tempo e nello spazio, finendo per divenire testimone ma anche elemento attivo di tutto l'antico testamento, osservandone le contraddizioni e le crudeltà, e per lui - che già del divino non aveva un'alta opinione - Dio diventa non tanto qualcosa in cui credere (in fin dei conti lui sa che esiste) ma un nemico da combattere.
Una lettura particolare, e davvero, davvero soddisfacente.

mercoledì 28 agosto 2019

L'occhio del mondo

L'occhio del mondo, di Robert Jordan.

Non ricordo quando l'ho comprato. Ricordo che ero a Bologna: mia madre e mia zia volevano fare non so che giro senza un'adolescente appresso e mi avevano mollata in una libreria con la promessa che ci avrei guadagnato un libro, e la certezza che dopo due ore non solo mi avrebbero ritrovata lì ma che mi sarebbe pure sembrato troppo presto per andare via.
E io scelsi questo, perché senza il supporto internet capitava di finire per caso in tunnel come 'serie di quattordici libri ancora in corso che andranno dalle 704 alle 1024 pagine l'uno, più autore morto tragicamente a tre volumi dal finale'.

martedì 27 agosto 2019

Teaser Tuesday #233

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"You're afraid of her," Enzo murmurs, intrigued. "Or perhaps you're afraid of your fascination with her."
Raffaele stays silent. No. Im'a afraid of your fascination with her.
Enzo's eyes soften. "You know I trust you. I always have. But getting rid of her would be a waste. Adelina has the potential to be very useful."
"She will be very useful," Raffaele agrees. The sapphire strands in his hair catch the light. He casts Enzo a sideways look. "If she'll obey to you."
"I will take back my throne soon," Enzo whispers. "And malfettos will no longer live in fear." Raffaele could feel the threat of fire emanating from Enzo's body. "Adelina has the potential to get us there, even if that potential lies whithin darkness. We've all seen what she can do. She has no reason to turn on us."
Raffaele hesitates. "Tread carefully, Reaper. We don't know the extent of her energy yet."
"Then train her. Let's see how she does. If your opinion of her remains, I'll get rid of her. But until then," he says, his eyes hardening, "she stays."
We are making a terrible mistake.
 - The Young Elites, Marie Lu

lunedì 26 agosto 2019

Castelli d'Italia #224

Il castello di Dolceacqua si trova in Liguria, in provincia di Imperia. Le sue origini risalgono al 1177, quando viene citato per la prima volta come proprietà dei conti di Ventimiglia. Nel 1270 fu acquistato da Oberto Doria, fondatore della dinastia che dominerà la repubblica di Genova. Nel XIV secolo il castello si trovò al centro delle lotte tra le fazioni dei Guelfi e Ghibellini e subì due assedi (nel 1319 e nel 1329). Nel 1526 un esponente della famiglia cedette al duca Carlo III del Ducato di Savoia i diritti feudali su Dolceacqua. Nel 1942 il castello divenne proprietà del Comune.

venerdì 23 agosto 2019

Fruits Basket

Fruits Basket, di Natsuki Takaya.

Ci sono tante cose di cui sono stata fangirl prima ancora di sapere cosa volesse dire.
Fruits Basket non è una di quelle: ero una fangirl, e sapevo esattamente cosa voleva dire.

mercoledì 21 agosto 2019

martedì 20 agosto 2019

Teaser Tuesday #232

Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore

"Ruby, Nova, let's start staking out the exits," he said, turning to inspect the staircase that led up to the second floor. Though the stairs were carpeted, in places that carpet had been worn through nearly to the wood steps beneath. "The Librarian or the Detonator might be trying to escape right now."
"Escape?" came a wary, broguish voice. "Have I been witlessly drawn into a trap that must be escaped from?"
Adrian turned to see a man standing in the doorway to the reading room. He had a pointed white beard and scraggly white hair, he wore socks with holes in them and no shoes, his trousers and cardigan were wrinkled and baggy on his slim frame, and his skin was so pale it looked as though he had never met the sun.
Adrian stood strighter. "Are you the Librarian?"
"I am... a librarian."
"Are you Gene Cronin?"
The man peered at him, uncertainty making the corner of his lips twitch, as if he wasn't sure if he was supposed to smile or not. "My granddaughter said there were Renegades who wanted a word with me."
 - Renegades, Marissa Meyer

lunedì 19 agosto 2019

Castelli d'Italia #223

La Rocca di Sant’Apollinare si trova in provincia di Perugia, nei pressi di Spina. È nata come fortezza e viene menzionata da Annibale Mariotti nelle Memorie storiche delle chiese della città di Perugia, dove viene detto che fu donata all’Abbazia di Farfa nel 1030. Nel 1060 fu ceduta al monastero di San Pietro in Perugia, che ne ebbe il possesso fino al 1892.
 All’inizio del XVI secolo fu trasformata in cenobio, dove i monaci vi si trasferivano durante le epidemie. Nei primi anni del XVIII secolo la Rocca di Sant’Apollinare venne adibita alla conservazione della produzione agricola.
È visitabile su appuntamento.

domenica 18 agosto 2019

Rientro

So che sono sparita all'improvviso, però c'è un buon motivo, e se mi seguite su instagram probabilmente l'avrete intuito: sono stata una settimana a Bruxelles. Il 'problema' è che il viaggio è stato deciso all'ultimo minuto e mi sono ritrovata con cinque giorni per farmi un'idea di cosa mi interessasse vedere - a parte l'amica d'infanzia che ci vive - e tipo due pomeriggi per procurarmi tutto quello che mi serviva.
Organizzazione, a me che sono una delle persone più disorganizzate del pianeta.
Insomma, sono tornata ieri sera, stanca ma soddisfatta: l'amica che dovrebbe lavorare in un'agenzia di viaggi ha preparato diciassette pagine di programma serratissimo (inclusi locali dove fare colazione, tempi di percorrenza tra una meta e l'altra e linee della metro o degli autubus necessari) che ci hanno permesso di vedere quasi tutta Bruxelles.
Quindi che dire? Bruxelles è una città splendida (anche se cara), con persone gentilissime: non fai in tempo a perderti che qualcuno viene a chiederti se hai bisogno di aiuto, e le auto si fermano per far passare i pedoni (!!!). Ci sono cose strane, tipo che la carta ricaricabile della metro probabilmente te la danno quando nasci dato che le macchinette non la fanno e non ci sono biglietterie con esseri umani per chiederla, o il tempo che è folle (a parte che fa freddissimo, cambia circa sedici volte al giorno) e si possono vedere persone con giacca a vento e sciarpa accanto a persone in canottiera e sandali, ma vale la pena visitarla almeno una volta. O due, per poter aggiungere anche qualche escursione a Gand ed Anversa, che ancora soffriamo per non esserci potute andare (siamo riuscite ad infilarci Bruges, che è il paese delle fiabe e rischi di essere investito ogni dieci secondi perché metà dei marciapiedi non sono rialzati e a una certa semplicemente diventa strada trafficabile).
Avrei fatto a meno del sabotaggio tecnico, ossia la valigia che si è rotta all'areoporto di partenza costringendoci ad una tappa a Primark, o la lampo della borsa che si è suicidata a metà settimana.
Ma ne è valsa la pena.

(niente foto perché la connessione non collabora: a settembre la cambio)

venerdì 2 agosto 2019

Il tristo mietitore

Il tristo mietitore, di Terry Pratchett.

Mondo Disco è una certezza quando rischio di entrare nel blocco del lettore.