giovedì 19 dicembre 2013

Tiger Lily


Tiger Lily, di Jodi Lynn Anderson.

Ho iniziato questo libro aspettandomi qualcosa di orribile su cui farmi quattro risate, perchè così come mi diverto a guardare film trash a volte mi diverto anche a leggere libri che mi aspetto siano ridicoli.
In tal senso avevo delle aspettative enormi su questo titolo: un retelling che trasforma in YA un classico che per protagonisti ha bambini delle elementari (Peter lo fanno sempre pre-adolescente o adolescente proprio ma nel libro dicono che ha ancora tutti i denti da latte, fate il conto di quanti anni potrà mai avere).
Immaginate il mio stupore quando mi sono resa conto di avere tra le mani un buon libro!
Spoiler, perchè le cose migliori di questo libro sono spoiler.

Before Peter Pan belonged to Wendy, he belonged to the girl with the crow feather in her hair...
Fifteen-year-old Tiger Lily doesn't believe in love stories or happy endings. Then she meets the alluring teenage Peter Pan in the forbidden woods of Neverland and immediately falls under his spell.
Peter is unlike anyone she's ever known. Impetuous and brave, he both scares and enthralls her. As the leader of the Lost Boys, the most fearsome of Neverland's inhabitants, Peter is an unthinkable match for Tiger Lily. Soon, she is risking everything - her family, her future - to be with him. When she is faced with marriage to a terrible man in her own tribe, she must choose between the life she's always known and running away to an uncertain future with Peter.
With enemies threatening to tear them apart, the lovers seem doomed. But it's the arrival of Wendy Darling, an English girl who's everything Tiger Lily is not, that leads Tiger Lily to discover that the most dangerous enemies can live inside even the most loyal and loving heart.
From the New York Times bestselling author of Peaches comes a magical and bewitching story of the romance between a fearless heroine and the boy who wouldn't grow up.

Tutti conosciamo Peter Pan. Se non abbiamo letto il libro, abbiamo visto il film della Disney. Oppure Hook. Oppure il film del 2003. Magari qualcuno ha visto anche Neverland. C'erano pure i cartoni animati.
Per cui quando ti dicono "Hey, questa versione è proprio diversa da tutte le altre", non è facile crederci perchè ce ne sono a vagonate. In effetti è un po' come per Alice: l'hanno rivisitata in tanti, a tal punto, che ci sentiamo esperti anche se il libro non l'abbiamo letto.
Ma ho divagato abbastanza.

Avvicinarsi a qualcosa sull'isola
Questo libro offre, effettivamente, una rivisitazione diversa dalle altre: l'Isola che non c'è perde qualunque caratteristica infantile e si sottolinea la natura inquietante del luogo, un posto che nessuno sa come funzioni o perchè, da dove venga, neppure i suoi abitanti. Un luogo dove la magia e le creature mitologiche servono solo ad aumentare la minaccia: le fate sono apparentemente innocue (anche se possono leggere la mente), ma le sirene sono semplicemente terrificanti. Per non parlare del non invecchiare: è completamente random. Nel senso che se sei nato sull'isola non sai fino a quando crescerai, sai solo che ad un certo punto smetterai e che potrai morire solo di morte violenta, tipo gli elfi di Tolkien. Ed è interessante come le tribù considerino l'invecchiamento una malattia, e stiano lontani dagli stranieri per paura di un contagio. Perchè per gli stranieri le cose si complicano: non è detto che smettano di crescere. Se i bimbi sperduti e Peter sono bloccati in un'eterna adoloscenza, per Uncino e i pirati la terza età continua ad essere una realtà sempre più incombente (ed è per questo, principalmente, che il caro vecchio capitano ce l'ha a morte con l'eterno bambino).

Giglio Tigrato
Il libro, come si intuisce dal titolo, ruota intorno a Giglio Tigrato, un'anomalia in un mondo anomalo. Lei è un'orfana, adottata dallo sciamano della tribù. Una bimba sperduta, diversa dal gruppo comandato da Peter e diversa da tutti gli altri piccoli del villaggio. Di poche parole, inquietante come possono esserlo solo ed unicamente i bambini, che crescendo mantiene la capacità di mettere a disagio gli altri con la sua sola presenza. Giglio Tigrato non è una ribelle nel senso stretto del termine: non disubbidisce per dimostrare di essere forte, mai. Giglio Tigrato semplicemente fa quello che vuole, e anche quando si uniforma, anche quando fa quello che da lei ci si aspetta... si vede che è una sua scelta, che se avesse deciso di non fare quello che le viene chiesto non ci sarebbe modo di obbligarla, e questo indispone tutti perchè lei riesce a sfidare, a non farsi piegare, anche quando ubbidisce alle regole: il matrimonio combinato con un uomo che disprezza non la porta a fuggire in lacrime, non mette mai in dubbio che si sposerà perchè è sua responsabilità farlo. Ma lei è indipendente, e non ha bisogno di grandi gesti per dimostrarlo: le basta essere sé stessa.
Poi certo, non è mica perfetta: non è capace di cedere il punto, e come molti adolescenti nel momento in cui ci sono i suoi problemi, e problemi veri, si concentra molto di più sui primi finchè risolvere i secondi è ormai difficilissimo. Non sa aprirsi, né mostrarsi vulnerabile, cosa che va ad intaccare il suo rapporto con Peter, che invece vuole sentirsi sempre un eroe e quindi apprezzerebbe vederla rivolgersi a lui... ma Giglio Tigrato lascia intendere che per quanto possa amare, o voler bene, è in grado di andare avanti anche da sola.

La cosa più bella del libro è la storia tra Peter e Giglio Tigrato, perchè è la storia del primo amore. Quello che magari non è per sempre, ma è sempre importante perchè è da lì che parte tutto, da lì che si impara, e lì che si torna a pensare che tenerezza verso sé stessi e verso la persona con cui l'hai vissuto. Quello per la persona sbagliata, che anche se sai che non c'è un futuro va bene lo stesso, e ci stai male lo stesso. Quello dove fai tutti gli sbagli possibili perchè ancora non sai come funziona.
Quando ci speri contro ogni buon senso

Peter e Giglio Tigrato sono malissimo assortiti: lui è affascinante, diverso, divertente, pericoloso. È il ragazzo che inizia tante cose ma non ne finisce mai una perchè nel mondo c'è troppo da vedere, per restare fermi a fare la stessa cosa, e a quindici anni è molto più affascinante della pazienza che serve per avere qualcosa di vero da mostrare agli altri.
Peter è un tutto e subito, abituato al comando, abituato ad essere al centro dell'attenzione, sempre. E come lui è una novità per la ragazza, lei lo è per lui. Intanto perchè è una ragazza, e poi perchè si pone alla pari, per abilità e per importanza che concede a sé stessa: mi spiego, Peter, come in molte incarnazioni, è profondamente egoista. Si considera il massimo e dà per scontato che gli altri lo vedano come il massimo, il classico tipo che si considera il protagonista non solo della propria vita, ma anche di quella degli altri. Giglio Tigrato è la prima persona che non voglia ucciderlo che in partica gli dice "Sì, ok. Però per me io conto di più". E questo lo affascina perchè non gli è mai successo prima.
Sono carinissimi perchè sono imbranatissimi, impacciatissimi ed imbarazzatissimi la maggior parte del tempo. Provate ad immaginare cosa vuol dire andare ad un appuntamento senza sapere che cos'è, solo che è quello che si fa con quello/a che ti piace.
La narrazione è precisa, nel descrivere i sentimenti dei due ragazzi, facendo capire al lettore perchè funziona e perchè non funzionerà, e se ha coinvolto me vorrà pur dir qualcosa.
Questo non è un libro per chi si aspetta l'avventura, e non è un libro per chi si aspetta il classico romanticume da YA, perchè l'autrice è brava abbastanza da fare due cose.
Tanto per cominciare ha le idee chiare e una grande onestà di fondo: lei vuole raccontare la storia d'amore. Quindi succedono un sacco di cose, ma solo questo: succedono, perchè nella vita tutto va avanti anche se ti sei innamorata per la prima volta. Giglio Tigrato incontra Peter in un momento di grande cambiamento: Philip, un inglese sfuggito al naufragio prima, e ai pirati poi, si è stabilito dagli indiani ed inizia il terribile processo di civilizzazione. Una cosa che far venire i brividi, specie sapendo cosa è successo nella realtà. Philip ha tutte le sue buone intenzioni, ma di fatto annulla e distrugge una cultura che ha la sola colpa di non essere la sua. Poi ci sono i pirati, perchè Spugna è ben lontano dall'essere il vecchio tontolone: è un serial killer che ha messo gli occhi sulla ragazzina indiana, e chissà se riuscirà a trattenersi, che Uncino non vuole problemi con le tribù.
Ma è tutto qui: il grosso della narrazione, il peso di tutto, sta in Giglio Tigrato e nei suoi sentimenti.
L'altra grande onestà è che si tratta di quindicenni. Sono particolari, lei per il suo carattere, lui per lo stesso motivo più un sacco di altre cose, ma sono ragazzini. Non hanno la maturità per gestire il rapporto, hanno segreti l'uno con l'altra... lei neanche gli dice che è promessa sposa ad una terza persona.
Wendy
Quando entra in gioco Wendy Giglio Tigrato non sa come combattere per tenersi Peter, mentre la piccola inglese ha ben chiare le mosse da fare per ottenere ciò che vuole. 
E anche se noi Wendy la odiamo con tutta la forza con cui abbiamo odiato l'altra, è dolorosamente chiaro che per Peter è più adatta lei. Perchè Peter e Wendy sono in grado di camminare insieme, mentre Giglio Tigrato e Peter sono solo capaci di camminare a fianco, mentre provano a sorpassarsi a vicenda.
Unito al fatto che una persona volubile come Peter finirà sicuramente per deludere Giglio Tigrato, laddove Wendy ha altre aspettative che il ragazzo può soddisfare. 

Un'altra nota interessante è Campanellino, la voce narrante. È una presenza costante, ma mai ingombrante. Le lenti attraverso cui noi vediamo tutto. 
È adorabile. Innamorata di Peter, ma amica di Giglio Tigrato e quindi doppiamente incazzata con Wendy che lo sta portando via a lei e alla sua amica... ed è interessante vedere come la sua caratterizzazione ci viene presentata attraverso gesti e parole, e non digressioni fatte da vari personaggi.

Alla fine ero così
Beh, direi che è tutto. Questa recensione è stata un parto plurigemellare, non ne voleva sapere di essere scritta (vai a capire perchè)... ho dovuto inframezzarla con altre due mentre la scrivevo #_#

8 commenti:

  1. A me è piaciuta tantissimo questa recensione :-) mi hai fatto conoscere una storia stupenda che spero di leggere presto e che mi affascina per tanti motivi! Grazie mille!

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    1. Non c'è di che. Bisogna fare pubblicità ai libri poco conosciuti :)

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  2. La descrizione di Spugna mi ha messo i brividi: per la prima volta, da quanto se so, questo personaggio deve essere stato reso in una maniera inquietante e spaventosa... Per non parlare della curiosità che ho adesso di incontrare le terribili sirene! :D Ma, a dire la verità, sono proprio i personaggi di Peter e Giglio Tigrato a incuriosirmi di più: per una volta, credo che leggere una storia d'amore per ragazzi che sia espressamente una storia d'amore per ragazzi, senza pretendere di essere invece un fantasy d'azione in salsa melensa o roba del genere XD, mi farà davvero piacere! :) Sono felicissima che ti sia piaciuto: ricordo le tue reticenze iniziali a proposito di questo titolo, per cui sono contenta che alla fine invece si sia rivelato un bel libro, di quelli fatti bene! ;D

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    1. L'interpretazione di Spugna è molto originale: alla fine dei conti è più pericoloso lui di Uncino O_O
      L'autrice non è solo onesta nel raccontare quello che vuole raccontare, ma anche come lo racconta: non è un'amore irrelistico come quello che sembrano avere tutte le adolescenti dei vari YA... con questi due sono riuscita ad esntrare in sintonia. Forse perchè nel libro ho rivisto emozioni reali, non un'ideale che ormai non mi interessa più.

      In mia difesa, rimango dell'idea che le premesse sulla carta si prestano a più di un'alzata di sopracciglia :P

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  3. Questo libro mi ispira da morire!
    E sì, ho letto tutta la recensione incurante degli spoiler u_u
    Ti farò sapere se (quando) lo leggerò *-*

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    1. Secondo me merita. Il modo in cui è stata gestita la storia d'amore l'ho trovato molto reale, e per questo molto più originale rispetto alla maggior parte dei suoi "fratelli" di genere :P

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  4. Non sono una grande amante di Peter Pan in generale, però questo libro sembra davvero carino. Ce l'ho già in archivio, è da leggere :)

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    1. È davvero molto, molto bellino :)
      Ed è anche autoconclusivo :D

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