lunedì 10 gennaio 2022

Un bacio prima di morire

Un bacio prima di morire, di Ira Levin.

È andata avanti la mia avventura nella produzione di Ira Levin.

I destini di una ricca famiglia newyorkese e di un arrampicatore sociale piacente e spregiudicato si intrecciano quando Dorothy, la figlia più giovane del magnate del rame Leo Kingship, si innamora di un compagno d’università di qualche anno più grande. Qualcosa va storto, però, perché Dorothy resta incinta prima del matrimonio, e i due ragazzi sono costretti a rivedere i loro piani per il futuro. Quello che Dorothy non sa è che i piani del suo fidanzato sono già fin troppo dettagliati, e inclinano pericolosamente dalla parte del denaro più che da quella dell’amore…

Un bacio prima di morire è quel genere di libro che se non l'avesse scritto Ira Levin non lo avrei mai letto: un noir, che come la maggior parte dei sottogeneri dei thriller non è che mi facciano impazzire... quindi per onestà intellettuale devo fare presente che non so se questo volume mi è piaciuto così tanto perché effettivamente sta un po' sopra la media, perché la realtà dei fatti è che no ho niente con cui fare un paragone.
La trama è quella della quarta di copertina: un giovane di bell'aspetto, brillante, ma di scarsa estrazione sociale, tenta l'arrampicata seducendo la figlia di un ricchissimo magnate. Le cose non vanno esattamente come previsto, e il nostro "eroe" scopre di avere un certo talento e una discreta vocazione per l'omicidio.
Nelle pagine che vanno a comporre questo testo noi lettori ci troviamo di fronte a diversi punti di vista, e non si può non rendere plauso al talento di Ira Levin che pur essendo qui al suo esordio riesce a giostrarsi con un giallo sfruttando il punto di vista sia dell'assassino che della vittima senza lasciarsi sfuggire neanche un indizio di troppo che possa far capire dove vada a parare la storia e come si concluderà la vicenda, anzi (piccola nota tratta da una storia: se ad un certo punto realizzate che non ricordate come si chiama un certo personaggio e andate a cercare il nome scoprirete che non siete smemorati ma che non era ancora stato detto, e nel mentre vi siete autospoilerati un grosso colpo di scena).

In questo libro Ira Levin ci mostra il sogno americano in versione perversa, portandoci nella mente di un giovane che non ha intenzione di fermarsi di fronte a niente pur di elevare la propria posizione sociale, e come in altri lavori ci mostra una società e una mentalità che considera le donne uno strumento a disposizione degli uomini: il giovane di bell'aspetto e di belle speranze ha un discreto intelletto dalla sua ma non pensa mai di doverlo usare per migliorare la propria posizione. Lui ragiona, pianifica, si impegna, per conquistare una ragazza ricca da poter usare nella propria scalata sociale, e allo stesso modo quando la ragazza si dimostra un essere umano con un carattere, iniziative, sogni personali che non coincidono con la strada da lui tracciata... ecco che la ragazza diventa un oggetto indesiderabile, di cui liberarsi per evitare di essere trascinati a fondo nella mediocrità.
Una tematica appena accennata ed acerba, in questo testo, ma che a posteriori - dopo La donna perfetta e Rosemary's Baby - non ho potuto non notare.

In definitiva Un bacio prima di morire è un buon libro ed un ottimo esordio, che come tutta la produzione di Ira Levin che ho avuto il piacere di leggere merita di essere recuperato.

2 commenti:

  1. Come autore mi mette i brividi... e non ho ancora letto nessuna delle sue opere!

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