lunedì 17 settembre 2012

Il Gioco di Ender


Ender's Game, di Orson Sott Card.

Il Gioco di Ender è un libro di fantascienza scritto nel 1985, vincitore nel premio Nebula e del premio Hugo. È anche il primo di una serie, ma uno di quei primi che possono passare anni prima che tu ti renda conto che esistono dei seguiti, e poi ti chiedi cosa può esserci scritto, nei seguiti, visto che il primo è perfettamente autoconclusivo.
Nel mio caso ho scoperto subito che c'erano almeno due libri che venivano dopo, grazie alla genialità della pubblicazione italiana: Il Gioco di Ender è fuori catalogo ma gli altri due fino a qualche anno fa si trovavano. Perchè si sa, tutti corrono a comprare il secondo e il terzo se non hanno il primo. Immagino che lo ristamperanno nel 2013, quando uscirà il film, ma intanto io me lo sono comprato e letto in inglese, a spregio.

L’ultimo attacco alla Terra da parte degli alieni risale a ottant’anni fa, tuttavia la guerra non è finita. Per scongiurare la possibilità che, un giorno, la razza umana venga cancellata da una nuova e ancor più devastante invasione, sono state costruite armi sempre più potenti e ideati vari sistemi di difesa. Inoltre, per sfruttare le straordinarie capacità di alcuni bambini, è stata creata una Scuola di Guerra, destinata a formare un’élite di geni militari. Ed è in questo luogo altamente competitivo, in cui si simulano al computer azioni belliche di ogni tipo e si elaborano tattiche e strategie di grande complessità, che viene portato Andrew «Ender» Wiggin: ha soltanto sei anni e lo aspetta un addestramento feroce in un ambiente spietato, ma lui è un genio tra i geni, nato con le doti di un superbo comandante. Ed è l’unico in grado di vincere tutte le «partite» combattute nella Sala di Battaglia. Ma qual è il prezzo da pagare per essere davvero il migliore? E dove finisce il gioco e comincia la realtà?
Acclamato dalla critica e adorato dal pubblico di ogni età, Ender’s Game trasporta il lettore in un futuro lontano, eppure vicinissimo a noi; un futuro in cui ognuno è solo l’ingranaggio di una macchina votata alla guerra e in cui il confine tra bene e male è sempre più sottile…

Ender's Game è ambientato in un futuro non lontanissimo, dove gli umani sono in guerra con degli alieni chiamati "Scorpioni". Ci sono già stati due tentativi di invasione a cui la razza umana è sopravvissuta malapena, e per la terza hanno deciso di essere prepararsi in anticipo: i bambini più dotati del mondo, tutti i piccoli geni col carattere adatto, vengono portati in un'accademia speciale dove gli sarà data un'educazione di eccellenza, per formare un'elite di soldati e comandanti.
Il protagonista è Andrew 'Ender' Wiggin, che a sei anni viene selezionato per l'accademia. Quello che Ender non sa è che lui, uno dei più giovani studenti ma il più dotato, è stato scelto non per diventare un eccellente soldato, ma per diventare il futuro comandante generale della flotta terrestre.


Si tratta di un libro davvero molto bello e molto interessante: la storia segue il terribile addestramento di Ender, le manipolazioni e le situazioni impossibili studiate per far emergere il leader che è il lui, per istillargli dentro la consapevolezza che nessuno, mai, lo aiuterà o lo salverà e dovrà cavarsela sempre da solo. Non è un caso che questo libro venga usato per analizzare la leadership. Orson Scott Card poi riesce a rendere gradevole un personaggio come Ender, che sulla carta sarebbe una Mary Sue insopportabile: riesce in tutto. È un genio in una scuola di geni. Vince le sfide che gli insegnanti, gli adulti, gli mettono di fronte... e conteporaneamente vedi il prezzo che emotivamente paga. La stanchezza, il progressivo esaurimento, la completa solitudine, la lotta tra la sensibilità innata e la durezza che deve far emergere, e non ha neanche dieci anni.
Il finale è un qualcosa di eccezionale. Non l'ho visto arrivare, è un pugno nello stomaco che aggiunge il carico da novanta ad una storia che già di per sé è cattiva perchè i protagonisti sono bambini, e fa perdonare qualsiasi incertezza la trama abbia avuto per arrivare fin lì
Ma non si può non parlare dell'autore, un uomo che ha ridefinito il mio concetto di guilty pleasure: Orson Scott Card mi crea un enorme conflitto interiore, perchè apprezzo qualcosa scritto da lui.
È il classico credente cieco e miope insieme, omofobo convintissimo, le cui affermazioni gli hanno tirato addosso il disprezzo dei suoi stessi fan. Dai soldi, ami il lavoro, di uno che ha detto che gli omosessuali non dovrebbero avere gli stessi diritti degli eterosessuali. E almeno io mi chiedo come sia possibile che una persona così ottusa possa aver scritto un libro che mostra i disastri nati dall'incpacità di comunicare, e del considerare il diverso un nemico.

Orson Scott Card
Disprezzo le sue idee.
Ma scrive così bene.

Curiosità: Ender's Game è stato scritto per dare un contesto al suo seguito diretto, Speaker for the Dead (la storia che O.S. Card voleva davvero raccontare). Indovinate quale dei due è diventato un classico della fantascienza amato in tutto il mondo?

Ciclo di Ender:
Ender's Game
Speaker for the Dead
Xenocide
Children of the Mind
Ender's Shadow
Shadow of the Hegemon
Shadow Puppets
Shadow of the Giant
First Meetings
Ender in Exile

3 commenti:

  1. Uh, non conoscevo affatto questo libro, mi segnerò il titolo! ^^ L'autore sembra davvero un benemerito imbecille (per non dire altro XD) , ma del resto quando si legge qualcosa, sono pienamente d'accordo con te, bisogna valutare l'opera, non chi l'ha realizzata! :)

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    1. Il libro merita veramente tanto, te lo consiglio.
      Ti sconsiglio di cercare informazioni sull'autore :P

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  2. Peccato che gli ultimi 5 non siano stati tradotti in italiano!
    "L'ombra di Ender" se ben ricordo è quello che ha Bean come protagonista e insieme al primo libro è quello che mi ha davvero colpito.

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