lunedì 5 aprile 2021

Piranesi

Piranesi, di Susanna Clarke.

Salve a tutti, sono Katerina e Piranesi non mi ha fatta impazzire.

Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori. 
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo. 
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso. Susanna Clarke, autrice fantasy fra le più acclamate, torna in maniera trionfale con un nuovo, inebriante romanzo ambientato in un mondo da sogno intriso di bellezza e poesia.

Piranesi è un libro di cui si è parlato tantissimo: molti bookblogger, youtuber, instagrammer ne hanno parlato da quando è uscito in patria, ed è entrato nella lista dei migliori libri del 2020 di molte persone di cui mi fido. Ne segue che quando è stata annunciata l'uscita in Italia ero un filo in hype, complice una copertina intrigante e la promessa di una trama originale, un fantasy quasi anticonvenzionale.
Tutto questo mi ha portata a recuperare il libro senza particolari ritardi, e a leggerlo in tempi brevi.

Sfortunatamente, non è andata proprio benissimo.
Piranesi è un libro che, teoricamente, avrebbe tutto il necessario per piacermi tanto ma che all'atto pratico non è riuscito a coinvolgermi: la storia vede come protagonista Piranesi, un giovane uomo che vive nella Casa, con la maiuscola perché si tratta di un vero e proprio mondo. 
Talmente grande da essere infinita, la Casa è una realtà di oceano e marmo, con immense stanze piene di statue, con mari che periodicamente invadono i saloni, pesci, alghe, uccelli... ma non umani, se non Piranesi appunto, e l'Altro, suo unico amico.
Piranesi è un protagonista molto particolare: non ha memoria di nulla se non della casa, che rispetta, ama e in cui ha fede come se fosse una divinità od una madre. È anche un narratore inaffidabile, che a noi mostra quanto conosca il mondo in cui vive, quanto lui sia il maggior conoscitore di quell'eterno labirinto, pieno di rituali da lui stesso creato, e non si rende conto delle tante crepe che la sua realtà presenta, perché non conosce o non ricorda nient'altro.
È sicuramente affascinante, per noi lettori, cercare di capire cosa sia davvero la casa, cosa sia successo, perché siamo dove siamo, attraverso le lenti distorte di Piranesi.

Eppure, nonostante tutto, sono sempre rimasta fredda nei confronti della storia e dei suoi protagonisti, e non credo che la colpa sia del libro: è vero che si tratta di una storia con un ritmo molto lento, quasi statico, ma è anche vero che la Clarke utilizza uno stile profondamente onirico, e che tutto si regge su un'ambientazione tanto definita quanto illusoria, affascinante ed inquietante insieme.
Semplicemente con me non ha funzionato, non sono riuscita ad appassionarmi alle vicende, non sono riuscita a trovare divertente o peculiare la scelta di raccontare una storia complicata utilizzando proprio quel punto di vista, e il finale - onestamente - l'ho trovato un po' frettoloso.

Insomma, Piranesi per me è stata una lettura dove mi sono resa conto di tutti i suoi lati positivi, ma di cui - alla fine dei conti - non mi importava assolutamente niente.

1 commento:

  1. io sono indecisa: da un lato penso che potrei amarlo, dall'altro ho paura che sia l'ennesimo libro super amato che a me non dice nulla. Sicuro prima o poi lo leggo, ma al momento non sono molto convinta xD

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