Perciò, quando ho trovato la sinossi "Invasione zombie nella Corea feudale" ho subito pensato al guilty pleasure.
E invece no, o meglio, guilty pleasure come può esserlo qualsiasi zombie movie, o telefilm a tema.
Quindi mettete da parte i pipponi di The Walking Dead, riprendete l'interesse che Game of Thrones ha fatto nascere per intrighi politici + invasione di morti viventi, ed entrate nel mondo di Kingdom.
Siamo in Corea, alla fine del '500. Lee Chang è figlio naturale del re di Joseon, nonché attuale principe ereditario, cresciuto ed educato da sempre come tale... ma ora la regina consorte Cho è incinta, e se dovesse mettere al mondo un maschio le cose si complicherebbero: da un lato un erede adulto, ma illegittimo. Dall'altro un erede legittimo, ma infante.
Perché, ovviamente, in tale delicato momento il re è scomparso: si è sparsa la voce che sia gravemente malato, la regina e suo padre hanno posto il divieto di vederlo a chiunque, e adesso a palazzo si inizia a sospettare che il re sia morto, e la regina voglia temporeggiare fino al momento del parto, capire quali carte abbia in mano prima di dare il via ad una guerra di successione.
La situazione, in realtà, è più complicata: il re è effettivamente morto, e la regina ha dato ordine al medico di corte di "risolvere" la situazione, così mescolando antiche credenze, erbe misteriose, e qualche rituale, il re ha finito per tornare in vita. Più o meno.
Il rischio di epidemia sarebbe contenuto, ma quando il medico porta il corpo del suo giovane assistente - ucciso dal re - nel suo villaggio per poter studiare una cura, noi spettatori sappiamo che è solo questione di minutaggio prima che tutto degeneri.
Con questa trama base e un cast ristretto di personaggi, Kingdom riesce a mettere insieme una storia che unisce il drama storico, gli intrighi di potere, e la lotta ad un'invasione zombie, in modo davvero equilibrato, con il risultato che non importa quale sia la sotto-trama che viene momentaneamente affrontata, come spettatore sei sempre intrattenuto.
I personaggi sono abbastanza stereotipati, ma si capisce che non tanto l'incapacità degli autori quanto che in questo genere di storia tendono ad esserlo: abbiamo il principe idealista, la guardia del corpo, il medico con la testa sulle spalle, il guerriero cinico, l'imbranato comic relief, mentre tra i cattivi abbiamo la Cesira della situazione e il di lei perfido padre.
Dal punto di vista tecnico non ho molto da dire: le ricostruzioni degli ambienti e dei costumi mi sono piaciuti molto, e non ho mai avuto l'impressione che si trattasse di un set.
Perciò non fatevi spaventare dal fatto che è stato doppiato praticamente in tutte le lingue tranne che in italiano (a parte il trailer per illuderci), e recuperatelo: sono solo sei episodi, e tra poco uscirà la second stagione... quindi non soffrirete neanche troppo per il cliffhanger finale.
E invece no, o meglio, guilty pleasure come può esserlo qualsiasi zombie movie, o telefilm a tema.
Quindi mettete da parte i pipponi di The Walking Dead, riprendete l'interesse che Game of Thrones ha fatto nascere per intrighi politici + invasione di morti viventi, ed entrate nel mondo di Kingdom.
Siamo in Corea, alla fine del '500. Lee Chang è figlio naturale del re di Joseon, nonché attuale principe ereditario, cresciuto ed educato da sempre come tale... ma ora la regina consorte Cho è incinta, e se dovesse mettere al mondo un maschio le cose si complicherebbero: da un lato un erede adulto, ma illegittimo. Dall'altro un erede legittimo, ma infante.
Perché, ovviamente, in tale delicato momento il re è scomparso: si è sparsa la voce che sia gravemente malato, la regina e suo padre hanno posto il divieto di vederlo a chiunque, e adesso a palazzo si inizia a sospettare che il re sia morto, e la regina voglia temporeggiare fino al momento del parto, capire quali carte abbia in mano prima di dare il via ad una guerra di successione.
La situazione, in realtà, è più complicata: il re è effettivamente morto, e la regina ha dato ordine al medico di corte di "risolvere" la situazione, così mescolando antiche credenze, erbe misteriose, e qualche rituale, il re ha finito per tornare in vita. Più o meno.
Il rischio di epidemia sarebbe contenuto, ma quando il medico porta il corpo del suo giovane assistente - ucciso dal re - nel suo villaggio per poter studiare una cura, noi spettatori sappiamo che è solo questione di minutaggio prima che tutto degeneri.
Con questa trama base e un cast ristretto di personaggi, Kingdom riesce a mettere insieme una storia che unisce il drama storico, gli intrighi di potere, e la lotta ad un'invasione zombie, in modo davvero equilibrato, con il risultato che non importa quale sia la sotto-trama che viene momentaneamente affrontata, come spettatore sei sempre intrattenuto.
I personaggi sono abbastanza stereotipati, ma si capisce che non tanto l'incapacità degli autori quanto che in questo genere di storia tendono ad esserlo: abbiamo il principe idealista, la guardia del corpo, il medico con la testa sulle spalle, il guerriero cinico, l'imbranato comic relief, mentre tra i cattivi abbiamo la Cesira della situazione e il di lei perfido padre.
Dal punto di vista tecnico non ho molto da dire: le ricostruzioni degli ambienti e dei costumi mi sono piaciuti molto, e non ho mai avuto l'impressione che si trattasse di un set.
Perciò non fatevi spaventare dal fatto che è stato doppiato praticamente in tutte le lingue tranne che in italiano (a parte il trailer per illuderci), e recuperatelo: sono solo sei episodi, e tra poco uscirà la second stagione... quindi non soffrirete neanche troppo per il cliffhanger finale.
Bello! *____*
RispondiEliminaUltimamente non vado pazza per le serie o i libri a tema zombie, ma questa mi ha sicuramente colpito!
Peraltro faccio parte della piccola schiera di quelli che hanno sofferto molto per il cliffhager finale, quindi non vedo l'ora che arrivi la seconda stagione...
Il cliffhanger finale è veramente cattivo. Sono contenta di aver recuperato la serie a ridosso dell'uscita della seconda stagione.
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