Questi ultimi venti giorni sono stati abbastanza complicati: la cosa più importante, e seria, è che un membro della mia famiglia è ricoverato in ospedale da quasi un mese. Non è covid, ma la situazione è complessa e le dimissioni per ora sembrano ancora lontane.
A questo si è aggiunto che in contemporanea il gatto di mia madre ha deciso di invecchiare tutto in una volta ed è passato dallo stare bene all'avere insufficienza renale, diabete felino, artrite e cristalli nelle urine. In pratica ad ogni pasto deve prendere una farmacia, e ora che ha ripreso un po' pigolo oppone una strenua resistenza ogni. singola. volta.
Queste due simpatiche situazioni sono riuscite ad accompagnarmi in allegria nel blocco del lettore, quindi oltre ad essere stressata non riesco neanche a leggere tre pagine di un fumetto.
Oh, e potrebbero avermi invitata ad intervenire come ospite ad un laboratorio universitario, e potrei aver accettato, quindi il tempo libero e la stabilità mentale che mi sono rimasti saranno probabilmente investiti nel preparare qualcosa per evitare di fare scena muta di fronte a quasi 50 studenti.
Almeno me l'hanno chiesto dopo che alla domanda retorica "Cosa sta tra la teoria e la pratica?" posta durante la riunione motivazionale con gli organizzatori del servizio ho risposto "Una crisi di nervi", quindi immagino abbiano una vaga idea di cosa aspettarsi dalla sottoscritta.