venerdì 19 ottobre 2012

The Walking Dead 3x01

Ed è ricominciato. Il telefilm che non mai stato dietro a sé stesso, che ha mostrato enormi potenzialità senza realizzarle davvero, arrancando a fatica e a volte restando fermo (perchè la fattoria non era neanche girare a vuoto, era agitare le braccia sul posto).
Il brusco cambio di gestione è servito a qualcosa? Beh, direi di sì. E' un sì cauto, perchè il tempo di sputtanare tutto c'è sempre, ma questa premiere tiene la tensione come pochi episodi di The Walking Dead hanno saputo fare, e senza usare zombie che si nascondono dietro l'obbiettivo o si teletrasportano in massa.

La prima cosa chiara è che sono passati diversi mesi dalla seconda stagione, e se da un lato mi spiace perchè non si vede come si passa l'inverno in un mondo simile, dall'altro è positivissimo perchè permette di riazzerare i personaggi, e niente vuoti giri di parole per parlare di aria fritta. Finalmente questa gente si è accorta che i morti ti corrono dietro e ti mangiano, e che se fino ad adesso sono sopravvissuti non è per la loro abilità ma perchè così voleva l'autore.

Adesso li vediamo agire come un gruppo di veterani in un mondo distrutto, emotivamente provati. Adesso percepiamo l'ansia continua di vivere in un mondo dove fermarti per venti minuti è una condanna a morte, dove anche un bambino deve impugnare un'arma e fare la sua parte per proteggere il gruppo e non essere protetto dal gruppo.
Per una volta le conseguenze, i drastici cambiamenti della natura umana ci sono mostrati e non raccontati in interminabili quanto implausibili dialoghi (c'è un motivo se il personaggio preferito di tutti o quasi è Daryl, l'unico che agiva tanto e parlava il giusto).
Vuoi sopravvivere? Allora ti devi adattare, non disquisire sulla possibilità di farlo.

Non c'è bisogno che i personaggi dicano che fare i nomadi in un'apocalisse degli zombie, e metterci al mondo un figlio, fa schifo. Lo vediamo da noi. E stavolta ce lo lasciano vedere, con Rick che vuole un posto dove stare perchè non ce la fanno più e Lori non può andare continuare a scappare a gravidanza avanzata e serve un posto sicuro dove possa partorire.
Così quando trovano la prigione la scelta è di ripulirla: mura, probabilmente scorte di cibo e armi, terra da coltivare. La possibilità di riappropiarsi del futuro, di fare progetti che vadano più in là del "domani".

La pulizia del cortile e di uno dei blocchi sono ben girate, splatter esattamente quanto seriviva, e i personaggi agiscono con criterio, come un gruppo che ha lavorato insieme molte volte e sa quello che fa. E c'è il realismo degli incidenti, quando Hershel al buio viene morso e il solo modo per salvarlo, secondo Rick, è una brutale amputazione che lascia allibiti i suoi a gli abitanti della prigione: un gruppetto di vivi il cui unico commento è "holy shit".

Nel frattempo anche Andrea e Michonne sono nei guai: le possibilità di fermarsi nello stesso posto non sono migliori per loro, ma hanno l'aggravante di Andrea malata. Come se la caveranno?

Insomma, ottima puntata: tanta adrenalina e i momenti di calma non sono fuori luogo ma guadagnati, e con buona dose di ansia repressa: si vede che questi dormiranno con gli occhi aperti. Il salti di sei mesi ha permesso di correggere il tiro con Lori e Carl, personaggi atroci nelle prime due serie.
Carl miracolosamente fa quello che gli viene detto ed è, di base, un bambino soldato. Lori... beh, Lori non fa scenate e soprattutto ammette di aver creato lei la situazione tra Rick e Shane prima, e di aver armato la mano a Rick poi. Coerenza e presa di responsabilità da parte di Lori sono più incredibili dei morti che camminano. Ho anche gioito molto nel vedere che Rick sembra essersi accorto che la moglie è una stronza e per una volta sia arrabbiato con lei, e che anche Carl voglia stare lontano da una donna che in due stagioni ha dimostrato solo di essere mentalmente instabile.
Oh, e Hershel che le dice che non gliene fotte niente a nessuno dei suoi drammi. Grande momento.

Rick finalmente è duro e determinato quel che serve per rendere credibile che:
_ possa guidare della gente
_ della gente lo segua perchè lo vede come capo
_ riesca effettivamente a tenere in vita della gente

In più sembra che non ci sia tutto con la testa, e questo è interessante. Molto più del Messia che voleva essere nelle prime due serie.

Gli altri... aspetto i prossimi episodi. L'unica cosa che mi sento di dire è che non vedo l'ora che Michonne  faccia vedere che se cerchi "badass" sul dizionario ci trovi la sua foto.

Speriamo che questa puntata sia la norma e non uno sprazzo di luce.

Appunti: credo che i personaggi abbiano girato in tondo, visto che ci hanno messo sei mesi a trovare la prigione che era un chilometro da loro alla fine della seconda serie.
E i poliziotti zombie in tuta antisommossa. Fighi, ma come si sono trasformati?

2 commenti:

  1. E' piaciuto anche a me questo primo episodio, mi sembra che possa promettere bene! ^^ E anch'io ho apprezzato (davvero molto!!) lo sforzo di trasformare i personaggi di Lori e Carl in qualcosa di un po' meno odioso e/o superfluo! XD Sono curiosa di vedere Michonne all'opera, e anche di scoprire in che modo finiranno per ri-intrecciarsi i destini suoi e di Andrea con quelli di tutti gli altri personaggi... Sai che quando erano nel cortile erboso della prigione, con Hershel che ha cominciato a dire: "perché non piantiamo un po' di zucchine e pomodori e non ci stabiliamo qui?" mi stava venendo tipo da piangere? XD Un'altra fattoria.... nooooooooo!!! :D:D Meno male che, almeno per il momento, il peggio, per noi poveri telespettatori, sembra scampato! XD

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  2. La seconda stagione è riuscita a rendere terrificante l'agricoltura e confortanti gli attacchi degli zombie XD

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