venerdì 26 aprile 2013

Strega


Strega - Cronache dal Regno di Oz in rivolta, di Gregory Maguire.

Il Grande e Potente Oz non mi è piaciuto per niente: l'ho trovato banale, i personaggi delle macchiette, il cast sprecato. Visivamente non mi è sembrato chissà che, e ho una mia mania: il Mondo di Oz, il Paese delle Meraviglie (e l'Isola che non c'è, per la cronocaca) sono posti diversi.
Non sono soddisfatta se sono intercambiabili.
Ma ammetto che se non l'avessi visto non mi sarebbe mai venuta la voglia di cercare l'altro prequel: Wicked, il musical che vede protagonista la Perfida Strega dell'Ovest. Questa è la prima canzone, ed è decisamente più nelle mie corde.
Purtroppo seguire un musical su youtube non è facile, e alla fine ho preferito cercare il libro.

 Ai margini del Regno di Oz una donna di rara bellezza dà alla luce Elfaba, una creatura con la pelle verde e i denti da squalo. La piccola pare una maledizione, tanto che la bambinaia è tentata di sopprimerla. Con il tempo però cresce sana e forte, si conquista l'amore della madre e, reputata intelligente, viene mandata a studiare in una prestigiosa scuola del Regno. Qui Elfaba scopre che a Oz, sotto la dittatura del Mago, le cose non vanno affatto bene: la povertà imperversa e gli animali - persino quelli un tempo eletti, come la capra-professore che le insegna biologia - rischiano di diventare presto carne da macello. Appassionandosi alla loro causa e dimostrando di avere, oltre alla carnagione verde, anche un carattere ribelle e una tempra da guerriera, si lancia allora in un'epica e fantasmagorica crociata, che la vede mascondersi in un cupo eremo e sfrecciare nei cieli a cavallo di una scopa, impossessarsi del magico libro del "Grimmiere" e guidare in battaglia un drappello di animali contro l'esercito di Oz.

Cos'è il male? Si nasce cattivi o si diventa cattivi? Un malvagio può essere una vittima la cui storia non è stata raccontata?
Per rispondere Maguire parla di una delle cattive per eccellenza, una di cui non sappiamo niente, neanche il nome: l'abbiamo vista solo cercare di riprendere le scarpette di sua sorella (regalate alla ragazzina che l'ha uccisa dalla gente che ha improvvisato una fanfara sulla sua morte) eppure per noi è la Perfida Strega dell'Ovest.

Elfaba è una bambina diversa da subito: per prima cosa è verde. Ha denti affilatissimi. E non parla.
A due anni sembra studiare il mondo e decidere che non le piace. Parrebbe destinata alla crudeltà dalla culla, tranne che no: crescendo diventa una ragazzina normale.
Intelligente, sarcastica, interessante. Ma anche testarda, intransigente, egocentrica, arrogante. Elfie ha imparato a respingere per prima, salvo essere inutilmente crudele con chi le mostra sincera amicizia, e vediamo il suo lento aprirsi, l'imparare a stringere rapporti: le prime amicizie, i primi lutti, le prime cotte. Uscire dal mondo dell'infanzia e scoprire che la realtà non è idilliaca.
La presa di coscienza politica. La lotta. Gli sbagli.

Oz è un mondo sotto dittatura, una chiave di lettura non improbabile se si pensa che il sovrano è un ciarlatano arrivato su una mongolfiera, i cui errori si mostrano in tutta la loro grossolana miopia.

Ed Elfaba? E' una buona?
No.
Maguire non cade nella facile trappola di rendere Elfaba una povera vittima delle circostanze: si tratta di una persona complessa che prende tante decisioni sbagliate e ha un carattere atroce. Non è simpatica, non è affettuosa: è dura, spesso odiosa, sa essere crudele.

Strega non è solo una riflessione sulla natura del male, ma anche il racconto di una vita sprecata: Elfaba è un genio (sia come strega che come scienziata) che non conclude nulla. Nessuno dei suoi piani ha mai successo, la sua vita è un fallimento completo.
Eppure non si può non provare tristezza per lei, e sentire l'ansia che sale perchè sappiamo benissimo cosa le succederà.

No one mourns the wicked
Molto interessanti sono i legami tra i vari personaggi: l'amicizia tra Glinda ed Elfaba, per esempio, aggiunge una grande profondità anche al Mago di Oz (se si prende Wicked per buono). E poi sono così carine: due opposti, Glinda che vorrebbe essere una sciocca svampita ma ha un cervello suo malgrado, e finisce per provare simpatia per quel rospetto della sua compagna di stanza che studia sempre, pensa su tutto. E che alla fine non riesce a salvare.
Non riesce a farle capire che sono solo scarpe: il valore affettivo e politico è tale che Elfaba, ormai paranoica e disperata, non può rinunciare al regalo che il padre fece alla sorella ignorando lei.

Così come ho amato l'amicizia con Glinda, così ho amato l'amicizia coi ragazzi alla scuola: si vede davvero come un gruppo può arrivare ad unirsi suo malgrado, grazie ad interessi comuni che fanno superare differenze e pregiudizi, che fanno sopportare i difetti. Così come si vede che il ragazzo per cui puoi avere un debole a diciassette anni non è per forza quello di cui ti innamorerai quasi dieci anni dopo.

Così non è divertente, vero?
E' molto interessante la rielaborazione dei personaggi che, qui, diventano i cattivi: il Mago è un mostro, ma è anche patetico. Opprime una parte della popolazione per mantenere un minimo di ordine e non è neanche chiaro se si renda conto di tutte le conseguenze.
La Perfida Strega dell'Est... beh, Nessarosa non sarà il personaggio più simpatico, ma si vede cosa fa e perchè, come il suo handicap l'abbia resa una fanatica religiosa, e come abbia influito sul legame con la sorella maggiore.
Nessa ed Elfie sono legate, a modo loro si vogliono bene, ed è comprensibile che Elfaba, pur non incolpando razionalmente Dorothy, non sia esattamente la sua fan numero uno dopo che l'ha ammazzata.

Preciso che non si tratta di un retelling sulla riga di quelli che escono adesso: non ci sono triangoli d'amore, non ci sono guerre e non ci sono prescelte/i.
Tutta la storia ha un piglio più filosofico che d'azione, e la protagonista esce da tutti gli schemi: l'autore ha sì rielaborato il personaggio, ma in un modo in cui si capisce il suo punto di vista pur capendo come mai gli altri la vedono come una strega malvagia.
E il finale è il solito: la Strega viene uccisa, e il mondo festeggia.

Nessuno ci spiega come la strega divenne perfida, nè se fu la scelta giusta per lei: ma lo è mai, dopo tutto? 

4 commenti:

  1. Mi sembra una storia affascinante... proprio come mi sembrava il remoto giorno in cui acquistai la mia copia, per poi metterla sotto chiave e dimenticarmene fino a oggi! XD Il fatto che abbia un taglio filosofico mi sembra positivo (per non parlare del fatto che non ci sono triangoli d'amore né predestinati! :D)... Cercherò di recuperare ^^

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    1. E' strano come adesso i libri che più si difersificano dagli altri e sembrano originali siano quelli usciti tipo 10 anni fa XD

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  2. Da leggere assolutamente! Sembra splendido! :)

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