Il marito di mio fratello, di Gengoroh Tagame.
Non ricordo come incappai nelle scan di questo manga, ma ricordo che ero convinta che non sarebbe mai stato tradotto.
Quanto è bello avere torto, a volte.
A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
mercoledì 28 febbraio 2018
martedì 27 febbraio 2018
Teaser Tuesday #179
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blogShould Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Warwick non aveva congedato l'esercito nei mesi invernali, anche se tenere ventimila uomini lontani dal loro lavoro per un intero inverno lo aveva quasi ridotto alla mendicità. Il nocciolo di tutta la faccenda era la questione dei suoi titoli, perché per la legge semplicemente non esisteva un meccanismo per reintegrare nei suoi possedimenti e onori un uomo che ne fosse stato spogliato per decreto. Privato delle sue rendite, Warwick era stato costretto a vendere delle piccole proprietà; non gli era possibile fare diversamente, l'esercito doveva essere pagato, nutrito, vestito e fornito di armi. A quell'esercito era necessario in realtà un altro esercito di mercanti perché potesse scendere in campo, dai fabbri ai conciatori di pelli, dai ciabattini ai tessitori, ai sarti, ai medici... troppi per poterli contare.
E tutto ciò significava che occorreva trovare un torrente d'argento e oro, non importava che Warwick pagasse i conti il più tardi possibile e fosse sempre un mese o due in ritardo. Gli sembrava di trascorrere intere giornate rinchiuso con scrivani tra mucchi di scartoffie finché gli faceva male la testa e gli si confondeva la vista.
- La Guerra delle Rose: La Battaglia di Ravenspur, Conn Iggulden
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Warwick non aveva congedato l'esercito nei mesi invernali, anche se tenere ventimila uomini lontani dal loro lavoro per un intero inverno lo aveva quasi ridotto alla mendicità. Il nocciolo di tutta la faccenda era la questione dei suoi titoli, perché per la legge semplicemente non esisteva un meccanismo per reintegrare nei suoi possedimenti e onori un uomo che ne fosse stato spogliato per decreto. Privato delle sue rendite, Warwick era stato costretto a vendere delle piccole proprietà; non gli era possibile fare diversamente, l'esercito doveva essere pagato, nutrito, vestito e fornito di armi. A quell'esercito era necessario in realtà un altro esercito di mercanti perché potesse scendere in campo, dai fabbri ai conciatori di pelli, dai ciabattini ai tessitori, ai sarti, ai medici... troppi per poterli contare.
E tutto ciò significava che occorreva trovare un torrente d'argento e oro, non importava che Warwick pagasse i conti il più tardi possibile e fosse sempre un mese o due in ritardo. Gli sembrava di trascorrere intere giornate rinchiuso con scrivani tra mucchi di scartoffie finché gli faceva male la testa e gli si confondeva la vista.
- La Guerra delle Rose: La Battaglia di Ravenspur, Conn Iggulden
lunedì 26 febbraio 2018
Castelli d'Italia #175
La rocca di Vicopisano, detta anche del Brunelleschi, si trova nell'omonimo comune. Viene citata per la prima volta in documenti ufficiali nel 975, ma vista la sua posizione altamente strategica le sue origini potrebbero essere precedenti; di sicuro nel 1138 era sotto la giurisdizione del vescovo di Pisa, anche se gli abitanti tentarono diverse volte di ribellarsi per essere autonomi. Nel 1406 venne conquistata dai fiorentini, che in seguito inviarono il Brunelleschi per riprogettare le fortificazioni: i lavori iniziarono nel 1435 e finirono nel 1440.
In seguito Pisa cercò di riprendere il castello, ma nel 1498 Firenze lo conquistò di nuovo e lo tenne fino all'Unità d'Italia. In seguito, poiché non aveva più importanza bellica, la rocca fu ceduta a privati.
Oggi è visitabile a pagamento.
In seguito Pisa cercò di riprendere il castello, ma nel 1498 Firenze lo conquistò di nuovo e lo tenne fino all'Unità d'Italia. In seguito, poiché non aveva più importanza bellica, la rocca fu ceduta a privati.
Oggi è visitabile a pagamento.
sabato 24 febbraio 2018
Orrori in libreria #3
Terzo appuntamento per la rubrica sulle edizioni che dovrebbero essere uguali e invece non lo sono, facendo impazzire noi poveri lettori pignoli. Quello di oggi sarà un post breve, ma non per questo indolore, anzi: si può dire che il pugno in un occhio è inversamente proporzionale al tempo che serve per parlarne.
Portiamo quindi sotto i riflettori le Edizioni e/o e la serie de L'amica geniale di Elena Ferrante.
Portiamo quindi sotto i riflettori le Edizioni e/o e la serie de L'amica geniale di Elena Ferrante.
mercoledì 21 febbraio 2018
L'ultima notte al mondo
L'ultima notte al mondo, di Bianca Marconero.
Sebbene abbia imparato ad apprezzare Bianca Marconero con la serie di Albion, ammetto che ero un po' titubante all'idea di leggere la sua ultima opera: La prima cosa bella non mi era piaciuto per niente, e temevo che i suoi romanzi estranei al ciclo arturiano non facessero per me visto che non sono proprio la più grande fan dei romanzi d'amore.
È saltato fuori che mi preoccupavo inutilmente.
Sebbene abbia imparato ad apprezzare Bianca Marconero con la serie di Albion, ammetto che ero un po' titubante all'idea di leggere la sua ultima opera: La prima cosa bella non mi era piaciuto per niente, e temevo che i suoi romanzi estranei al ciclo arturiano non facessero per me visto che non sono proprio la più grande fan dei romanzi d'amore.
È saltato fuori che mi preoccupavo inutilmente.
martedì 20 febbraio 2018
Teaser Tuesday #178
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blogShould Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Rimasi seduto lì al buio per un po', cercando di non pensare, ma questo non funziona mai. Mi veniva in mente Danny. Poteva essere morto, ormai, ma ovunque fosse non si trovava in nessun posto gradevole.
Com'era stato per sua madre, aveva qualcosa che lo metteva in pericolo: Danny aveva le ossa di vetro, sua madre la bellezza.
Simon Makepeace molto probabilmente non sarebbe stato ossessionato da Carol se lei fosse stata brutta o anche solo insignificante. Non avrebbe certamente ucciso un uomo per lei. Contando il dottor Jessup, due uomini.
Fino a quel momento ero rimasto solo nella dispensa. Anche se la porta non si era aperta, all'improvviso avevo compagnia.
Una mano mi afferrò la spalla, ma questo non mi spaventò. Sapevo che il visitatore doveva essere il dottor Jessup, morto e senza pace.
- Nel labirinto delle ombre, Dean Koontz
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Rimasi seduto lì al buio per un po', cercando di non pensare, ma questo non funziona mai. Mi veniva in mente Danny. Poteva essere morto, ormai, ma ovunque fosse non si trovava in nessun posto gradevole.
Com'era stato per sua madre, aveva qualcosa che lo metteva in pericolo: Danny aveva le ossa di vetro, sua madre la bellezza.
Simon Makepeace molto probabilmente non sarebbe stato ossessionato da Carol se lei fosse stata brutta o anche solo insignificante. Non avrebbe certamente ucciso un uomo per lei. Contando il dottor Jessup, due uomini.
Fino a quel momento ero rimasto solo nella dispensa. Anche se la porta non si era aperta, all'improvviso avevo compagnia.
Una mano mi afferrò la spalla, ma questo non mi spaventò. Sapevo che il visitatore doveva essere il dottor Jessup, morto e senza pace.
- Nel labirinto delle ombre, Dean Koontz
lunedì 19 febbraio 2018
Castelli d'Italia #174
Il castello del Piagnaro si trova in Toscana, in provincia di Massa e Carrara. Le sue origini risalgono all'inizio dell'XI secolo, quando fu costruito a scopo difensivo per volere della famiglia longobarda degli Adalberti; il suo nome deriva dalle "piagne", ossia lastre di arenaria utilizzate per la costruzione dei tetti. Venne più volte distrutto nel corso della storia, ma sempre ricostruito grazie alla sua posizione strategica molto importante nel medioevo.
Fu usato a scopi militari fino al 1790, quando l'ultimo cannone venne donato dal Granduca di Toscana al Comune per farlo fondere e creare una campana. In seguito fu utilizzato sia come sede di governatori militari che come caserma, mentre a metà dell'Ottocento divenne un ricovero per le famiglie non abbienti, che gli portò la nomea di ghetto da evitare.
Oggi una parte del castello è adibita a museo.
Fu usato a scopi militari fino al 1790, quando l'ultimo cannone venne donato dal Granduca di Toscana al Comune per farlo fondere e creare una campana. In seguito fu utilizzato sia come sede di governatori militari che come caserma, mentre a metà dell'Ottocento divenne un ricovero per le famiglie non abbienti, che gli portò la nomea di ghetto da evitare.
Oggi una parte del castello è adibita a museo.
sabato 3 febbraio 2018
Orrori in libreria #2
Tornano gli orrori in libreria, ossia le serie in edizioni diverse graziose come un pugno in un occhio.
Se siete inutilmente pignoli.
Abbiamo iniziato con alcuni libri di Maria Bellonci, accomunati da autrice e temi trattati ma non dalle edizioni, ma oggi parliamo di una serie vera e propria: per la penna di Joanne Harris abbiamo la saga (per ora duologia con prequel) dedicata agli dei norreni.
Di chi è la colpa dell'orrore? Stavolta la condividiamo: io ho deciso di non aspettare le edizioni economiche del secondo volume e del prequel, ma le copertine che non c'entrano niente l'una con l'altra le ha messe la Garzanti.
Se siete inutilmente pignoli.
Abbiamo iniziato con alcuni libri di Maria Bellonci, accomunati da autrice e temi trattati ma non dalle edizioni, ma oggi parliamo di una serie vera e propria: per la penna di Joanne Harris abbiamo la saga (per ora duologia con prequel) dedicata agli dei norreni.
Di chi è la colpa dell'orrore? Stavolta la condividiamo: io ho deciso di non aspettare le edizioni economiche del secondo volume e del prequel, ma le copertine che non c'entrano niente l'una con l'altra le ha messe la Garzanti.
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