mercoledì 25 febbraio 2015

Alec di Kerry


Alec di Kerry, di Lynn Fewelling.

Salve, sono Lynn Flewelling e quello che in una serie normale succede nell'ultimo volume io lo faccio succedere nel secondo.
Tremate per quello che potrò fare negli altri cinque. Non sarete mai al sicuro.

Mentre si profila l’ombra di un conflitto drammatico, due segreti sconvolgenti mettono a dura prova gli avventurieri più abili del regno. Seregil di Rhiminee e Alec di Kerry sono molto di più che una coppia di amici o di colleghi. Ladri, agenti segreti, un po’ esperti di magia, sono due dei più abili e inventivi avventurieri del loro tempo. Da quando, dopo averne fatto il suo adepto, Seregil ha insegnato ad Alec tutti i segreti del mestiere, insieme hanno messo a segno colpi straordinari e concluso con successo missioni apparentemente impossibili. Furti e spionaggio, travestimenti e raggiri sono il loro pane quotidiano; gli amici sono affascinati, i nemici, frastornati, li odiano. Cosa bolle in pentola, ora, che scuote fino nelle viscere il reame in cui hanno finalmente trovato asilo? Una guerra devastante si profila all’orizzonte, eppure l’attenzione di Seregil e Alec è distolta da qualcosa di ancora più grave. Il mago Nysander ha convocato Seregil per metterlo a parte di uno sconvolgente segreto, che deve essere mantenuto a qualunque costo e il cui disvelamento potrebbe causare addirittura la morte sua e di Alec. Quest’ultimo, a sua volta, comincia a intuire che una verità celata e perturbante si nasconde nel suo passato. Che ne sarà ora dei due formidabili avventurieri? Insieme a un pugno di ardimentosi compagni si troveranno ben presto catapultati al centro di un formidabile intrigo, che li obbligherà a fare ricorso a ogni loro abilità.

Alec, Seregil e Micum nella cover giapponese
Quasi un anno.
Quasi un anno da quando ho recensito il primo volume della serie Nightrunners, trovandolo ben scritto e ripromettendomi di continuare la serie al più presto.
Al più presto - ovviamente - si è tradotto in "dopo", finchè in preda alla crisi mistica del "cosa leggo? Ho solo ottanta libri in TBR" mi sono decisa ad iniziare la seconda avventura di Seregil ed Alec.
Come ho fatto ad aspettare quasi un anno? Come?
Nel caso aveste dei dubbi, Alec di Kerry mi è piaciuto un bel po'.

Il primo libro era introduttivo, con un minimo di trama inserita al'inizio e alla fine, e con un sacco di world building, di presentazione dei personaggi, di quadro generale.
Il secondo libro è come se la Flewelling ti dicesse: hai studiato bene? Adesso ti interrogo.
E ti parte una trama intricata e piena zeppa di personaggi che se fila liscia come l'olio è proprio perchè le basi le hai già: tutto ciò che si impara ne L'Arciere di Kerry qui viene ampliato. L'avventura si fa più complicata, gli eventi più collegati. Le domande lasciate in sospeso trovano risposta, gli attacchi nemici si fanno violentissimi: in gioco c'è il destino del mondo, entrambi gli schieramenti sono disposti a rischiare il tutto per tutto, le perdite saranno alte per tutti.
In sostanza è come se la Rowling avesse messo l'attacco ad Hogwarts il La Camera dei Segreti.

Qui l'artista
Alec e Seregil si riconfermano una gioia per il lettore: il primo riesce a diventare molto più badass pur conservando la sua natura di patatino. Così tanto che la tua prima reazione dopo averlo visto strangolare una persona con una catena è volerlo coccolare.
Davvero, quel ragazzino riesce a non essere minaccioso neanche quando ammazza qualcuno e ci gode. Also, ricordiamo che Alec è pudico da morire e qui lo vediamo finire per sbaglio in un bordello... ed è stato come vedere Castiel nel bordello di nuovo.
Per contro ad un certo punto finisce nelle mani dei cattivi e.. nonononono. Dovrebbe essere contro la legge fare male ad Alec.
Seregil è fantastico: non riesco a capire come un personaggio che teoricamente dovrebbe starmi sulle scatole da morire qui mi piace da matti. Non so come l'autrice riesca a smorzare la sua natura da Gary Stu, forse facendogli fare grandi idiozie (fortunatamente non come il ciondolo) ed evitando che tutti gli altri lo prendano sul serio: quando cerca di essere tutto drammatico, con Alec e Micum che non se lo filano di striscio... e poi qui abbiamo anche l'amore tormentato: l'inevitabile è accaduto, e il buon Seregil si ritrova innamorato perso di Alec.
Che però ha sedici anni, è il suo allievo, ha esperienza zero in ambito sentimentale, dipende da lui in tutto e per tutto e ha una sorta di venerazione totale nei suoi confronti: in sostanza Seregil non ha solo paura di un rifiuto - in fin dei conti il biondino è pudico tendente al bigotto - ma ha anche paura di approfittarsi di lui, che Alec si senta in qualche modo costretto a dirgli di sì o che il suo sì sia frutto di un'involontaria manipolazione da parte di un'uomo più grande ed esperto (per la cronaca: questi scrupoli non sono L'Ostacolo al Vero Amore, sono ciò che separa una persona per bene da uno stronzo e contribuiscono a rendere credibili e apprezzabili personaggi e love story).
Alec, dal canto suo, deve conciliare la cotta per Beka (figlia maggiore di Micum) e i sentimenti sempre più forti e confusi per Seregil.
Morale della favola: la mia colonna sonora era questa:

Riferito a Seregil ed Alec, ovviamente, non ad Alec e Beka.

Una veloce spiegazione: anche se ho shippato i due come se non ci fosse un domani la loro storia non ha mai messo in ombra la trama, e l'omosessualità non viene sottolineata o accentuata. Il tutto è gestito esattamente come se si trattasse di una coppia eterosessuale.

Stavolta i personaggi secondari sono stati più incisivi: Nysander, che avevo poco apprezzato precedentemente, si riscatta del tutto e devo dire che, secondo me, lui più di Gandalf ricorda Silente: buono, saggio, figura paterna per i personaggi, sa cosa sta succedendo e quello che non sa lo deduce.
Pieno di segreti, manipolatore, pronto a tutto per il bene superiore: anche ad infliggere le ferite peggiori a chi più ama.
Forse con un po' più di cervello rispetto a Silente per quanto riguarda i ragazzini: in Thero vede ciò che Silente vide in Voldemort (un'enorme potere unito a curiosità ed arroganza, conditi con una certa mancanza di compassione ed empatia) ma proprio per questo se lo tiene stretto. Per paura di cosa potrebbe diventare se lasciato da solo, per cercare di salvarlo anche se non riescono a legare.
Ovviamente parte del problema è data dal fatto che Thero non ha tutto questo bisogno di essere salvato, che conosce la differenza tra bene e male e non è così cretino da scegliere il male solo perchè Seregil gli sta sul culo.
Ma il suo maestro/figura paterna lo tratta come una bomba ad orologeria nelle giornate peggiori, come la delusione della famiglia nelle migliori e con la spiccata preferenza per Seregil ha soffiato sul fuoco della rivalità tra i due.
L'avevo detto, nell'altra recensione, che Thero mi ricordava Snape.

Ah, e Micum è dio e voglio una serie dedicata a lui e alla sua famiglia, e una alle sue avventure con Seregil. O un flashback di quando Seregil si è innamorato di lui perchè mi piace il dramma.
Avanti, Flewelling. Puoi farlo.
(Magari anche una sulle avventure piratesche di Rhal. Per favore non uccidere Rhal.)

Sul fronte malvagi: l'altra volta avevo detto che succedeva poco perchè i personaggi non erano ancora all'altezza e sarebbero morti. Stavolta i personaggi sono malapena all'altezza e succede di tutto: abbiamo nemici potentissimi, abbiamo la mega-spiegazione sulla necromanzia, la guerra tra Skala e Pleminar esplode e, visto che non c'era abbastanza roba, i cattivi decidono di incarnare il dio della morte per usarne i poteri nel conflitto.

Tirando le somme: un ottimo seguito, migliore del primo e - soprattutto - autoconclusivo. Non so davvero cosa potrà succedere nel terzo volume.
Ora mi tocca, però, spezzare una lancia per l'edizione italiana: mi sono lamentata in lungo e in largo di come la serie sia interrotta, ma ho scordato una cosa fondamentale... ossia la pubblicazione in originale. Il terzo volume è uscito nel 1999, il quarto nel 2008. Più che interrotta direi che in Italia è stata considerata conclusa, mai ristampata e nessuno ora vuole riportare in auge una saga di sette volumi di cui il primo uscito nel lontano 1996.
Ed è un peccato: non è solo bella e scritta bene, ma non si sente neanche quanti anni abbia in realtà.
Fatevi un favore: recuperatela e perlatene.

5 commenti:

  1. SMETTILA DI METTERMI VOGLIA DI RILEGGERE LA SAGA!!!! xD
    Ti odio.. Lo metto a marzo, deciso! Così magari riesco pure a leggere l'ultimo uscito prima che la Flewelling tiri fuori altri 47 volumi.. :D
    Quando ero in crisi d'astinenza e non si sapeva cehe sarebbero usciti gli ultimi volumi, è uscito "Glimpses".. Sono piccole storie e.. Cioè, fermiamoci un attimo a riflettere!! :D

    Il secondo volume è l'amore!!! *_*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono appena entrata in questo tunnel e non ho paura di trascinare altri con me u_u
      La Flewelling mi ha mandata in confusione: per metà voglio leggere tutto e subito, per l'altra voglioe conservare i libri come se fossero ghiande e io uno scoiattolo. Poi ho scoperto che ha anche scritto una trilogia su Tamír Triad, e vabbè, ciao.
      Glimpses me lo sono preso in cartaceo, l'unico neo è che è cortissimo (speravo davvero in 600 pagine di storie brevi). Però ha le illustrazioni.

      Elimina
    2. Vigliacca..:D
      L'altra trilogia è epica ma l'ho trovata parecchio pesante.. Credo di essere ferma al primo o metà secondo, che sconfitta!!
      Lo so a chi lo dici!!! I disegni sono dei fan! *_*

      Elimina
  2. Complimenti, come sempre per la recensione!!! *__* Io dopo questo mi sono fermata (ma non chiedermi perché, perché non lo so neanch'io, e non è stata una scelta fatta con calma, perché è ovvio che voglio e devo continuare questa serie!!!!!! ) e, forse forse, è giunto il momento di continuarla, per la miseria!!!
    E le immagini che hai messo sono bellissime! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Continua *^* devo scrivere la recensione del terzo, ma sto avendo problemi a restare spoiler free sui libri passati °A°
      Cmq come butta angst la Flewelling lo fanno in pochi >_____<
      Sì, sono davvero belle. Mi piacerebbe saper disegnare così...

      Elimina