mercoledì 27 luglio 2016

I cigni di Leonardo

I cigni di Leonardo, di Karen Essex.

Ridendo e scherzando sono più o meno dieci giorni che non posto niente di rilevante..
In realtà ho passato un paio di giorni pieni, e gli altri in una mega crisi di pigrizia che mi ha portata a dire "Finisco il post domani" finchè - improvvisamente - è passata una settimana. Poi sono rientrata a lavoro, ed ecco gli altri tre.
Ops.

Isabella e Beatrice d'Este, sorelle e rivali, spose rispettivamente del duca di Mantova e di Ludovico il Moro, hanno segnato il Rinascimento come poche altre donne: raffinate mecenati e abili politiche, l'una cadde in rovina dopo una giovinezza promettente, l'altra raggiunse passo dopo passo una posizione di straordinaria influenza sulle arti e gli affari politici dell'Italia rinascimentale. In questo romanzo storico, narrato in flashback da Isabella che medita sulla tomba della sventurata sorella, rivivono gli intrighi di corte e le passioni travolgenti di una stagione creativa, machiavellica e drammatica della storia italiana, intrecciati al destino di Leonardo da Vinci, che sotto la loro ala protettrice diede vita ai suoi capolavori.

Questo libro mi è piaciuto proprio tanto.
Isabella d'Este fu una delle più influenti donne del Rinascimento, definita ai suoi tempi "la prima donna del mondo". Ho letto una sua biografia e ne è emersa una donna forte ed intelligente, ma anche altezzosa e con un malcelato astio verso il destino che l'aveva fatta nascere femmina in un mondo di uomini, un disprezzo verso le debolezze del suo genere così forte da renderle impossibile gioire per la nascita delle figlie (curiosamente il marito era contentissimo delle bimbe, anche prima dell'arrivo del sospirato erede maschio).
Un personaggio storico verso cui provo ammirazione e che mi affascina, ma che non mi piace nel senso stretto del termine.

Il libro prende questa donna e sua sorella Beatrice e, alternando i due punti di vista, usa le loro vite per mostrarci l'Italia rinascimentale. Le guerre, gi intrighi, la politica.
L'arte.
La ricerca dell'immortalità attraverso le opere d'arte, in un periodo in cui di maestri in grado di consegnare alla Storia persone e nomi ce n'erano quasi troppi, e il tentativo di farsi immortalare dal più grande di tutti: Leonardo da Vinci, genio indiscusso ed insuperabile, ma sfuggente ed imprevedibile, che ha fatto alle amanti di Ludovico l'immenso onore di un ritratto, ma non riesce (e non ha voglia) di fare lo stesso per Beatrice ed Isabella.
E se a Beatrice importa il giusto e l'onesto, perchè lei vuole lasciare la sua impronta nel mondo in altri modi, per Isabella - amante del bello e in grado di comprendere al volo il peso che un'opera avrà nel tempo - essere immortalata da Leonardo diventa praticamente un'ossessione.
Ma il libro offre anche, e soprattutto, il ritratto di due sorelle e del loro rapporto ora conflittuale, ora di competizione.
Un destino quasi beffardo, che ha fatto della geniale Isabella la moglie di Francesco Gonzaga e di Beatrice la duchessa di Milano.
Isabella, che non capisce come la testarda sorellina possa essere la moglie di un'uomo come Ludovico il Moro, come possa essersi trasformata da bambina ribelle ed indisciplinata in una donna in grado di competere con lei - la sorella maggiore. Quella che è sempre stata la sorella intelligente, la sorella bella, la sorella perfetta.
E dall'altro lato Beatrice, quella che ha dovuto lottare per essere tutto ciò che veniva naturale all'amata rivale, per avere ciò che sarebbe stato semplicemente dato ad Isabella. Il gioco della politica e della seduzione non le viene né facile né naturale, ma quando si trova a dover scegliere tra subire un'esistenza che non le piace o lottare per ottenere il posto a fianco del marito e il riconoscimento che le spettano, non solo lotta ma vince. Perchè essere forti non è solo ribellarsi ad un destino che non si vuole, ma anche piegarlo e modificarlo finchè non diventa qualcosa che ci aggrada.
Nonostante il libro sia ambientato in un periodo storico estremamente turbolento, la narrazione è molto tranquilla: Isabella e Beatrice sono quasi sempre fuori dall'azione militare vera e propria, anche se al centro (o molto prossime al centro) della politica. Però è stato comunque molto interessante vedere i modi in cui l'autrice ha ricreato le reazioni, il senso di sgomento e l'incredulità, quando succedono cose che noi abbiamo letto o studiato, ma che per i personaggi sono invece eventi incredibili che stanno accadendo in quel momento.
Devo ammettere, però, che nonostante abbia apprezzato il libro davvero molto, dopo un inizio stellare ho fatto un po' fatica a superare la parte centrale, che per me si trascina un po'.

5 commenti:

  1. Pensavo che il libro fosse incentrato su Leonardo e il rapporto con loro e invece no. Peccato perché mi quell'aspetto mi incuriosiva molto.

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    1. Il rapporto tra Leonardo e le due sorelle non è al centro, però ci sono diverse scene che li vedono protagonisti, sempre molto lunghe e complesse.
      Diciamo che la figura di Leonardo e il modo in cui la sua semplice esistenza influenza Isabella e Beatrice è un tema sempre presente ma raramente sotto i riflettori... come se l'autrice avesse voluto mostrare che il suo genio era così grande che era naturale pensare a lui e alla possibilità di farsi ritrarre da lui mentre i francesi invadono l'Italia e altre cose del genere ^-^

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  2. Ma è un romanzo o un saggio? Molto interessnte comunque! Mi diresti il titolo della biografia di Isabella d'Este? :)

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    1. È un romanzo ^-^
      Il titolo della biografia è "La Signora del Rinascimento - Vita e splendori di Isabella d'Este alla corte di Mantova", di Daniela Pizzagalli. A parte questo e Rinascimento Privato della Bellonci (che non ho capito se è una biografia o no), non credo si trovi molto altro su di lei :(

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