mercoledì 19 settembre 2012

A Town Called Mercy

A me gli western non piacciono. I miei hanno provato a farmene vedere parecchi, film riconosciuti non come capolaovori del genere ma come capolavori del cinema.
Mi sono annoiata fino alle lacrime con ognuno di essi.
Ne consegue che un episodio ambientato nel selvaggio west non fosse esattamente quello che aspettavo con più ansia.
Beh, a quanto pare Doctor Who è in grado di farmi apprezzare anche ciò che generalmente evito come la peste.
Ovviamente spoiler

La trama: il Dottore, Amy e Rory arrivano a Mercy, città americana post-secessione, e subito si notano le stranezze: oltre ad avere l'elettricità con qualche decennio d'anticipo, la città è tenuta in ostaggio da un alieno chiamato "Pistolero": nessuno entra e nessuno esce finchè non gli sarà consegnato il dottore alieno. Che però non è il Dottore, ma tale Jex (alieno e dottore).
La soluzione si prospetta semplice: prendere il T.A.R.D.I.S. ed evaquare la città, non fosse che il Dottore scopre che il Pistolero è una cavia da laboratorio, trasformato contro la sua volontà in un cyborg, in cerca di vendetta verso il suo carnefice. Jex, appunto.

L'episodio è decisamente Doctor-centrico, e mette in evidenza più che mai come il Dottore abbia bisogno di nuovi compagni di viaggio: non per togliere nulla ai Ponds (che adoro), ma ormai per loro è sempre più difficile svolgere il compito fondamentale di chi viaggia col Dottore.
Fermarlo.
I don't need anyone.
Yes you do. Because sometimes I think you need someone to stop you.

Era stata Donna la prima a dire a chiare lettere come il Dottore abbia bisogno di qualcuno che gli impedisca di cadere nel delirio di onnipotenza. Ma è da un po' che Amy e Rory non sono più compagni fissi, ed ormai i tre sono sì legati da un enorme affetto ma non sono più in sintonia: Amy e Rory iniziano a sentire il peso di questa vita spezzata, la quotidianità interrotta da viaggi memorabili, e stanno iniziando ad accorgersi di come non sia possibile gestire a lungo termine una situazione del genere. E il Dottore sente il peso del viaggiare da solo... anche perchè sono ormai passati 300 anni da quando prese a bordo Rose, che fece la differenza nel suo modo di affrontare il trauma della Time War. E di compagni ne ha avuti quanti, sei? Sette contando River Song?
Però devo dire che mi piace come stanno gestendo l'imminente partenza dei Ponds: sono i personaggi stessi a vivere il rapporto come ormai stanco, e non solo noi spettatori a percepirlo come tale.

Today I honor the victims first. His, The Master's, the Daleks'. All the people that died because of my mercy!
Comunque il Dottore dopo aver ucciso a sangue freddo Solomon nello scorso episodio in questo vuole consegnare Jex al Pistolero, e non per giustizia, ma perchè lui pensa che meriti di morire. Non l'ho visto come un momento ooc: il Dottore è fantastico, ma non è un brav'uomo. E' per questo che ha così tante regole. Avrebbe le mani sporche di sangue anche se non avesse compiuto le atrocità che ha compiuto, e in questo episodio, per una volta, il Dottore vuole fare la cosa più facile. E sono Amy e Isaac a fermarlo in extremis.
Ed è interessante come il Dottore si renda conto che il suo desiderio di salvare tutti, di dare a tutti una seconda possibilità, causi vittime quando i cattivi semplicemente continuano a fare i cattivi. Perchè lo sa che i Dalek, che il Maestro, non si fermeranno e continueranno a causare morte, perchè lui vuole essere qualcosa di più, qualcosa di migliore.

You think I'm unaffected by what I did? That I don't hear them screaming every time I close my eyes? 
L'episodio pone delle rifllessioni interessanti: Jex ha fatto cose terribili, ma le ha fatte in guerra, in una situazione estrema. Il suo sporcarsi le mani ha messo fine ha un conflitto. Può essere perdonato? Può esserci redenzione? Chi può deciderlo? Jex ha scelto di dedicare il resto della sua vita a proteggere una città, non solo salvare vite ma renderle migliori e più facili, ma è abbastanza?
Da un lato Jex ha salvato Mercy, dall'altro il Pistolero vuole giustizia, e il Dottore si trova nel mezzo, a prendere una  decisione impossibile: se Solomon era una persona orrenda, questo può essere considerato un brav'uomo.

It would be so much simpler if I was just one thing, wouldn't it? The mad scientist who made that killing machine. Or the physician, who's dedicated his life to serving this town. The fact that I'm both bewilders you.
E alla fine è Jex a prendere la decisione finale: fuggire salverà Mercy, ma non il Pistolero, e lo scienziato decide di uccidersi per permettere alla sua vittima di avere pace, senza dover uccidere di nuovo.
Le stesso Pistolero è un personaggio interessante: il cyborg assassino che ha dato circa 34639065 ultimatum per non coinvolgere innocenti. Che è capace di mettere la sicurezza altrui sopra la propria vendetta, che durante l'attacco frontale rifiuta di sparare a chi non è Jex. E alla fine diventa il protettore di Mercy per sempre.

E poi, siccome è una puntata di Doctor Who, ci sono anche le battute esilaranti e i momenti divertenti. Matt Smith è un grandissimo attore, ed è capace di rendere un personaggio qualsiasi cosa interagisca con lui. In questo caso un cavallo.
Perchè quando quest'uomo parla con un cavallo tu non dubiti neanche per un secondo che ci stia parlando davvero. E inizi quasi a sperare che Susan diventi il nuovo companion. Anche se è un cavallo.
I speak horse. He's called Susan. And he wants you to respect his life choices.

Applausi a Toby Whithouse.

Nessun commento:

Posta un commento