lunedì 31 maggio 2021

Baby recensioni: Mendel dei libri - Alce Nero parla

Stefan Zweig è un autore di cui ho letto solo le biografie, di cui ho imparato ad amare lo stile: la sua biografia su Maria Antonietta è un libro che consiglio a chiunque. Per questo ero abbastanza incuriosita dalla sua produzione fuori da questo genere, e ho sempre sentito parlare molto bene di Mendel dei libri: è un librino piccolo piccolo, appena 60 pagine, che lo inizi e sei perplesso perché sono 60 pagine, non dovrebbe partire col botto? Se comincia lento anzi lentissimo, come fa ad arrivare da qualsiasi parte, con così poche pagine?
E invece no. In questo librino conosciamo Jakob Mendel, un bibliofilo, un uomo con una memoria straordinaria, vero e proprio catalogo vivente, il cui unico interesse, la cui unica ragione di vita, sono i libri. Un eccentrico, conosciuto a tutti i professori ed intellettuali di Vienna e oltre, che a lui si rivolgono se hanno bisogno di qualcosa, di un libro sconosciuto su un oscuro argomento. 
Sembra quasi l'incipit di una storia brillante, ma no. Perché siamo in Europa e perché a volte tendiamo a scordarci che c'è stata anche la Prima Guerra Mondiale, e in queste pagine la sua ombra è oscura e pesante, e anche se non vediamo una trincea nemmeno di sfuggita, è in grado di stritolare chi non fa nulla, se non sedersi in un bar e occuparsi di libri. E Zweig in 60 pagine ti trascina in un mondo dove le conseguenze del conflitto si manifestano anche nella miopia di burocrati che non guardano al singolo caso, e finiscono per distruggere una cosa bella e innocente e innocua, che non faceva male a nessuno.
Si legge in un soffio, ma rimane molto più pesante nella mente e nel cuore.

 


Io ho problemi con le storie dei nativi americani.
Quando avevo sei o sette anni ero completamente innamorata degli indiani d'America: nella classifica di cose meravigliose della me seienne c'erano i dinosauri e poi gli indiani. Per quello chiesi a mio padre se c'era modo di vederne uno, che oggi mi rendo conto delle implicazioni terrificanti di una richiesta del genere, ma per me ai tempi sarebbe stato l'equivalente di vedere i Rolling Stones in concerto. Mio padre mi disse di no, mi disse che i nativi americani come li intendevo io non esistevano più e io gli chiesi perché.
E lui me lo disse.
Fu il momento in cui scoprii che nel mondo succedono cose orribili e sbagliate, e non c'è nessun modo di rimetterle a posto, che non si possono aggiustare, mai. E io da allora non riesco ad approfondire quella parte di storia, quegli eventi, quelle culture.
Alce Nero parla, a mente fredda, un po' di perplessità la lascia: la testimonianza di un nativo, lo stregone Siux Alce Nero, riportata da John G. Neihardt, da un bianco, per i bianchi. Non solo: cercando qualche informazione in giro, pare che Neihardt abbia pure alterato parte del racconto e del modo di parlare di Alce Nero per rendere il libro più accessibile ai lettori bianchi. Però, nonostante tutti i problemi, ho trovato la lettura di questo libro molto interessante e tanto, tanto malinconica.
Un compromesso, forse, per iniziare a rendersi conto di quanto tutto fu ingiusto e crudele, ma con un piccolo passo indietro per non esserne schiacciati.
Chissà, magari un giorno riuscirò a leggere queste testimonianze senza filtri.

venerdì 28 maggio 2021

In my mailbox #41

Ed eccoci di nuovo qui, con gli acquisti in libreria (e sul Kindle Store) fatti dalla sottoscritta. E vi dirò, non solo non è andata male, ma la TBR non ne sta risentendo troppo: che abbia, dopo tutta la vita, imparato a bilanciare letture e compere?
Guardate come sono belli

mercoledì 26 maggio 2021

WWW... Wednesday #47

Ed eccoci qui, con un nuovo aggiornamento sulla settimana appena trascorsa, in termini di letture. E questa volta è andata un po' meglio rispetto a quella precedente.

lunedì 24 maggio 2021

Tempi interessanti

Tempi interessanti, di Terry Pratchett.

Nell'anno del Signore 2021, Terry Pratchett è tornato nelle librerie italiane con la traduzione di un romanzo del 1994.
Non è un recupero, è il punto a cui stiamo con le traduzioni delle sue opere: ventisette anni di ritardo.
Grazie, Salani.

mercoledì 19 maggio 2021

WWW... Wednesday #46

Signori e signore, siamo di nuovo nel regno dei WWW... Wednesday della vergogna. Colpa di Final Fantasy 7, visto che mi è venuta l'insana voglia di rigiocare al remake e che ci volete fare, per me quel gioco è una droga.
Ma vediamo un po' quanto ha influito sulle mie letture di questi sette giorni.

lunedì 17 maggio 2021

Heartsong

Heartsong, di T.J. Klune.

Io con le serie sto in pari solo se sono guilty pleasure, a quanto pare.

mercoledì 12 maggio 2021

WWW... Wednesday #45

Ridendo e scherzando ho saltato una settimana di aggiornamenti sul blog.
È stata una settimana strana, col cambio di stagione che mi butta sempre giù, ma sono successe anche cose belle: mia madre è riuscita a prenotare il vaccino - un paio di settimane, e ci toglieremo un gran peso dalle spalle - e sono riuscita a vedere i miei amici.
È stato incredibile quanto poche ore in compagnia, fuori, abbiano fatto miracoli per il mio stato d'animo: il giorno dopo mi sentivo come se fossi appena rientrata dalle ferie.
E poi c'è stata la sessione di D&D online dove abbiamo fatto il Dungeon della Morte e ho ammazzato tutto il party facendo scattare una trappola (che sapevo essere una trappola, ma il mio barbaro forte come un toro ed intelligente come un sasso no, e quindi ho dovuto farlo... anche se pensavo che sarei morta solo io), ma è stato talmente assurdo da essere epico.
Ma adesso parliamo di letture.

lunedì 10 maggio 2021

Il Portale degli Obelischi

Il Portale degli Obelischi, di N.K. Jemisin.

Beh, stavolta sono partita preparata e ho letto un riassunto del primo volume, e occhio che qualche spoiler su quello sono riuscita a mettercelo.