Non amo particolarmente le raccolte di racconti, con l'eccezione di quelle scritte da Luis Sepulveda.
Ma per il ciclo arturiano posso fare un'eccezione.
Avalon. Mist-shrouded, wrapped in magic. The legendary island of the Goddess, resting place of Arthur. This mystical island's legacy has remained strong over the centuries, becoming a symbol of hope and wonder.
Out of Avalon presents fifteen original stories of magic, adventure, and romance from an era lost to history - yet always remembered by those with imagination...
Out of Avalon è una raccolta di quindici racconti, scritta da vari autori che includono Marion Zimmer Bradley e Diana Gabaldon.
Dare un voto ad una raccolta non è mai semplice, perché per sua natura questo tipo di libro ha una qualità altalenante visto che non viene scritto da un'unica persona, e poiché alcuni racconti mi sono piaciuti molto più degli altri ho finito per dargli tre stelline.
Ho dato la caccia a questo libro per anni: costava sempre moltissimo (a quanto pare è fuori catalogo nel mondo intero), per cui quando alla fine sono riuscita a trovarlo ad un prezzo accettabile l'ho preso subito, e pazienza se si vede che ha circa mille anni.
Ovviamente avevo alte aspettative, che sono state in parte disattese non perché il libro non sia bello ma appunto perché le raccolte di racconti non sono proprio il mio genere preferito.
La cosa più interessante è che i vari autori hanno approfittato di questo progetto per andare ad esplorare gli episodi meno conosciuti del mito arturiano, momenti della vita degli eroi che però non si sono mai visti prima. C'è persino un personaggi inventato, che a rigor di logica avrei dovuto detestare perché sul serio ma quando mai... eppure è stato uno dei racconti che mi sono piaciuti di più perché, tanto per cominciare, tramite i suoi occhi si vedeva tutta l'ambientazione storica e mistica di questo particolare mito, ma soprattutto perché riusciva nella rara impresa di essere interessante per i fatti suoi e - allo stesso tempo - mostrare a pieno la crudele ambiguità di uno dei personaggi più conosciuti (Merlino, per la precisione).
Si tratta di un volume che riesce ad essere molto classico e, allo stesso tempo, fonte di quindici retelling (anche se quello di Marion Zimmer Bradley è più che altro una novella de Le Nebbie di Avalon con protagonista Margana ai tempi del suo addestramento ad Avalon) che è già un successo di per sé, ma ci tengo a sottolineare che a mio avviso si sente in pieno quando è stato scritto: al di là dei nomi coinvolti, è proprio il tipo di storie, lo stile di scrittura, a renderlo perfettamente identificabile come un prodotto della fine degli anni '90- inizio 2000, e suppongo sia per questo che è finito fuori cataologo: non essendo i retelling dedicati ad Artù un filone di grido, questo librino qui è destinato a diventare una piccola chicca per noi appassionati più che qualcosa da tenere negli scaffali sperando che faccia il botto.
È il classico libro che puoi trovare nella libreria della nonna, che per me non è una descrizione negativa (fosse solo per i ricordi che mi tornano alla mente) ma quella che uso per i libri un po' antiquati, che hanno vissuto il loro tempo metaforicamente e fisicamente, che però trovo tanto bellini e che mi lasciato tante belle sensazioni.
Insomma, Out of Avalon non è un capolavoro e - a mio modesto avviso - neanche una lettura imperdibile. Ma se come me siete dei fan del ciclo arturiano, può rivelarsi una piacevole sorpresa... oltre che un buon recupero nella lista dei fuori catalogo.
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