lunedì 14 settembre 2020

Il pianeta dell'esilio

Il pianeta dell'esilio, di Ursula K. Le Guin.

Finché è stata in vita, Ursula K. Le Guin è stata considerata il più grande autore di fantascienza vivente.
Un motivo c'era.

Su Werel, terzo pianeta del sistema di Gamma Draconis, le stagioni durano decine d'anni terrestri, e ora l'Autunno sta per finire. L'Inverno sarà una sorpresa per le generazioni più giovani, che non l'hanno mai conosciuto, e una dura prova per tutti. Ma le ostilità del clima non sono le sole contro cui gli abitanti devono combattere: ci sono anche i barbari Gaal e i mostruosi diavoli della neve. La contesa contro la natura avversa e i nemici esterni unisce le due razze umanoidi di Werel: i Nati Lontano, ultimi superstiti della colonia hainita che vivono nella città costiera di Landin, ormai isolati da oltre seicento anni dalla madrepatria, e i nomadi nativi del pianeta. È così che Jakob Agat Alterra, discendente degli "alieni" hainiti, conosce la giovane Rolery, figlia di un capo Clan nativo, e se ne innamora. Ma non sarà facile stabilire un'alleanza fra due razze che sembrano destinate all'eterna incomprensione… Pubblicato nel 1966, Il pianeta dell'esilio costituisce il secondo tassello del "Ciclo dell'Ecumene", un grandioso affresco della storia futura dell'umanità che Ursula K. Le Guin tratteggia con un'eccezionale abilità nel dare vita sulla pagina ad affascinanti mondi alieni.

Ursula K. Le Guin è anche una delle prove di come la letteratura di genere sia maltrattata nel nostro paese: si parla di un'autrice di fama mondiale, una delle prime donne a vincere premi importanti in generi considerati "proprietà" maschile (che poi, la prima persona a vincere il premio Hugo e il premio Nebula con lo stesso libro è stata Anne McCaffrey). In effetti di premi ne ha vinti talmente tanti che probabilmente avrebbe potuto usarli come fermaporte... eppure, da noi non è poi così conosciuta e la quarta di copertina di un suo libro viene scritta cercando di farla assomigliare il più possibile a A song of ice and fire, e che importa se Il pianeta dell'esilio è uscito nel 1966.

Ma parliamo un po' di che cosa fa parte questo libro: siamo di fronte a una serie anni '60, ossia di un periodo in cui era possibile scriverne una di circa sette libri tutti autoconclusivi, ma ambientati nello stesso universo, dove l'umanità si è espansa su vari pianeti ma cerca di interferire il meno possibile con le eventuali popolazioni locali.
Weren è un pianeta dove la delegazione umana ha avuto un destino non proprio carino: i mezzi di comunicazione non funzionano più, da generazioni sono bloccati lì e nessuno verrà a prenderli.
La cosa interessante è che questo non è un punto di partenza: è un dato di fatto, una parte assodata dell'ambientazione. Questo perché, per buona parte del tempo, noi siamo col punto di vista degli abitanti del pianeta, in particolare la nostra prima protagonista è Rolery, della tribù di Tever.
Grazie a lei noi conosciamo gli usi e i costumi del suo mondo, della sua gente, di come vengano visti i saggi umani che stanno tanto sopra gli alieni dagli... beh, dagli alieni. In pratica li considerano qualcosa di diverso che si può conoscere, rispettare, ma con cui è meglio non mescolarsi.
O mescolarsi dopo attente discussioni e mediazioni così da trasformare un'eventuale unione in un momento di rispetto reciproco e non in un'onta da lavare col sangue.
La cosa interessante è che Ursula K. Le Guin in questo libro sembra voler non tanto raccontare di personaggi e di epiche storie di amore, quanto mostrarci un pianeta che - in retrospettiva - sembra quasi strano che non esista davvero. In qualcosa che lei ha creato dal niente, lei è riuscita ad infondere non tanto l'impressione della vita ma del tempo passato: il vissuto, le tradizioni, le guerre con gli invasori che sono periodiche ma quando sei tu a viverla è come se fosse la prima volta, la più importante. L'idea che la storia è ciclica ma noi la viviamo una volta sola.
È un libro dove si può avere l'idea che i personaggi siano piatti, che la storia d'amore tra Agat e Rolery esca da niente, e secondo me questo è voluto: Il pianeta dell'esilio è uno di quei libri dove i personaggi e la trama sono a servizio dell'ambientazione, dove si riesce ad avere l'idea dell'universo mentre si rimane bloccati in un solo pianeta, piuttosto primitivo.
Un mondo con una società che appare quasi stagnante, come se stessero mancando tutte le occasioni per evolversi, e dove alla fine quel piccolo barlume di speranza che forse qualcosa si è infine modificato riesce a scaldarti il cuore anche se siamo nel mezzo dell'inverno, di un'assedio e in teoria non siamo del tutto sicuri che i nostri eroi possano sopravvivere fino all'estate.
Una lettura notevole, come tutte quelle uscite dalla mente di questa autrice.

E poi non posso non ammirare quanto fosse poliedrica: se qui sembra che i personaggi siano in secondo piano, state certi che in altre sue opere sono invece al centro dell'attenzione. Per non parlare di quel piccolo gioiello che è Paradisi perduti, dove al centro dell'attenzione c'è uno stile assolutamente perfetto.

6 commenti:

  1. Ciao Katerina! Sembra interessante, ma non credo che possa fare al caso mio come storia! :)

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    1. La Le Guin ha scritto talmente tanto che probabilmente qualcosa che faccia al caso tuo, nella sua produzione, puoi trovarlo :D

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  2. Mi riprometto di leggere un libro di Ursula Le Guin! Devo farlo assolutamente. u.u

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  3. Di Le Guin io mi sto per adesso concentrando sulla produzione fantasy con la saga de "Il Mago" (con cui però sono ferma da un bel po' e dovrei proprio andare avanti!), però di fantascienza ho letto quello che penso sia il suo capolavoro, "La mano sinistra delle tenebre" che mi piacque infinitamente! Anche lì ricordo un'ambientazione particolare, un pianeta sempre ghiacciato i cui abitanti hanno evoluto una particolare forma di ermafroditismo per cui i generi non esistono. Devo proprio decidermi a esplorare di più anche questa saga!

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    1. La mano sinistra delle tenebre voglio leggerlo da tantissimo tempo *^* se poi ha anche la tua approvazione l'hype sale :D

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