venerdì 14 dicembre 2018

Solo: A Star Wars Story

Un altro spin-off per Guerre Stellari, e primo flop al botteghino.

Un film che raccontasse le origini di Han Solo è, probabilmente, la cosa di cui sentivo meno il bisogno all'interno della serie di Guerre Stellari: un po' perché trovo che il personaggio sia troppo legato ad Harrison Ford per vederlo interpretato da un altro attore, un po' perché secondo me questi A Star Wars Story funzionano meglio quando raccontano particolari eventi più che particolari personaggi (ovviamente con l'eccezione di Obi-Wan Kenobi, anche se volesse dire un film ambientato tutto su Tatooine)
Però è Guerre Stellari, e io lo guardo anche se rischio l'overdose.
L'unico spin-off che tutti vorremmo
Ma com'è questo film? Secondo me è carino, da sufficienza o poco più.
È il primo film del franchise che non inizia nello spazio ma nei bassifondi, con Han adolescente che vive di furti, bassa manovalanza per un irrilevante boss locale, Lady Proxima: una situazione e un pianeta così adorabili che a confronto Luke su Tatooine è un re e che lavorare per Jabba sarà effettivamente un passo in avanti.
Però Han non si lamenta: c'è un universo da raggiungere, il sogno di volare troppo forte per piangersi addosso, e ha anche una ragazza da portare con sé, Qi'ra.
Ma se la strada degli altri eroi è stata aperta da un Jedi, o dalla richiesta di soccorso di una principessa, per Han è diverso: la sua via di fuga è arruolarsi per l'Impero, per poi arruolarsi di nuovo, ma coi contrabbandieri, con un mentore che gli vuole insegnare il cinismo e l'egoismo.
Perché questo Han non è quello che conosciamo: è sì arrogante e un po' sbruffone, ma è anche uno che si fida, che crede nell'amore, che guarda all'universo con la meraviglia quasi commuovente di chi non l'ha mai visto prima (e senza il trauma della morte orrenda della famiglia quasi in contemporanea), che vive con l'assoluta convinzione che in qualche modo andrà tutto bene.
 Precious Baby-Han is precious
Ed è credibile che Han fosse stato così, perché nonostante tutto lui - in Episodio IV - alla fine torna indietro. Perché quando provano a salvare salvano Leia, lui è l'ultimo ad entrare nel condotto dei rifiuti: prima viene la sicurezza di Chewbacca e dei ragazzini mentre lui blocca gli stormtroopers.
Purtroppo, anche con l'istruzione di Beckett alle spalle, è meno credibile che gli eventi di questo film siano quelli che l'hanno trasformato nella canaglia che vedremo in Una nuova speranza, quella che vuole i soldi e solo quelli, quella che 'meglio lei che me': l'Han dei titoli di coda è ancora troppo simile a quello dell'inizio, e ciò - unito ad un finale parecchio aperto - mi fa sospettare che fossero in programma dei sequel che, dato lo scarso risultato al botteghino, non vedranno mai la luce.

Best bromance
Ho parlato di Han, ma il resto? Sul fronte personaggi siamo nella mediocrità: Beckett è esattamente ciò che aspetti dopo averlo visto per tre secondi netti, stessa cosa per Dryden Vos. Li salvano Woody Harrelson e Paul Bettany che son due attoroni in grado di dare il massimo e anche di più con una sceneggiatura molto basilare. Qi'ra mi ha detto poco, forse al personaggio serviva un'attrice in grado di darle maggiori sfumature - e che fosse più capace di gestire l'ambiguità del personaggio - rispetto  ad Emilia Clarke, che non è proprio la più espressiva del mondo quando non è in una commedia (lì secondo me avrebbe una mimica facciale notevole, almeno a giudicare dai corti comici che girano ogni tanto). L-3 l'ho odiata profondamente (per me è irritante e basta), almeno finché non fanno una certa cosa che ne va a spiegare un'altra della trilogia classica e s'incastrano così bene che vabbé, occhi a cuore soltanto.
A brillare, e non poco, è il Lando Calrissian di Donald Glover: è Lando, né più né meno, ed è perfetto in tutto e per tutto. Anche Chewbacca mi è piaciuto molto, e ho amato come decide di restare con Han semplicemente perché si è affezionato (nel vecchio universo espanso c'era un debito di vita in mezzo, se non ricordo male), anche se sapendo già quanto i due saranno (o sono? non so mai che tempo verbale usare in questi prequel) legati mi aspettavo qualcosa di più epico.
Sul fronte "trama orizzontale della saga" ho due cose da dire: la prima è che il collegamento con l'Alleanza Ribelle non l'ho trovato così necessario, mi è sembrato più fanservice che un elemento veramente necessario alla trama per funzionare; la seconda invece è che il cameo finale - che tecnicamente è fanservice puro - mi è piaciuto perché riconosce l'universo espanso in modo clamoroso, come praticamente nessun film ha mai fatto prima.

Ma ci sono dei grandi ma: nonostante non lo reputi un disastro, questo film si limita ad essere carino, senza nessun momento davvero epico (giusto la rotta di Kessel ci va vicino), e tutto - da eventi a personaggi - rimane molto superficiale... con quelli che per me sono errori piuttosto imbarazzanti, tipo che Han dice di non sapere quale sia il suo cognome perché non ha famiglia, ma allo stesso tempo ha conosciuto il padre e se lo ricorda (non gli ha mai detto come si chiamavano? è morto che Han era così piccolo da non ricordarsi il cognome? non è dato saperlo).
È un film sufficiente, ma se Star Wars fosse un anime direi che questo è un episodio filler, e forse per un personaggio come Han Solo ci si aspettava di più.

Però ammetto di aver trovato bellissimo come Han abbia ridotto il Falcon nell'ammasso di ferraglia che tutti amiamo in un singolo viaggio.

8 commenti:

  1. Ecco, questo non l'ho visto per cui non posso esprimermi XD

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  2. La sua pochezza era giunta anche alle orecchie di un profano come me, ma tu a sorpresa spezzi una pancia in suo favore. Sempre da provano, appunto, potrei apprezzarne la leggerezza.

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    1. Non sarà mai il migliore della serie, ma neanche il peggiore. Paga l'aver trattato con superficialità un personaggio ormai divenuto iconico nell'immaginario comune, ma alla fine è un film che intrattiene, e nel grande schema delle cose conta anche quello.
      Senza contare che ormai sembra che la via di mezzo sia andata perduta, che ogni libro/film/altro debba essere un capolavoro o essere orrendo. Questo qui, invece, è da sufficienza senza eccellere.

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  3. Concordo. Il film è carino, ma niente di più.

    Però ammetto di aver trovato bellissimo come Han abbia ridotto il Falcon nell'ammasso di ferraglia che tutti amiamo in un singolo viaggio.
    A me è particolarmente piaciuta la storia della rotta di Kessel, non solo perché finalmente l'abbiamo vista, ma anche perché finalmente spiega il dubbio sui parsec che cono una misura di spazio e non di tempo, un po' come un Rogue One avevano spiegato perché era così facile distruggere la Morte Nera.
    Ma questo che dici tu è forse ancora più epico!

    L'unico spin-off che tutti vorremmo
    Favoloso!!!! XD XD XD

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    1. Della rotta di Kessel mi ha lasciata perplessa la questione temporale... nel senso che sembra che in 10 giorni Han ha conosciuto Chewbacca, Lando, pilotato il Falcon, e fatto la rotta di Kessel XD la settimana più memorabile della sua vita.

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  4. Questo era il re dei film che già sulla carta non mi facevano presagire nulla di buono. Personalmente non volevo sapere i dettagli della rotta di Kessel, dell'incontro con Chewbacca o -per carità- del cognome di Han Solo, mi fidavo così come eravamo. Questo film per me pecca di una mediocrità che sarebbe stata innocua per un qualsiasi altro film ma che è stata letale per la origin story di Han Solo. Riconosco che non disprezzerei così tanto questo film se non fosse uno "Star Wars", però lo è... quindi l'oggettività non è la mia priorità in questo campo XD Ma allo stesso tempo mi domando anche quanto abbia influito il gran pasticciaccio avvenuto in fase di produzione e se da qualche parte non si nasconda il germe per un'idea sensata per una origin story di tale portata...

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    1. La mia impressione è che Solo non sia l'unica vittima di pasticci in fase di produzione: anche la nuova trilogia sta pagando l'assurda decisione dei registi di non parlarsi, e per quanto comprenda che nel cinema ci debba essere la visione del regista, considerando che questi personaggi e l'universo narrativo non sono proprietà intellettuale del regista... avrebbero dovuto scegliere una trama prima e portarla a compimento senza pestarsi i piedi tra loro (e io sono una di quelli a cui Gli ultimi Jedi è piaciuto, e pure parecchio).
      Comunque quanto vuoi scommettere che rivedremo il giovane Han in qualche libro o fumetto?

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