Sono tra i pochi che hanno apprezzato The Selection, e con apprezzato intendo trovato così idiota da essere divertente (come il trailer di Sand Sharks).
Il secondo libro non è stato così: è stato solo irritante, tedioso e pieno di drammi inutili e situazioni riassumibili in questo modo.
Vi avviso, pioveranno spoiler come se non ci fosse un domani.
The Selection gets fierce as rivals stake their claim on the Prince.
Six girls, one life-changing prize…
America Singer will leave her pre-destined life for a world of glamour and luxury, if she wins…
But surviving The Selection is tough. Rivals are battling to become Prince Maxon’s bride as the threat of rebel violence just beyond the palace walls escalates into war.
Only six girls are left and sworn friendships are tested to breaking point. America’s feelings for Maxon grow stronger, but she suspects darker mysteries in his royal past. With ex-lover Aspen waiting for her in the shadows, where do her loyalties truly lie?
Il primo problema è che a trama non si sposta di una virgola fino agli ultimi tre capitoli circa: nel primo libro America era indecisa tra Aspen e Maxon, qualche ragazza veniva mandata a casa, ogni tanto i ribelli attaccavano.
In questo libro America è indecisa tra Aspen e Maxon, qualche ragazza viene mandata a casa, ogni tanto i ribelli attaccano.
I dettagli con cui niente cambia, nuovamente, non hanno senso: per esempio una delle prove che le ragazze devono affrontare consiste nell'organizzare il ricevimento per diplomatici stranieri: un compito importantissimo, perchè devono stare attente a non causare un incidente diplomatico.
Che lo facciano fare con i diplomatici tedeschi, che sono alleati di Illea da tempo, ha un senso. Che lo facciano fare con quelli italiani, che è la prima volta che vengono e da quello che ho capito hanno sempre rifiutato la richiesta di amicizia su facebook, mi sembra idiota.
Per fortuna America è provvista di una solidissima plot armor che le permette non solo di uscire indenne dalla prova, ma praticamente di sugellare l'alleanza tra Italia e Illea, al punto che gli italiani sono pronti a fare pressioni per averla sul trono (uno dei pochissimi spunti interessanti, che spero venga ripreso del terzo -e grazie al cielo ultimo- capitolo).
Altra cosa: Maxon porta America in uno dei posti più segreti del palazzo: la biblioteca segreta (palesemente l'obbiettivo dei ribelli nel momento esatto in cui appare).
Qui sono conservati volumi unici che raccontano la storia com'era prima dell'ascesa al potere di George Illea, quelli che potresti ottenere organizzandoti con un contrabbandiere bravo (anche se considerando quanto è facile entrare nel palazzo ai ribelli conviene tentare la sorta che fare una traversata oceanica per comprare a Londra un libro di storia).
Maxon, dimostrando un'ingenuità poco credibile in uno che dovrà guidare una nazione, decide di prestarle un diario originale del padre della nazione. Una reliquia, qualcosa che tutti leggerebbero con attenzione, con interesse, con venerazione... tranne i due protagonisti.
Il principe li ha avuti a disposizione tutta la vita e manco li ha guardati, America se lo prende "per qualche giorno" e poi dimentica di averlo. E Maxon pure, visto che non lo richiede mai (a quanto pare nessuno controlla se ci sono tutti, mai).
Il diario svela segreti che mai e poi mai avremmo potuto capire: George Illea era affamato di potere, ha creato le caste per punire i suoi nemici politici e manca giusto il video dove si arriccia i baffi in modo malvagio e fa la risata.
Quando sproloquia su come sarebbe bravo a scrivere un libro su come si conquista e si manitene il potere mi ha fatto tenerezza: questi vecchi che non sanno che la lista degli Evil Overlord è on-line da anni!
Trama immobile e stupida a parte, ci sono altri due grandi difetti: il più evidente è il romantic plot tumor. Per chi non ha voglia di leggersi la pagina di tv tropes, è una trama romantica che non ha senso di esistere e distrae dalle cose interessanti. Nel caso specifico, Aspen.
Aspen è inutile: se non ci fosse non cambierebbe niente. Anche i dubbi di America hanno perfettamente senso a prescindere dalla sua presenza. Anzi, la ragazza risulta addirittura più insopportabile e vuota, col suo tira e molla perchè non cerca di capire chi ama di più, ma chi le farà avere una vita stile principessa Disney.
C'è anche un dialogo fuori da ogni logica in cui America dice ad Aspen che non riesce a credere che lui la ami ancora considerando quanto LEI abbia fatto soffrire LUI.
A quanto pare mi sono solo immaginata un libro di LEI che soffre perchè LUI è un cretino.
Aspen però ha un vantaggio rispetto agli altri: è distinguibile. Il resto del cast è anonimo a livelli spaventosi. Non ho ancora imparato i nomi delle cameriere di America: sono una specie di singola entità il cui scopo è fangirlare sulla protagonista.
Pensavo che Marlee potesse essere un'eccezione, ma mi sbagliavo: una volta diminuito il suo apporto alla trama diventa interscambiabile con Kriss. Sul serio, se si prova a invertire i nomi non ci sono differenze a livello di comportamento o pensieri.
A questo punto il mio personaggio preferito è Celeste: ha la profondità di un lettore mp3, ma almeno non la confondi con gli altri.
E poi c'è America, che ho profondamente odiato per tutto il libro.
Una cosa che trovo fastidiosa in ogni media e la differenza tra come i personaggi vengono percepiti dagli altri personaggi, e come i personaggi si comportano effettivamente: per esempio, trovo assurdo che tutti considerino Cesare pericoloso e intelligente in The Borgias quando non è capace di infilarsi i calzini senza che Micheletto prima gli trovi i calzini e Machiavelli poi gli spieghi come si infilano. Allo stesso modo America è ritenuta un'ottima candidata al ruolo di regina da tutti perchè "le importa"... anche se non si comporta mai come se le importasse qualcosa degli altri. La sua qualifica non viene da pensieri o da riflessioni, ma dal banale assunto che se nella vita hai sofferto allora sei dotato di una non meglio precisata saggezza che le altre persone non hanno.
America inizia a realizzare che vincere la gara non significherà solo sposare Maxon e avere una vita di privilegi, ma anche farsi carico di responsabilità, vedere e fare cose che non le piacciono, sporcarsi le mani o vederle sporche all'uomo che ama... e inizia a pensarci dopo più di un libro e mezzo.
Ora, tutti dicono quanto America sia sveglia, compassionevole, capace di farsi portavoce delle caste più deboli, altruista.
Niente di tutto questo è vero: ad America non importa assolutamente niente degli altri, vuole essere regina solo per sposare Maxon, e questo solo se lui potrà prometterle una vita priva di impegno. Perchè lo penso? Perchè quando America vede la prima cosa brutta del potere scappa a gambe levate, perchè non ha lo stomaco di stare a guardare come se niente fosse.
Quando Tiffany Aching ha visto una vecchia morire perchè condannata ingiustamente come strega ha deciso di diventare una strega per evitare che succedesse di nuovo. Anche se essere una strega significa una vita di sacrificio, dove non puoi mai scappare quando le cose si mettono male, dove non sarai mai al primo posto.
America Singer non merita di diventare regina perchè quando ha visto le ingiustizie ha deciso di mollare, non di combattere per cambiare le cose.
Quando espone il progetto di abolire le caste non lo fa tanto perchè ci crede, quanto per vendetta nei confronti di Maxon che l'ha fatta arrabbiare. Non ha neanche pensato a come rispondere alle domande, o alle conseguenze per lei e per gli altri. Poi, appena vede la gente livida dalla rabbia, si mette a frignare su come non fosse andata come voleva. Credo che i lettori dovessero provare pena per lei, ma non ho mai provato simpatia per chi tira il sasso e nasconde la mano.
E poi il suo modo di parlare delle caste più basse è terribile: non fa altro che osannare quanto sono buoni e cari i poveri, così pieni di potenzialità, così volenterosi... sembrano quasi persone normali.
Classista da morire: un povero disgraziato ha diritto di essere uno stronzo senza per questo meritarsi di essere un poveraccio.
Un libro irritante, scritto malissimo, che ha buttato al vento la maggior parte degli spunti comici del primo volume. Speriamo che nel terzo ci siano nuovamente quei momento di delirio totale che facevano fare le grasse risate.
Qui sono conservati volumi unici che raccontano la storia com'era prima dell'ascesa al potere di George Illea, quelli che potresti ottenere organizzandoti con un contrabbandiere bravo (anche se considerando quanto è facile entrare nel palazzo ai ribelli conviene tentare la sorta che fare una traversata oceanica per comprare a Londra un libro di storia).
Maxon, dimostrando un'ingenuità poco credibile in uno che dovrà guidare una nazione, decide di prestarle un diario originale del padre della nazione. Una reliquia, qualcosa che tutti leggerebbero con attenzione, con interesse, con venerazione... tranne i due protagonisti.
Il principe li ha avuti a disposizione tutta la vita e manco li ha guardati, America se lo prende "per qualche giorno" e poi dimentica di averlo. E Maxon pure, visto che non lo richiede mai (a quanto pare nessuno controlla se ci sono tutti, mai).
Il diario svela segreti che mai e poi mai avremmo potuto capire: George Illea era affamato di potere, ha creato le caste per punire i suoi nemici politici e manca giusto il video dove si arriccia i baffi in modo malvagio e fa la risata.
George Illea in un filmato dell'epoca |
Trama immobile e stupida a parte, ci sono altri due grandi difetti: il più evidente è il romantic plot tumor. Per chi non ha voglia di leggersi la pagina di tv tropes, è una trama romantica che non ha senso di esistere e distrae dalle cose interessanti. Nel caso specifico, Aspen.
Aspen è inutile: se non ci fosse non cambierebbe niente. Anche i dubbi di America hanno perfettamente senso a prescindere dalla sua presenza. Anzi, la ragazza risulta addirittura più insopportabile e vuota, col suo tira e molla perchè non cerca di capire chi ama di più, ma chi le farà avere una vita stile principessa Disney.
C'è anche un dialogo fuori da ogni logica in cui America dice ad Aspen che non riesce a credere che lui la ami ancora considerando quanto LEI abbia fatto soffrire LUI.
A quanto pare mi sono solo immaginata un libro di LEI che soffre perchè LUI è un cretino.
Aspen però ha un vantaggio rispetto agli altri: è distinguibile. Il resto del cast è anonimo a livelli spaventosi. Non ho ancora imparato i nomi delle cameriere di America: sono una specie di singola entità il cui scopo è fangirlare sulla protagonista.
Pensavo che Marlee potesse essere un'eccezione, ma mi sbagliavo: una volta diminuito il suo apporto alla trama diventa interscambiabile con Kriss. Sul serio, se si prova a invertire i nomi non ci sono differenze a livello di comportamento o pensieri.
A questo punto il mio personaggio preferito è Celeste: ha la profondità di un lettore mp3, ma almeno non la confondi con gli altri.
E poi c'è America, che ho profondamente odiato per tutto il libro.
Una cosa che trovo fastidiosa in ogni media e la differenza tra come i personaggi vengono percepiti dagli altri personaggi, e come i personaggi si comportano effettivamente: per esempio, trovo assurdo che tutti considerino Cesare pericoloso e intelligente in The Borgias quando non è capace di infilarsi i calzini senza che Micheletto prima gli trovi i calzini e Machiavelli poi gli spieghi come si infilano. Allo stesso modo America è ritenuta un'ottima candidata al ruolo di regina da tutti perchè "le importa"... anche se non si comporta mai come se le importasse qualcosa degli altri. La sua qualifica non viene da pensieri o da riflessioni, ma dal banale assunto che se nella vita hai sofferto allora sei dotato di una non meglio precisata saggezza che le altre persone non hanno.
America inizia a realizzare che vincere la gara non significherà solo sposare Maxon e avere una vita di privilegi, ma anche farsi carico di responsabilità, vedere e fare cose che non le piacciono, sporcarsi le mani o vederle sporche all'uomo che ama... e inizia a pensarci dopo più di un libro e mezzo.
Ora, tutti dicono quanto America sia sveglia, compassionevole, capace di farsi portavoce delle caste più deboli, altruista.
Niente di tutto questo è vero: ad America non importa assolutamente niente degli altri, vuole essere regina solo per sposare Maxon, e questo solo se lui potrà prometterle una vita priva di impegno. Perchè lo penso? Perchè quando America vede la prima cosa brutta del potere scappa a gambe levate, perchè non ha lo stomaco di stare a guardare come se niente fosse.
Quando Tiffany Aching ha visto una vecchia morire perchè condannata ingiustamente come strega ha deciso di diventare una strega per evitare che succedesse di nuovo. Anche se essere una strega significa una vita di sacrificio, dove non puoi mai scappare quando le cose si mettono male, dove non sarai mai al primo posto.
America Singer non merita di diventare regina perchè quando ha visto le ingiustizie ha deciso di mollare, non di combattere per cambiare le cose.
Quando espone il progetto di abolire le caste non lo fa tanto perchè ci crede, quanto per vendetta nei confronti di Maxon che l'ha fatta arrabbiare. Non ha neanche pensato a come rispondere alle domande, o alle conseguenze per lei e per gli altri. Poi, appena vede la gente livida dalla rabbia, si mette a frignare su come non fosse andata come voleva. Credo che i lettori dovessero provare pena per lei, ma non ho mai provato simpatia per chi tira il sasso e nasconde la mano.
E poi il suo modo di parlare delle caste più basse è terribile: non fa altro che osannare quanto sono buoni e cari i poveri, così pieni di potenzialità, così volenterosi... sembrano quasi persone normali.
Classista da morire: un povero disgraziato ha diritto di essere uno stronzo senza per questo meritarsi di essere un poveraccio.
Un libro irritante, scritto malissimo, che ha buttato al vento la maggior parte degli spunti comici del primo volume. Speriamo che nel terzo ci siano nuovamente quei momento di delirio totale che facevano fare le grasse risate.
Grazie ♥
RispondiEliminaGrazie per questa meravigliosa, divertentissima e dissacrante recensione..
Sto ridendo da dieci minuti!!!!! AHAHAAHHAHAAH!!!
Più libri brutti per tutti, più recensioni geniali! :D
Basta, devo leggere la saga, ahahaha!! :DD
Grazie :)
EliminaA volte, con certi libri, si può solo cercare di restituire il colpo U_U
Recensione splendida, l'ho letta sogghignando alla grande dall'inizio alla fine! :D:D:D Quanto alla serie in sé, invece... Avevo già deciso di non leggerla mai, e a quanto pare per una volta ne ho pensata una giusta! :P
RispondiEliminaDopo il primo libro avrei potuto consigliarla per il lol, ma dopo questo... salvati, finchè sei in tempo!
EliminaAhahahah sto morendo xD
RispondiEliminaRecensione stupenda, penso che il secondo lo leggerò solo per farmi due risate :P
Imho il secondo non è divertente come il primo :P ormai leggerò il terzo per vedere se tornerà agli antichi splendori XD
EliminaNon avevo mai sentito parlare di questa sere, e francamente dalla tua recensione, non me ne dispiace affatto! Però leggere il tuo commento mi è piaciuto molto! Concordo soprattutto su una cosa: anch'io trovo molto irritante la differenza tra come i personaggi vengono percepiti dagli altri personaggi e come invece sono (o almeno come li vedo io!).
RispondiEliminaP.S. Grazie per avermi fatto scorpire Sand Sharks! Gli squali della sabbia mi mancavano proprio! Non vedevo un trailer così bello dall'epoca di Black Sheep!
Non ti sei persa niente, per quello che mi riguarda questa serie non si merita affatto la notorietà che ha U_U
EliminaBlack Sheep è un capolavoro *-* spero che Sand Sharks mantenga le aspettative del trailer XD