domenica 10 marzo 2013

Matched

Matched, di Ally Condie.

Non sono esattamente la più grande lettrice di distopia esistente al mondo. Ho letto giusto i tre classici: 1984; Il Mondo Nuovo e Fahrenheit 451. Alcuni libri, come Io Sono Leggenda, ho scoperto a posteriori che possono essere considerati dispotici.
E al cinema non sono mai andata oltre Il Pianeta delle Scimmie, V per Vendetta ed Equilibrium.

Ma devo dire che Matched mi intrigava abbastanza, così alla fine l'ho letto anche se so benissimo che le possibilità che uno young adult mi piaccia sono scarsine.

Cassia non ha mai avuto dubbi: la Società sceglierà sempre il meglio per lei. Cosa leggere, cosa amare. In cosa credere. E quando Il volto di Xander appare sullo schermo dell'Abbinamento, il sistema che unisce individui geneticamente compatibili per creare coppie perfette. Cassia non ha incertezze: è lui il suo Promesso, il ragazzo giusto per lei. La sua gioia, tuttavia, non durerà a lungo: un malfunzionamento del Sistema le mostrerà il volto di un'altra persona, proprio prima che lo schermo si oscuri, qualcuno che lei conosce, Ky Markham. La Società le comunica che si è trattato di un errore tecnico, cosa rara in un mondo in cui le sviste non sono ammesse, ma Cassia non può impedirsi di pensare a lui, d'incontrare il volto del ragazzo In ogni suo sogno, in ogni suo pensiero. E una domanda, la più proibita e pericolosa, inizia a farsi strada: e se non fosse lei a essere sbagliata? Se fosse Ky il suo vero Promesso? Quale sarà la scelta di Cassia? Tra Xander e Ky, tra un amore obbligato e un amore che è il simbolo stesso della ribellione, chi avrà la forza di scegliere? 

Direi che la parola che più riassume il mio stato mentale alla fine della lettura è "meh".
Preciso subito che il libro è molto meglio di quello che mi aspettavo: scorre bene, ci sono un sacco di scene  carine, la cerimonia dell'Abbinamento mi è piaciuta davvero tanto.
Cassia ha un'evoluzione vera, da manichino plasmato della società a persona con pensieri autonomi, e mi è piaciuto che fosse una persona normale e non una qualche specie di messia.
Il triangolo... beh, non è neanche un vero e proprio triangolo: il dubbio di Cassia, tra Ky e Xander, non mi è mai sembrato un dubbio sentimentale quando una scelta tra due percorsi di vita, ma ho gradito che Xander, che rappresenta la consuetudine, sia comunque un personaggio con una propria individualità e lati positivi.
In effetti i tre personaggi principali non sono insopportabili: non sono perfetti, non hanno pregi enormi e non hanno enormi difetti.
Sono normali.

Quindi perchè il libro mi ha lasciata di base indifferente?
Molto semplicemente, non c'è nulla di originale. Matched fa i compiti senza cercare di eccellere o di discostarsi da qualsiasi altra cosa venuta prima: la svolta narrativa è sempre quella più ovvia, lo scenario sempre quello più classico.
I colpi di scena sono prevedibili (es. il cibo degli anziani: esattamente perchè la scena viene trattata come La Rivelazione?). L'ambientazione... cosa c'è di diverso da un qualunque film/romanzo dispotico dell'ultimo secolo? La distruzione delle opere d'arte, le persone che ricordano i libri a memoria, li ho già letti. Ed Ally Condie non è neanche lontanamanete paragonabile a Ray Bradbury.
Anche la parte che ho trovato più dolce ed adorabile, ossia Ky che insegna a Cassie a scrivere in corsivo, per me sapeva di già visto perchè viene paro paro da una storia che mi ha raccontato mia madre*. E la morte programmata degli anziani... se c'era una puntata parodia in Futurama, di sicuro qualcun altro l'aveva già scritta anche se io non l'ho letta.

Insomma, la trama procede su una strada sicura e collaudata col risultato che, alla fine dei conti, è la solita minestra riscaldata.
Per fare un esempio, Equilibrium è un film che deve moltissimo a Fahrenheit 451 e 1984, ma è talmente bello e potente che la dichiarata ispirazione passa in secondo piano.
Per Matched il discorso è diverso: tiepido e privo di vivacità, l'ispirazione ai classici della distopia è tutto quello che c'è da notare, al punto che quando si esce da quei binari l'ambientazione rimane nebulosa e confusa: non si capisce come o perchè la società si sia evoluta in quel modo, la geografia, la politica...
Il nemico è la società, ma non è definita, è Kattiva perchè sì.

A onor del vero credo che la cosa sarà approfondita nei seguiti, ma trovo un difetto che in un libro intero l'autore si senta autorizzato a non far succedere praticamente niente e non spiegare nulla perchè tanto c'è il sequel: in questo libro la protagonista si innamora di un tizio invece che di un altro e basta. Negli ultimi capitoli poi mette il turbo e inserisce tutti gli elementi che giustificano l'esistenza del due, però non mi piacciono le saghe che fanno questo giochetto: come lettrice mi sento presa per i fondelli a trovarmi tra le mani un libro che non parla di niente tanto c'è il seguito.

Insomma, carino ma prevedibile e per niente originale.

*era la storia di un tizio che fa un viaggio nello spazio e si ritrova in un pianeta simile alla Terra, con popolazione esteriormente uguale gli umani ma con un polmone solo e società dispotica da manuale. Incontra questa ragazza e inizia a spiegarle come funziona invece il suo pianeta e le insegna a scrivere nella terra. Alla fine scopre di non essere in un altro pianeta ma nella terra del futuro (il polmone solo è una mutazione inserita per limitare l'uso di ossigeno), e viene condannato a morte perchè troppo pericoloso. Finiva con la ragazza che scriveva nella terra sopra la sua tomba qualcosa tipo "non ho dimenticato".
Mia madre non ha mai ricordato il titolo, e io non sono mai riuscita a trovarlo.

6 commenti:

  1. Spinta dai commenti entusiasti di tantissimi lettori, mi sono procurata anch'io il libro... anche se la trama, di per sé, non mi ispirava veramente più di tanto! :P Ma sono mooooolto curiosa di natura, e perciò voglio assolutamente scoprire se il libro potrebbe piacere anche a me! Ancora non lo leggo, ma cercherò di provvedere quanto prima! ^^ PS: "Equilibrium"... gran bel film!! *__* A me è piaciuto un po' anche "In time", sempre parlando di film distopici recenti... niente di eccezionale, senz'altro, ma mi è sembrato carino! :D

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    1. E' un libro carino, ma non aspettarti di restare incollata alla sedia per la suspence ;)
      In Time non l'ho visto, sono proprio indietro con questo genere XD

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  2. Oh *.* In time! Davvero bello! E molto originale! Peccato non ci sia un libro...
    Te lo consiglio comunque!
    Per quanto riguarda Matched l'ho letto anchio, ma non mi è piaciuto un gran chè... hai ragione, molti aspetti sono stati un po' scopiazzati qua e la. Nel complesso l'ho trovata una lettura carina ma anche in certi punti un po' pesante e "già sentita". L'autrice avrebbe dovuto elaborare di più determinati aspetti e renderli originali!
    p.s. Che storia splendida!!! Davvero non ricordi il titolo? Nooo! Provo a cercarla anchio!

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    1. L'ho perso quando è uscito al cinema, ora devo decidermi a recuperarlo.
      Per Matched, spero che l'autrice migliori l'ambientazione al secondo volume: cambiando zona, dovrebbe poter descrivere di più... ma ammetto di essere ancora in forse sul continuare o meno la saga U_U

      Quella storia l'ho cercata per anni, ma niente. Se la trovi fammi sapere il titolo... non so neanche se è un libro vero e proprio o un racconto T_T

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  3. Caspita, peccato per il titolo di questo libro/racconto sembra davvero bello!
    A me Matched è piaciuto, anche se non è qualcosa di totalmente nuovo. La morte programmata degli anziani e la struttura generale della società l'ho trovata molto simile a quella di "The Giver" di Lois Lowry. Quest'ultimo è un distopico particolare, innanzitutto perché è dedicato ad un pubblico giovane quanto il protagonista (12 anni) e secondo me potrebbe far riflettere molto i lettori di questa età.
    L'altro grande distopico da cui ha preso molto spunto è, come hai già detto, quello di Bradbury. Bisogna anche dire che la struttura del genere distopico è sempre quella, però nonostante tutto mi è piaciuto e andrò avanti con la trilogia.

    Tanti dicono che amano il genere distopico, ma non hanno letto i tre grandi classici. Sono contenta che tu li abbia letti. Che te ne pare de "Il mondo nuovo"? Io lo trovo terribilmente simile ad una ipotetica realtà, molto più di "1984". Anche "Il signore delle mosche" non è male, secondo me l'ultimo classico di questo genere.
    "Equilibrium" non l'ho ancora visto, ma mi ispira molto!

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    1. Il mio problema con Matched non è stato che riprende un sacco dai classici (come hai detto la struttura è simile), ma che non ci fosse poi questo granchè a fare da contorno... insomma, tolta quella mi pareva che fosse stato tolto tutto.

      Il Mondo Nuovo mi ha lasciato addosso un'inquietudine infinita, soprattutto quando fa vedere come la gente viene manipolata fin dalla nascita per essere felice e soddisfatta della sua vita @_@
      Il Signore delle Mosche l'ho letto tantissimo tempo fa, me lo ricordo pochissimo é__è

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