martedì 19 gennaio 2021

I Giardini della Luna

I Giardini della Luna - Una storia tratta dal Libro Malazan dei Caduti, di Steven Erikson.

È più complesso parlare de I Giardini della Luna, o leggere I Giardini della Luna?

L’impero Malazan ha perso il suo Imperatore. La torva Surly, comandante dell’Artiglio, si è impossessata del potere, divenendo l’Imperatrice Laseen, nome che nella sua lingua madre significa «Signora del Trono». Tuttavia, il malcontento si sta diffondendo rapidamente, per via delle estenuanti guerre espansionistiche dell’Impero Malazan. Persino le legioni imperiali, sottoposte a continui massacri, desiderano ardentemente una tregua. Ma il dominio dell’imperatrice Laseen, sostenuta dai temibili sicari dell’Artiglio, rimane assoluto e incontrastato, e i suoi eserciti muovono alla conquista delle città ancora libere dal giogo imperiale. E proprio quando sembra vicina la capitolazione dell’ultima città nemica, si mettono in moto poteri oscuri, al di là di ogni immaginazione: gli dei stessi dovranno schierarsi nell’imminente lotta.

Recuperai il primo volume di questa saga molto tempo fa: ne avevo sentito parlare solo che bene, ed ero curiosa, salvo poi scontrarmi col fatto che è una serie molto lunga, ne avevo altre da finire e l'idea di aggiungere fuoco al fuoco mi intimoriva. Ai tempi mi dissi "Ok, con calma", che diventò anni.
Poi, la quarantena e la voglia di riprendere il controllo su una tbr che aveva raggiunto dimensioni inaccettabili.

Ripensandoci c'è un'altra un'ammissione che devo fare: le informazioni che avevo a riguardo si fermavano giusto alla lunghezza dell'opera, al fatto che sia considerata una letture quasi obbligata per il genere fantasy, e il parere unanime sul fatto che si tratti di una serie difficile, soprattutto all'inizio.
Ma io leggo fantasy da tanti anni, mi sono detta, ho letto tante saghe, Quanto potrà mai essere complicato?
Eh, un bel po'.

Steven Erikson ci porta all'interno di un mondo estremamente complesso: l'Impero di Malazan è in guerra, più o meno con tutti. L'Imperatrice Laseen ha preso il trono con la forza, ma quello che avrebbe dovuto essere un momento di estrema fragilità per l'Impero ha in realtà dato nuova linfa allo sforzo bellico, al punto che nelle prime pagine a noi lettori sembra proprio che le manchi poco, per vincere la partita e divenire la sovrana assoluta.
Già qui si comincia a capire come mai di questa serie si dice che è piuttosto ostico entrarci: Erikson ci presenta moltissimi personaggi, le varie branche militari dell'Impero, i loro rapporti e le lotte interne per influenza e potere, la lealtà all'Imperatrice provata più dai generali che dai soldati - i generali sono fedeli a Laseen, mentre i soldati sono più che altro legati a coloro che li guidano fisicamente in battaglia, rispetto ad una sovrana che magari non hanno mai visto.
Ci presenta i maghi e il sistema magico, un pantheon di divinità molto reale e molto attivo, ci lascia intravedere un conflitto che si propaga sia sul piano umano, che su quello divino - in quanto gli dei possono e vogliono farsi coinvolgere.

Il problema però è che tutto questo non te lo spiega: la prima impressione è di essere catapultati non all'inizio di una storia ma alla metà, come se per sbaglio avessi preso un volume a caso nel mezzo e non il primo: nessun personaggio sente il bisogno di spiegare chi sia cosa, chi faccia cosa perché, dove sia chi, di cosa stiamo parlando quando si parla dell'uso della magia, contro chi stiamo combattendo e magari contro chi abbiamo combattuto... semplicemente perché i personaggi in questo mondo ci vivono, magari è dieci anni che stanno combattendo, e se sono maghi sono tutti di alto livello, quindi per quale motivo dovrebbero tenere dei comizi sulle regole del loro mondo?
Poi, quando inizi a sentire che stai iniziando ad orientarti, ad avere un'idea semi-quasi precisa, si cambia nazione e ci sono gli alchimisti.
E gli zombie senzienti.
E... una razza che credo sia simile agli elfi oscuri?
Ho letto da qualche parte che si è trattato di una scelta precisa da parte di Erikson, che ha deciso volontariamente di non prendere per mano il lettore preferendo lanciarlo all'interno del suo mondo. Si tratta di una scelta che, messa così, sembra fatta apposta per alienare chi i suoi libri dovrebbe comprarli. Una scelta che probabilmente gli è costata un discreto numero di potenziali lettori.
Solo che Erikson è bravo, anche nel libro che quasi tutti dicono essere il più debole della serie: tanto per cominciare c'è l'ambientazione.
Abbiamo proprio l'impressione di trovarci all'interno di un mondo maestoso ed enorme, complicato e multistrato, che a me lasciava non solo la confusione ma il profondo desiderio di capirne di più.
I personaggi sono ben delineati, li troviamo praticamente tutti a metà di qualcosa, e anche se la mia memoria da pesce rosso mi ha impedito di ricordare qualsiasi nome tranne due, riuscivo comunque a riconoscerli in base alla voce che utilizzavano, il modo in cui erano costruiti.
Tra l'altro trovarmi di fronte ad un worldbuilding che sì, è piuttosto lineare ma parte dal mezzo, mi ha costretta a mantenere l'attenzione costante, a mettere insieme tutti i vari pezzetti di informazioni, ad un livello tale che i colpi di scena non erano solo quelli costruiti da Erikson, ma anche quelli dati dall'aggiunta di una nozione che all'improvviso capovolgeva tutto: questo, a mio avviso, aggiunge anche un bonus rilettura perché sapete quanto deve essere divertente, rileggerlo e trovare tutti gli easter eggs, tutte le cose che - col senno di poi - si possono riconoscere?

Insomma, I Giardini della Luna è un libro paradossale: un caos costruito ad arte, per allontanare e catturare contemporaneamente. Una confusione nata da un'ambientazione imponente e progettata nei dettagli.
Dovresti odiarlo e sentirti frustrato, e invece sei incollato alle pagine e vuoi sapere cosa sta succedendo, cosa succederà e cosa è successo prima.
Consigliato, anche perché non potete sapere se fa per voi prima di aver provato a leggerlo.

4 commenti:

  1. E' una lettura che ho tutta l'intenzione di fare!

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  2. Ok, lo inserisco in WL con la notazione "prendere appunti durante la lettura su personaggi e situazioni" XD Devo dire che oltre agli elogi da parte tua è proprio questa sua difficoltà, questa sorta di sfida dal lettore da parte di Erikson che mi invoglia tantissimo a leggerlo!!!

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    1. In retrospettiva il fattore sfida è sicuramente interessante, però diciamo che magari sapere prima che è una sfida può aiutare XD
      Spero che piaccia anche a te ^-^

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