martedì 27 giugno 2017

L'arte della magia

L'arte della magia, di Terry Pratchett.

L'anno scorso la Salani annunciò in pompa magna che avrebbe ristampato Mondo Disco nel giusto ordine. Oddio, in realtà si limitò a mettere qualche post in giro, ma per come questa CE tratta Terry Pratchett è come se l'avesse trasmesso a reti unificate. Ovviamente, siccome sono diffidente e piena di pregiudizi, il mio atteggiamento non è stato di gioia ma un misto tra "perchè annunciate come se fosse chissà quale conquista correggere un errore vostro" e il "finchè non vedo non credo" (passando per il classico "ma gli inediti mai?").
Ora posso dire che l'avevo detto (o comunque pensato): ad un anno di distanza è stata annunciata la ripubblicazione di Sorellanza stregonesca e Streghe all'estero.
Morty l'apprendista, Stregoneria, Maledette piramidi, A me le guardie!, Eric, Stelle cadenti e Il tristo mietitore sentitamente ringraziano.

Quando il mago arrivò al villaggio di Cattivo Somaro, sapeva di avere ancora circa sei minuti di vita. La cosa, tuttavia, non lo preoccupava. Stava cercando l’ottavo figlio di un ottavo figlio, nato proprio in quel momento nella casa di un fabbro. Gli avrebbe passato il suo bastone magico, la sua arte e i suoi poteri, e tutto sarebbe stato come stabilito. Peccato che il fortunato bambino in realtà sia una bambina… Il terzo romanzo di Mondo Disco, che apre il Ciclo delle streghe.

Dopo aver riletto i primi tre libri nella nuova edizione ho dovuto fare pace con me stessa e ammettere una triste realtà: il ciclo di Scuotivento non mi piace, ergo il mio desiderio di recensire Mondo Disco in toto si è scontrato col fatto che - per me - Il colore della magia e La luce fantastica non sono un granchè e io mi rifiuto di recensire male Pratchett (fosse solo che lui sottotono è migliore di tanti), e visto che il blog è mio ho deciso di passare direttamente al numero tre, in cui ci troviamo davanti ad un Mondo Disco sì ancora acerbo e in evoluzione ma in cui la genialità di Pratchett imho è più evidente rispetto al vero inizio.
Questo libro parla di tradizioni, ma non di tradizioni normali e rassicuranti: parla di quelle stupide e sbagliate, che non stanno al passo coi tempi. Parla di come le tradizioni impediscano alle persone di... fare le cose, a prescindere dai desideri e dal talento.
Vedete, c'è una cosa che bisogna capire di Mondo Disco: qui uomini e donne sono diversi. Hanno capacità diverse, pensano in modo diverso e hanno una magia diversa: una donna non può essere un mago e un uomo non può essere una strega.
Questo ha portato alla Tradizione™, ossia che le donne non possono entrare all'Università Invisibile, e alla convinzione dei maghi che ciò avvenga perchè le donne non sono abbastanza intelligenti da poterlo fare.
È sempre stato così e a nessuno importa correggere l'errore, perchè nessuna donna si sente particolarmente discriminata all'idea di non poter studiare la magia dei maghi, e le streghe sono fermamente convinte che la loro sia meglio.
Pronti a scuotere queste salde fondamenta? Ecco a noi Eskarina, detta Esk, una bambina delle Ramtops che ha ereditato la magia dei maghi e quindi, con l'aiuto della sua semi-senziente verga magica, è in grado di compiere incantesimi impressionanti ma non di controllare il suo potere.
Ha bisogno di essere istruita, la piccola Esk, ma come fare? Nonnina Weatherwax la prende come apprendista e cerca di insegnarle la magia delle streghe nella speranza di rimettere le cose nel giusto ordine, ma i poteri di Esk sono troppo diversi dai suoi e non ha l'inclinazione: lei vuole fare e sperimentare, non girare attorno ai propri poteri e sfruttare la "mentologia".
La bambina ha bisogno del'istruzione dei maghi.
Già con questo nel libro ci sarebbe abbastanza, ma a Sir Terry Pratchett non è mai piaciuto mettere in un libro solo lo stretto indispensabile, quindi qui dentro abbiamo l'ingresso ufficiale di Nonnina Weatherwax tra i personaggi, un più che discreto approfondimento sulla magia e sul Disco, le esilaranti avventure della Nonnina e di Esk prima in viaggio e poi in città, la frustrazione della ragazzina nel rendersi conto che i maghi non la prenderanno mai sul serio e non le insegneranno mai (più il fantastico momento in cui si vede che le donne all'università non solo ci entrano, ma la fanno anche andare avanti) e, giusto perchè non ci manchi nulla, essere terrificanti che possono distruggere la Realtà Come la Conosciamo, quindi sarebbe meglio lasciar perdere le idiozie e pensare alle cose serie, no?
Perchè alla fine diverso vuol dire diverso, non migliore o peggiore.
E quando si vuole fare qualcosa, al diavolo il diverso.
"Non è mai accaduto prima." "Un sacco di cose non sono mai accadute prima. Noi nasciamo solo una volta."

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