Il signore del caos

Il signore del caos, di Robert Jordan.

È stato un parto, non una lettura.

Ormai spoiler, perché a questo punto a meno di scrivere "Bello, leggete" qualche spoiler ci sta.

Mentre la ruota del tempo gira, i venti del destino spazzano le terre. Rand al'Thor lotta strenuamente per riunire le nazioni in vista dell'ultima battaglia, contro le forze del Tenebroso, mentre altri oscuri poteri tentano di assumere il controllo delle sue azioni. Dalla Torre Bianca di Tar Valon, guidata dall'Amyrlin Elaida, è stato stabilito che Rand deve essere frenato immediatamente. Nel frattempo, la siccità e il calore estivo continuano a ritardare l'inizio della stagione invernale...

Io non so come uscirò da questa serie, perché faccio una fatica immane a finire i vari libri e poi non vedo l'ora di iniziare il successivo.

Il signore del caos è un libro che riesce ad essere sia di stallo che pieno di avvenimenti, e questo è stranamente realistico: Rand è il Drago Rinato, e ormai tutte le nazioni sono state costrette a riconoscerlo... tuttavia - paradossalmente - le cose non possano ribaltarsi da un momento all'altro. Chi ha già avuto a che fare con Rand cerca di destreggiarsi tra il cambiamento che lui porta, e chi sa che sarà il prossimo cerca di prendere precauzioni che gli permettano di mantenere lo status quo.

In questo panorama, con le voci sulla morte di Morgase proprio per mano del Drago Rinato, i Reietti sembrerebbero avere vita facile... non fosse che, sotto il mantello di oscurità, conoscenze andate perdute nel tempo e poteri, siano in realtà ancora così umani, così fallaci.

D'altronde serviva ad equilibrare la partita, visto che i nostri eroi sono fondamentalmente bambini, e pure di quelli che non vanno particolarmente d'accordo tra loro: teoricamente sono tre le grandi fazioni ad attirare l'attenzione, osia due schieramenti in cui si sono spaccate le Aes Sedai e poi Rand, in uno scontro di volontà dove le Aes Sedai sembrano quasi due cani che si litigano l'osso, solo che l'osso in questo caso ha intenzione di fare come vuole lui e sa perfettamente di essere lui quello con il coltello dalla parte del manico.

Più o meno.

Forse.

Anche se, a mio modesto avviso, potrebbe almeno fare finta di sembrare sano di mente: sono tutti convinti che stia impazzendo per via della contaminazione del saidin, e forse non hanno tutti i torti. 

Vedete, a questo giro Rand sente la voce di Lews Therin nella testa, e non è esattamente una bella esperienza.

Perché Lews Therin, ai suoi tempi, era impazzito alla grandissima e come voce fantasma in testa non è tanto più sano.

Lews Therin in una tipica conversazione mentale

Tuttavia sarebbe sciocco pensare che queste siano le uniche cose importanti: abbiamo le visioni di Min, sempre più inquietanti ed ambigue (in particolare quelle su Perrin e Logain), abbiamo Nynaeve che fa cose ritenute impossibili ai più, giochi politici che potrebbero finire malissimo per tutti, una quest "secondaria" per aggiustare il clima - visto che a quanto pare forze maligne hanno bloccato il mondo in un'eterna estate - e potenziali sviluppi politici e militari a cui nessuno guarda, che nessuno ritiene importanti, ma che presto o tardi arriveranno come una doccia fredda su tutti i nostri eroi che si stanno improvvisando equilibristi con il destino del mondo, profezie da far quadrare e circa quattordici possibili interpretazioni delle stesse.

E poi abbiamo il finale, che promette letteralmente di tutto nel prossimo volume, come se non fosse successo di tutto in questo, e nei precedenti.

Ma lo leggerò con mooolta calma, che in questo periodo sono esaurita su tutti i livelli in cui si può essere esauriti, e mi mancano ancora due settimane alle ferie.