Ho un problema, quando si tratta di libri.
A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
lunedì 30 dicembre 2019
Tirando somme libresche
Ci siamo. È il momento di fare i conti con i peccati del 2019: le compere scriteriate senza tenere conto della TBR, dello spazio che ho in casa, del buonsenso.
sabato 28 dicembre 2019
Classifica 2019
Ed eccomi qui a tirare i fili di questo 2019 letterario, e ammetto di essere leggermente sgomenta: andando a guardare i vecchi, mi rendo conto che sto attraversando una leggera crisi di lettrice che dura dal 2016.
Credo che a questo punto debba semplicemente prendere atto di due cose: la prima è che la mia vita è cambiata, e non tornerò a leggere come e quanto prima.
La seconda è che i miei gusti si stanno modificando, ergo il tipo di libri che andrò a leggere saranno diversi... ma siccome ho ancora una TBR immensa creata prima, probabilmente non sarò sempre così tanto soddisfatta dalle mie letture.
Ma andiamo a vedere come è andato questo 2019.
[ps: indovinate chi ha avuto una combo micidiale di delirio a lavoro e Natale con parenti, al punto da non riuscire nemmeno ad accendere il pc?
Buon Natale a tutti in ritardissimo!]
Credo che a questo punto debba semplicemente prendere atto di due cose: la prima è che la mia vita è cambiata, e non tornerò a leggere come e quanto prima.
La seconda è che i miei gusti si stanno modificando, ergo il tipo di libri che andrò a leggere saranno diversi... ma siccome ho ancora una TBR immensa creata prima, probabilmente non sarò sempre così tanto soddisfatta dalle mie letture.
Ma andiamo a vedere come è andato questo 2019.
[ps: indovinate chi ha avuto una combo micidiale di delirio a lavoro e Natale con parenti, al punto da non riuscire nemmeno ad accendere il pc?
Buon Natale a tutti in ritardissimo!]
venerdì 20 dicembre 2019
Morgana
Etichette:
ciclo arturiano,
graphic novel,
libri,
recensione
mercoledì 18 dicembre 2019
L'ibisco viola
L'ibisco viola, di Chimamanda Ngozi Adichie.
Dopo il bellissimo Americanah non potevo non leggere altro di questa autrice.
E non ho intenzione di fermarmi qui.
Dopo il bellissimo Americanah non potevo non leggere altro di questa autrice.
E non ho intenzione di fermarmi qui.
venerdì 13 dicembre 2019
mercoledì 11 dicembre 2019
End of the Year Book Tag
Forse è il caso di iniziare con qualche post volto a nascondere il fatto che sto leggendo pochissimo e il blog ne risente.
Torniamo ai tag, dai!
Come si può intuire dal nome, questo tag serve a tirare le somme dell'anno libresco... che forse non è il più adatto per una persona che ci sta mettendo mesi/anni a capire come organizzare la vita da adulta semi-funzionale.
Torniamo ai tag, dai!
Come si può intuire dal nome, questo tag serve a tirare le somme dell'anno libresco... che forse non è il più adatto per una persona che ci sta mettendo mesi/anni a capire come organizzare la vita da adulta semi-funzionale.
venerdì 6 dicembre 2019
Instant Family
Ho da poco deciso di abbonarmi ad Amazon Prime: un po' perché le spedizioni in un giorno mi fanno comodo, un po' perché i miei giorni da pirata stanno volgendo al termine e 3 € al mese sono più gestibili di un numero imprecisato di malware.
Ovviamente, come ho fatto l'abbonamento come sono entrata in un periodo in cui non ho comprato più niente, mentre per le serie... diciamo che sto sfruttando il servizio per recuperarmi This is us, serie splendida ma il cielo mi è testimone che sono un fiume di lacrime dopo ogni puntata.
Comunque, alla fine ho deciso di guardarci anche un film: Instant Family, ad alto tasso emotivo visto che parla di famiglie affidatarie, ed ispirato alla storia del regista, Sean Anderson, che ha adottato tre bambini.
Ovviamente, come ho fatto l'abbonamento come sono entrata in un periodo in cui non ho comprato più niente, mentre per le serie... diciamo che sto sfruttando il servizio per recuperarmi This is us, serie splendida ma il cielo mi è testimone che sono un fiume di lacrime dopo ogni puntata.
Comunque, alla fine ho deciso di guardarci anche un film: Instant Family, ad alto tasso emotivo visto che parla di famiglie affidatarie, ed ispirato alla storia del regista, Sean Anderson, che ha adottato tre bambini.
giovedì 5 dicembre 2019
venerdì 29 novembre 2019
Batwoman
Non sono la spettatrice più costante dell'Arrowverse: Arrow l'ho abbandonato tipo alla seconda stagione, Legends of Tomorrow alla terza, Supergirl alla seconda.
In pratica ogni tanto mi faccio il recuperone di Flash e seguo con semi-costanza Black Lighting su Netflix.
Tuttavia da qualche mese c'è stato un cambiamento: Crisis on Infine Earths, il nuovo evento crossover con ha una lista tale di camei che niente, sto cercando di recuperare il recuperabile per essere pronta e non sarò pronta: ci saranno tutti gli show a tema DC della CW; Tom Welling ed Erica Durance di nuovo nei panni di Clark e Lois; Kevin Conroy (doppiatore di Batman nella serie animata anni '90) come Bruce Wayne del futuro; Brandon Routh che farà di nuovo Superman; Ashley Scott tornerà come Helena Kyle (direttamente dalla vecchia serie Birds of Prey); Burt Ward (il Robin della serie anni '60) confermato in un ruolo non ancora annunciato, questo... aggiungiamo insistenti rumors sulla presenza di Lucifer, dei Titans e forsemagarisperiamo di Mark Hamill come Joker. E, per il momento tristezza, la conferma che se Adam West fosse stato ancora vivo avrebbero tirato a bordo pure lui.
Ho giusto un filo di hype.
Comunque ho deciso di iniziare la nuova serie a tema super-eroi dell'Arrowverse, per fare almeno finta di mettermi in pari, ed eccomi qui a commentare l'inizio di Batwoman.
Ammetto subito la mia ignoranza: nell'Arrowverse ci sta il multiverso e non ho la più pallida idea di quale sia la Terra su cui si trova la nostra protagonista, Kate Kane... posso solo dedurre che non sia quella di Kara perché lì Batman è ancora in attività, mentre qui non più di tanto.
Nel mondo di Batwoman, infatti, Batman (e Bruce Wayne) sono scomparsi da circa tre anni lasciando Gotham City in balia dei classici criminali fuori di testa. La polizia non è in grado di mantenere l'ordine e il lavoro di sicurezza è lasciato principalmente ai Corvi, un gruppo paramilitare privato che - stranamente - non è gestito da un pazzo furioso.
La protagonista della serie è Kate Kane, che si presenta subito con un passato tormentato: la madre e la sorella sono morte in un incidente d'auto in cui solo lei è sopravvissuta e che Batman (presente sul luogo) avrebbe potuto evitare, da adulta è stata cacciata dall'esercito in quanto omosessuale mentre Sophie, la donna che ama, l'ha pugnalata alle spalle per non essere espulsa pure lei.
E l'amato cugino più grande è sparito da tre anni senza dire una parola. Già, perché Kate Kane è la cuginetta di Bruce Wayne.
Long story short, a Gotham si presenta una nuova banda di lunatici, guidati dalla schizzatissima Alice, e per provare a fermarla Kate non solo scopre che Bruce è/era Batman, ma si ritrova a vestire i panni del nuovo pipistrello della città.
La serie, devo dirlo, non è chissà quale capolavoro: è cupa, mette in scena una buona dinamica familiare visto che il padre di Kate, Jacob, è il leader dei Corvi che detesta Batman e affini per non aver salvato la sua famiglia; poi c'è Sophie - grande amore perduto di Kate - che è il braccio destro di Jacob; Mary, la sorellastra di Kate che cerca disperatamente di costruire un rapporto con lei e (per me) è uno dei migliori personaggi della serie. Dall'altro lato, però, abbiamo la maggior parte dei difetti degli show targati cw: scene di combattimento meh nella migliore delle ipotesi, tematiche sbattute in faccia come se ti stessero prendendo a martellate, dialoghi che chi mai parlerebbe così, sul serio.
Però intrattiene: Kate è un'eroina credibile, dark ma meno seriosa di Bruce, e una cosa che sinceramente apprezzo è che non hanno calcato la mano in modo eccessivo sul fatto che sia donna e che sia lesbica (è un cringe che hanno deciso di concentrare tutto nel trailer).
In pratica ogni tanto mi faccio il recuperone di Flash e seguo con semi-costanza Black Lighting su Netflix.
Tuttavia da qualche mese c'è stato un cambiamento: Crisis on Infine Earths, il nuovo evento crossover con ha una lista tale di camei che niente, sto cercando di recuperare il recuperabile per essere pronta e non sarò pronta: ci saranno tutti gli show a tema DC della CW; Tom Welling ed Erica Durance di nuovo nei panni di Clark e Lois; Kevin Conroy (doppiatore di Batman nella serie animata anni '90) come Bruce Wayne del futuro; Brandon Routh che farà di nuovo Superman; Ashley Scott tornerà come Helena Kyle (direttamente dalla vecchia serie Birds of Prey); Burt Ward (il Robin della serie anni '60) confermato in un ruolo non ancora annunciato, questo... aggiungiamo insistenti rumors sulla presenza di Lucifer, dei Titans e forsemagarisperiamo di Mark Hamill come Joker. E, per il momento tristezza, la conferma che se Adam West fosse stato ancora vivo avrebbero tirato a bordo pure lui.
Ho giusto un filo di hype.
Comunque ho deciso di iniziare la nuova serie a tema super-eroi dell'Arrowverse, per fare almeno finta di mettermi in pari, ed eccomi qui a commentare l'inizio di Batwoman.
Ammetto subito la mia ignoranza: nell'Arrowverse ci sta il multiverso e non ho la più pallida idea di quale sia la Terra su cui si trova la nostra protagonista, Kate Kane... posso solo dedurre che non sia quella di Kara perché lì Batman è ancora in attività, mentre qui non più di tanto.
Nel mondo di Batwoman, infatti, Batman (e Bruce Wayne) sono scomparsi da circa tre anni lasciando Gotham City in balia dei classici criminali fuori di testa. La polizia non è in grado di mantenere l'ordine e il lavoro di sicurezza è lasciato principalmente ai Corvi, un gruppo paramilitare privato che - stranamente - non è gestito da un pazzo furioso.
La protagonista della serie è Kate Kane, che si presenta subito con un passato tormentato: la madre e la sorella sono morte in un incidente d'auto in cui solo lei è sopravvissuta e che Batman (presente sul luogo) avrebbe potuto evitare, da adulta è stata cacciata dall'esercito in quanto omosessuale mentre Sophie, la donna che ama, l'ha pugnalata alle spalle per non essere espulsa pure lei.
E l'amato cugino più grande è sparito da tre anni senza dire una parola. Già, perché Kate Kane è la cuginetta di Bruce Wayne.
Long story short, a Gotham si presenta una nuova banda di lunatici, guidati dalla schizzatissima Alice, e per provare a fermarla Kate non solo scopre che Bruce è/era Batman, ma si ritrova a vestire i panni del nuovo pipistrello della città.
La serie, devo dirlo, non è chissà quale capolavoro: è cupa, mette in scena una buona dinamica familiare visto che il padre di Kate, Jacob, è il leader dei Corvi che detesta Batman e affini per non aver salvato la sua famiglia; poi c'è Sophie - grande amore perduto di Kate - che è il braccio destro di Jacob; Mary, la sorellastra di Kate che cerca disperatamente di costruire un rapporto con lei e (per me) è uno dei migliori personaggi della serie. Dall'altro lato, però, abbiamo la maggior parte dei difetti degli show targati cw: scene di combattimento meh nella migliore delle ipotesi, tematiche sbattute in faccia come se ti stessero prendendo a martellate, dialoghi che chi mai parlerebbe così, sul serio.
Però intrattiene: Kate è un'eroina credibile, dark ma meno seriosa di Bruce, e una cosa che sinceramente apprezzo è che non hanno calcato la mano in modo eccessivo sul fatto che sia donna e che sia lesbica (è un cringe che hanno deciso di concentrare tutto nel trailer).
mercoledì 27 novembre 2019
Out of Avalon
Out of Avalon, autori vari.
Non amo particolarmente le raccolte di racconti, con l'eccezione di quelle scritte da Luis Sepulveda.
Ma per il ciclo arturiano posso fare un'eccezione.
Non amo particolarmente le raccolte di racconti, con l'eccezione di quelle scritte da Luis Sepulveda.
Ma per il ciclo arturiano posso fare un'eccezione.
martedì 26 novembre 2019
Teaser Tuesday #239
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
La moneta volteggiò in aria sopra il pollice di Mat, risplendendo tediosa al sole. Mat la riprese al volo e a schiacciò sul palmo dell'altra mano, quindi esitò. "È una cosa maledettamente stupida affidarsi al lancio di una moneta, Rand."
Rand appoggiò il palmo su uno dei simboli senza guardare. "Questo" disse. "Hai scelto questo." Mat guardò di sottecchi la moneta e batté le palpebre. "Hai ragione. Come facevi a saperlo?"
"Prima o poi doveva funzionare, per me." Nessuno di loro aveva capito - Rand poteva vederlo - ma non importava. Sollevando la mano guardò cosa aveva scelto Mat. Il sole aveva superato l'apice. Doveva farlo nel modo giusto. Un errore, e potevano perdere tempo, non guadagnarne. Quella sarebbe stata la cosa peggiore. Doveva riuscire.
- L'ascesa dell'ombra, Robert Jordan
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
La moneta volteggiò in aria sopra il pollice di Mat, risplendendo tediosa al sole. Mat la riprese al volo e a schiacciò sul palmo dell'altra mano, quindi esitò. "È una cosa maledettamente stupida affidarsi al lancio di una moneta, Rand."
Rand appoggiò il palmo su uno dei simboli senza guardare. "Questo" disse. "Hai scelto questo." Mat guardò di sottecchi la moneta e batté le palpebre. "Hai ragione. Come facevi a saperlo?"
"Prima o poi doveva funzionare, per me." Nessuno di loro aveva capito - Rand poteva vederlo - ma non importava. Sollevando la mano guardò cosa aveva scelto Mat. Il sole aveva superato l'apice. Doveva farlo nel modo giusto. Un errore, e potevano perdere tempo, non guadagnarne. Quella sarebbe stata la cosa peggiore. Doveva riuscire.
- L'ascesa dell'ombra, Robert Jordan
lunedì 25 novembre 2019
Castelli d'Italia #231
Il castello Monaci si trova in Salento, a Salice Salentino, e le sue origini risalgono al XVI secolo: un nucleo abitativo, un casale, sorse fra il X e l'XI secolo attorno a una chiesetta dedicata a un martire, la "venerabilem ecclesiam S. Pancratii" menzionata in un atto di donazione del 1063 all'Arcidiocesi di Brindisi ed eretta probabilmente con l'aiuto dei monaci basiliani.
Un documento del catasto onciario di Salice Salentino menziona la creazione del castello nel XVI secolo: i Monaci Basiliani utilizzarono il castello come luogo di culto, meditazione e rifugio per i bisognosi.
Nel corso del tempo divenne poi dimora di nobili famiglie (Martino, Parry Grainger).
Il castello è visitabile.
Un documento del catasto onciario di Salice Salentino menziona la creazione del castello nel XVI secolo: i Monaci Basiliani utilizzarono il castello come luogo di culto, meditazione e rifugio per i bisognosi.
Nel corso del tempo divenne poi dimora di nobili famiglie (Martino, Parry Grainger).
Il castello è visitabile.
venerdì 22 novembre 2019
mercoledì 20 novembre 2019
Tartarughe Divine
Tartarughe Divine, di Terry Pratchett.
Ora che ho riletto questo volume ho due considerazioni da fare.
La prima è che, con ogni probabilità, questo è il libro migliore con cui approcciarsi a Mondo Disco: Tartarughe Divine, scritto nel 1991, è autoconclusivo, arriva senza pretendere nulla dal punto di vista della saga ma solo per offrire intrattenimento, una via di fuga dalla vita di tutti i giorni.
Poi pensate che avreste potuto leggerlo a tredici anni, se in Italia questa saga fosse pubblicata con un qualche criterio
Ora che ho riletto questo volume ho due considerazioni da fare.
La prima è che, con ogni probabilità, questo è il libro migliore con cui approcciarsi a Mondo Disco: Tartarughe Divine, scritto nel 1991, è autoconclusivo, arriva senza pretendere nulla dal punto di vista della saga ma solo per offrire intrattenimento, una via di fuga dalla vita di tutti i giorni.
Ma non è solo questo: qui Terry Pratchett inizia davvero ad esprimere al meglio la sua capacità di coniugare tematiche serie e divertimento assoluto, perché ridi dell'inquisizione, e allo stesso tempo pensi. Provate a leggere questo libro, e immaginate cosa voglia dire leggerlo, che so, a tredici anni.
Ma passiamo alla seconda considerazione: quando un libro è bellissimo per tutto il tempo, ma ti si incide nel cuore con l'ultima battuta... beh, siamo di fronte a qualcosa di molto speciale.
venerdì 8 novembre 2019
Baby Recensioni: Le notti di Salem - Il Palazzo d'Estate e altre storie
Era da un po' che avevo voglia di rileggere questa particolare opera di Stephen King: come molte fa parte di quelle che ho rubato a mia madre, quando lei scoprì questo autore e - senza saperlo - lo fece scoprire anche alla me undicenne.
Non ricordavo molto, a parte quale fosse il mostro (per una volta classico e non inventato per l'occasione) e che all'epoca non è che fossi spaventata quanto inquietata.
Letto adesso devo ammettere che questo è uno dei libri di King in cui si avverte non solo il tempo che è passato ma anche la brevità: la storia di Ben Mears, scrittore che dopo un lutto torna a Gerusalem's Lot (cittadina del Maine dove ha passato parte dell'infanzia) per ricominciare a scrivere, secondo me avrebbe meritato più pagine, così come i suoi personaggi. E se il magnetico Padre Callahan verrà ripreso nella monumentale opera che è serie de La Torre Nera, gli altri non sono così fortunati.
Ma al di là del 'si poteva fare di più' dato sia dalla consapevolezza che questo autore può fare di più, sia dal fatto che ormai sto sviluppando una certa dipendenza per i mattoni, non si può negare che Le notti di Salem sia un libro che intrattiene moltissimo, con all'interno una rivisitazione del vampiro in grado di coniugare vecchio e nuovo: Barlow è chiaramente un nosferatu, ma con una mente luciferina che ricorda più il Dracula di Bram Stoker (libro, non film) che le creature animalesche a cui spesso siamo abituati ad accostare l'aspetto dei nosferatu. E c'è un'altra cosa che ho trovato interessante: nonostante il male in questo libro sia rappresentato da un vampiro millenario che arriva in città, a dominare la scena è casa Marsten. Casa Marsten è ambientazione e personaggio al tempo stesso, simile a Hill House, più sfacciata dell'Overlook Hotel nella sua palese malignità, sembra quasi essere la calamita che ha attirato Barlow in primo luogo, quasi fosse un purulento magnete che attira tutti - consapevoli ed inconsapevoli, umani e non - nella sua nefasta ombra, per rimanere a guardare l'orrore che si scatena ai suoi piedi.
Alcuni di voi ricorderanno la mia delusione di fronte al finale di L'ascesa dei re: finisce con la maggior parte delle sottotrame aperte... e quelle sottotrame erano circa il 90% di ciò che aveva acceso il mio interesse al di là di portare a casa la ship. Senza contare la consapevolezza che sarebbero uscite delle novelle da pagare con soldi veri a parte per avere una chiusura, e coerenza e dignità avrebbero voluto che io avessi volto lo sguardo altrove, una volta arrivata l'ovvia raccolta.
Sì, come no.
Colpita e affondata in quattro secondi e mezzo circa.
Ho un'unica considerazione "seria" su questo libro, ossia che la Pacat non ha imparato improvvisamente a scrivere, ma poter stare in un numero ristretto di pagine e aver - più o meno - un'ambientazione già definita la aiuta a non perdersi. E ora andiamo con breve commento su ogni novella:
Fugace è l'innocenza ci racconta l'epica storia d'amore tra Jord e Aimeric, ossia una cosa di cui nessuno sentiva il bisogno e tollerabile solo per i flashback su come è nata la Guardia del Principe e perché Jord è un personaggio vagamente accettabile.
Il palazzo d'estate è la novella dove Damen e Laurent fanno le cose zozze nel palazzo del titolo, e questa è una cosa di cui si sentiva il bisogno: se devi fare la commercialata, almeno dammi la ship come Archive of Our Own comanda.
Le avventure di Charls, il mercante di stoffe veriano torna nel regno del Chissenefrega soprattutto perché, giuro, continuo a non ricordarmi chi sia Charls o cosa abbia fatto nella saga principale. Tecnicamente dovrebbe servire da epilogo perché si parla dell'incoronazione, ma di fatto non dice quasi niente di come si stia stabilizzando la situazione politica dei due regni, o come faranno Damen e Laurent a rimanere insieme visto che a una certa dovranno procreare per evitare guerre di successione, o altro. In sostanza se fate attenzione potete ancora sentire i mie sbadigli.
Prediletto è la novella che mi ha fatto dare tre stelline al libro, perché parla del mio personaggio preferito del primo volume: Ancel, che era insopportabile e assolutamente inutile ma io lo amavo prima, lo amo ancora di più ora, e mi sono divertita un sacco con questa storia che lo vede al centro dell'attenzione. Datemene altre cento, e le leggerò tutte.
Ad ogni modo Il Palazzo d'Estate e altre storie è un libro assolutamente inutile se non siete fan della serie, l'ispirazione che sta alle sue spalle sono i soldi che frutterà e cerca in modo quasi ridicolo di dare qualcosa a ogni lettore. Però se la serie vi piace è divertente.
Non ricordavo molto, a parte quale fosse il mostro (per una volta classico e non inventato per l'occasione) e che all'epoca non è che fossi spaventata quanto inquietata.
Letto adesso devo ammettere che questo è uno dei libri di King in cui si avverte non solo il tempo che è passato ma anche la brevità: la storia di Ben Mears, scrittore che dopo un lutto torna a Gerusalem's Lot (cittadina del Maine dove ha passato parte dell'infanzia) per ricominciare a scrivere, secondo me avrebbe meritato più pagine, così come i suoi personaggi. E se il magnetico Padre Callahan verrà ripreso nella monumentale opera che è serie de La Torre Nera, gli altri non sono così fortunati.
Ma al di là del 'si poteva fare di più' dato sia dalla consapevolezza che questo autore può fare di più, sia dal fatto che ormai sto sviluppando una certa dipendenza per i mattoni, non si può negare che Le notti di Salem sia un libro che intrattiene moltissimo, con all'interno una rivisitazione del vampiro in grado di coniugare vecchio e nuovo: Barlow è chiaramente un nosferatu, ma con una mente luciferina che ricorda più il Dracula di Bram Stoker (libro, non film) che le creature animalesche a cui spesso siamo abituati ad accostare l'aspetto dei nosferatu. E c'è un'altra cosa che ho trovato interessante: nonostante il male in questo libro sia rappresentato da un vampiro millenario che arriva in città, a dominare la scena è casa Marsten. Casa Marsten è ambientazione e personaggio al tempo stesso, simile a Hill House, più sfacciata dell'Overlook Hotel nella sua palese malignità, sembra quasi essere la calamita che ha attirato Barlow in primo luogo, quasi fosse un purulento magnete che attira tutti - consapevoli ed inconsapevoli, umani e non - nella sua nefasta ombra, per rimanere a guardare l'orrore che si scatena ai suoi piedi.
Alcuni di voi ricorderanno la mia delusione di fronte al finale di L'ascesa dei re: finisce con la maggior parte delle sottotrame aperte... e quelle sottotrame erano circa il 90% di ciò che aveva acceso il mio interesse al di là di portare a casa la ship. Senza contare la consapevolezza che sarebbero uscite delle novelle da pagare con soldi veri a parte per avere una chiusura, e coerenza e dignità avrebbero voluto che io avessi volto lo sguardo altrove, una volta arrivata l'ovvia raccolta.
Sì, come no.
Colpita e affondata in quattro secondi e mezzo circa.
Ho un'unica considerazione "seria" su questo libro, ossia che la Pacat non ha imparato improvvisamente a scrivere, ma poter stare in un numero ristretto di pagine e aver - più o meno - un'ambientazione già definita la aiuta a non perdersi. E ora andiamo con breve commento su ogni novella:
Fugace è l'innocenza ci racconta l'epica storia d'amore tra Jord e Aimeric, ossia una cosa di cui nessuno sentiva il bisogno e tollerabile solo per i flashback su come è nata la Guardia del Principe e perché Jord è un personaggio vagamente accettabile.
Il palazzo d'estate è la novella dove Damen e Laurent fanno le cose zozze nel palazzo del titolo, e questa è una cosa di cui si sentiva il bisogno: se devi fare la commercialata, almeno dammi la ship come Archive of Our Own comanda.
Le avventure di Charls, il mercante di stoffe veriano torna nel regno del Chissenefrega soprattutto perché, giuro, continuo a non ricordarmi chi sia Charls o cosa abbia fatto nella saga principale. Tecnicamente dovrebbe servire da epilogo perché si parla dell'incoronazione, ma di fatto non dice quasi niente di come si stia stabilizzando la situazione politica dei due regni, o come faranno Damen e Laurent a rimanere insieme visto che a una certa dovranno procreare per evitare guerre di successione, o altro. In sostanza se fate attenzione potete ancora sentire i mie sbadigli.
Prediletto è la novella che mi ha fatto dare tre stelline al libro, perché parla del mio personaggio preferito del primo volume: Ancel, che era insopportabile e assolutamente inutile ma io lo amavo prima, lo amo ancora di più ora, e mi sono divertita un sacco con questa storia che lo vede al centro dell'attenzione. Datemene altre cento, e le leggerò tutte.
Ad ogni modo Il Palazzo d'Estate e altre storie è un libro assolutamente inutile se non siete fan della serie, l'ispirazione che sta alle sue spalle sono i soldi che frutterà e cerca in modo quasi ridicolo di dare qualcosa a ogni lettore. Però se la serie vi piace è divertente.
mercoledì 6 novembre 2019
Chi teme la morte
Chi teme la morte, di Nnedi Orokafor.
Nnedi Orokafor è un'autrice da poco finita sotto i riflettori: la Mondadori, infatti, ha recentemente pubblicato Binti (che prima o poi recupererò), tuttavia non è la prima volta che questa autrice approda nel nostro panorama editoriale.
Nel lontano - ma neanche tanto - 2015 la defunta Gargoyle portò in Italia Chi teme la morte, primo approccio della Orokafor con la narrativa per adulti.
Credo che l'abbiano letto in dodici.
Nnedi Orokafor è un'autrice da poco finita sotto i riflettori: la Mondadori, infatti, ha recentemente pubblicato Binti (che prima o poi recupererò), tuttavia non è la prima volta che questa autrice approda nel nostro panorama editoriale.
Nel lontano - ma neanche tanto - 2015 la defunta Gargoyle portò in Italia Chi teme la morte, primo approccio della Orokafor con la narrativa per adulti.
Credo che l'abbiano letto in dodici.
lunedì 4 novembre 2019
Cstelli d'Italia #230
Il castello di Tenno si trova in Trentino Alto Adige, nell'omonimo comune. La sue origini risalgono alla fine del XII secolo, e tra il Trecento e il Quattrocento fu oggetto di battaglie e di assedi. A seguito dei danni riportati si sono resi necessari dei lavori di restauro alla fine del XV secolo.
Nel 1920 ha perso il proprio mastio ma conserva ancora le mura a scarpata e gli elementi di fortificazione del borgo sottostante.
Nel 1920 ha perso il proprio mastio ma conserva ancora le mura a scarpata e gli elementi di fortificazione del borgo sottostante.
venerdì 1 novembre 2019
Klaus
Non faccio spesso segnalazioni di film che stanno per uscire, ma di questo film targato Netflix devo parlare: mi è stato fatto vedere il trailer per la prima volta anni fa, come esempio di giovani con un'idea brillante che cercano finanziamenti, portando in giro e cercando di rendere popolare un trailer palesemente doppiato al risparmio. Quando lo vidi, era l'esempio di un'idea su cui nessuno voleva investire, un progetto che rischiava di non vedere la luce perché dietro il concept base non c'era un nome conosciuto, uno studio di peso.
Ma ce l'hanno fatta, a trovare il finanziatore, e il 15 novembre Klaus approderà sugli schermi e in alcune sale cinematografiche in America.
Oh, e mia sorella è uno degli animatori, quindi avete il dovere morale di fare almeno il mese gratuito su Netflix per dargli visualizzazioni.
Ma ce l'hanno fatta, a trovare il finanziatore, e il 15 novembre Klaus approderà sugli schermi e in alcune sale cinematografiche in America.
Oh, e mia sorella è uno degli animatori, quindi avete il dovere morale di fare almeno il mese gratuito su Netflix per dargli visualizzazioni.
mercoledì 30 ottobre 2019
Il drago rinato
Il drago rinato, di Robert Jordan.
Dopo una partenza col botto, con questa serie mi sono arenata: come già detto ovunque sono in un momento di grande cambiamento della mia vita (lavoro, casa, connessioneche è il motivo per cui non mi avete vista online per settimane) e la lettura ne ha pagato il prezzo. Ma alla fine ce l'ho fatta!
Inevitabili piccoli spoiler sui volumi precedenti.
Dopo una partenza col botto, con questa serie mi sono arenata: come già detto ovunque sono in un momento di grande cambiamento della mia vita (lavoro, casa, connessione
Inevitabili piccoli spoiler sui volumi precedenti.
martedì 29 ottobre 2019
Teaser Tuesday #238
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Quinto Porto era un luogo inservibile e quasi del tutto abbandonato all'epoca in cui Kaz se ne era impadronito. Lui l'aveva riportato alla luce, aveva ricostruito i moli e le banchine, e aveva dovuto ipotecare il Club dei Corvi per farlo. Per Haskell aveva imprecato contro di lui e lo aveva accusato di essere un pazzo ad affrontare dei costi simili, ma alla fine aveva ceduto. Stando a quanto diceva Kaz, le esatte parole erano state: "Prendi tutta la corda e impiccati".
Ma gli sforzi erano stati ripagati in meno di un anno. Ora Quinto Porto offriva ormeggi tanto alle navi mercantili quanto alle barche che da tutto il mondo portavano turisti e soldati desiderosi di scoprire le attrattive e assaporare i piaceri di Ketterdam. Gli Scarti erano i primi ad accoglierli e a condurli - loro e i loro portafogli - nei bordelli, nelle taverne e nelle bische di proprietà della banda. Quinto Porto aveva reso il vecchio molto ricco, e aveva consolidato gli Scarti come figure di spicco nel Barile in un modo che nemmeno il successo del Club dei Corvi aveva ottenuto.
Ma insieme ai profitti erano arrivate le attenzioni indesiderate.
- Sei di Corvi, Leigh Bardugo
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Quinto Porto era un luogo inservibile e quasi del tutto abbandonato all'epoca in cui Kaz se ne era impadronito. Lui l'aveva riportato alla luce, aveva ricostruito i moli e le banchine, e aveva dovuto ipotecare il Club dei Corvi per farlo. Per Haskell aveva imprecato contro di lui e lo aveva accusato di essere un pazzo ad affrontare dei costi simili, ma alla fine aveva ceduto. Stando a quanto diceva Kaz, le esatte parole erano state: "Prendi tutta la corda e impiccati".
Ma gli sforzi erano stati ripagati in meno di un anno. Ora Quinto Porto offriva ormeggi tanto alle navi mercantili quanto alle barche che da tutto il mondo portavano turisti e soldati desiderosi di scoprire le attrattive e assaporare i piaceri di Ketterdam. Gli Scarti erano i primi ad accoglierli e a condurli - loro e i loro portafogli - nei bordelli, nelle taverne e nelle bische di proprietà della banda. Quinto Porto aveva reso il vecchio molto ricco, e aveva consolidato gli Scarti come figure di spicco nel Barile in un modo che nemmeno il successo del Club dei Corvi aveva ottenuto.
Ma insieme ai profitti erano arrivate le attenzioni indesiderate.
- Sei di Corvi, Leigh Bardugo
lunedì 28 ottobre 2019
Castelli d'italia #229
Il castello di Petroia si trova nel comune di Gubbio, ed è passato alla storia perché nel 1422 vi nacque Federico da Montefeltro, futuro duca di Urbino.
Le sue origini risalgono al 1072, quando viene nominato per la prima volta in un documento; in seguito, nel 1384, Antonio da Montefeltro lo occupò e lo annetté al ducato di Urbino che, fino al 1508, dominerà l'intera regione in cui si trovava anche il castello di Petroia.
Nel 1631, dopo l'estinzione delle famiglie che possedevano il castello, questo divenne proprietà dello Stato Pontificio, per poi essere venduto a privati nel 1925.
Oggi l'intero complesso ospita un'importante struttura alberghiera.
Le sue origini risalgono al 1072, quando viene nominato per la prima volta in un documento; in seguito, nel 1384, Antonio da Montefeltro lo occupò e lo annetté al ducato di Urbino che, fino al 1508, dominerà l'intera regione in cui si trovava anche il castello di Petroia.
Nel 1631, dopo l'estinzione delle famiglie che possedevano il castello, questo divenne proprietà dello Stato Pontificio, per poi essere venduto a privati nel 1925.
Oggi l'intero complesso ospita un'importante struttura alberghiera.
giovedì 24 ottobre 2019
Habemus internet
Salve a tutti.
Sono finalmente riuscita a tornare su questi lidi: vedete, dopo anni che litigavo con una connessione a criceti che, da qualche tempo a questa parte, aveva iniziato a buttarmi fuori e ad impedirmi di collegarmi di nuovo (cosa c'è di più bello di un messaggio "Linea protetta, non disponibile" quando la linea è la tua), ho preso la decisione di cambiare gestore.
Decisione obbligata, per certi versi, ma che mi ha catapultata nel magico mondo del "niente può andare in modo normale o semplice": il contratto col nuovo gestore è stato firmato a metà settembre ma solo oggi sono venuti ad attivare la linea. Nel frattempo, ovviamente, la vecchia linea è stata disattivata quindi ciao internet se non con il cellulare! Ciao!
Non vi sto a raccontare le idiozie che mi sono state dette per evitare che ammazzassi qualcuno (a parte il meraviglioso "No, ma basta che configuri il modem e parte" senza che la linea fosse stata attivata), ma dopo alcune telefonate in cui probabilmente monitoravano quanto mi mancasse all'omicidio hanno fissato l'appuntamento col tecnico.
E ora speriamo che vada tutto bene.
Sono finalmente riuscita a tornare su questi lidi: vedete, dopo anni che litigavo con una connessione a criceti che, da qualche tempo a questa parte, aveva iniziato a buttarmi fuori e ad impedirmi di collegarmi di nuovo (cosa c'è di più bello di un messaggio "Linea protetta, non disponibile" quando la linea è la tua), ho preso la decisione di cambiare gestore.
Decisione obbligata, per certi versi, ma che mi ha catapultata nel magico mondo del "niente può andare in modo normale o semplice": il contratto col nuovo gestore è stato firmato a metà settembre ma solo oggi sono venuti ad attivare la linea. Nel frattempo, ovviamente, la vecchia linea è stata disattivata quindi ciao internet se non con il cellulare! Ciao!
Non vi sto a raccontare le idiozie che mi sono state dette per evitare che ammazzassi qualcuno (a parte il meraviglioso "No, ma basta che configuri il modem e parte" senza che la linea fosse stata attivata), ma dopo alcune telefonate in cui probabilmente monitoravano quanto mi mancasse all'omicidio hanno fissato l'appuntamento col tecnico.
E ora speriamo che vada tutto bene.
venerdì 11 ottobre 2019
Joker
Joker è uno dei film che aspettavo di più quest'anno: come molti ero rimasta perplessa dalle prime immagini del look di Phoenix, salvo poi ricredermi di fronte ai trailer.
Il trionfo a Venezia ha gettato benzina sul fuoco, anche se tutte le dichiarazioni che non si tratta di un cinecomic, o che questa è la storia di un uomo che diventa Joker, mi hanno fatto un po' storcere il naso (per quanto ritenga che si tratti di frasi dette per inserire il film in un determinato contesto e attirare in sala un certo tipo di pubblico).
Anche perché questo è un cinecomic, e questo è il Joker. O almeno una sua reinterpretazione che ne mantiene i punti cardine.
Il trionfo a Venezia ha gettato benzina sul fuoco, anche se tutte le dichiarazioni che non si tratta di un cinecomic, o che questa è la storia di un uomo che diventa Joker, mi hanno fatto un po' storcere il naso (per quanto ritenga che si tratti di frasi dette per inserire il film in un determinato contesto e attirare in sala un certo tipo di pubblico).
Anche perché questo è un cinecomic, e questo è il Joker. O almeno una sua reinterpretazione che ne mantiene i punti cardine.
mercoledì 9 ottobre 2019
Confessioni di un peccatore eletto
Confessioni di un peccatore eletto, di James Hogg.
Leggere questo libro è stato un parto: ci ho messo una vita a finirlo, e non per colpa sua. Come saprete se leggete il mio blog ho da poco avuto una promozione, cosa molto bella ma che ha significato cambiare completamente mansioni con relativo stress annesso.
Diciamo che questo povero libro è stato una vittima collaterale del periodo di transizione e della stanchezza dati dal passaggio a "sto a casa in attesa di attivazione" a "pendolare che deve percorrere 100 km tra andata e ritorno".
Ma ce l'ho fatta, e ne è valsa la pena.
Leggere questo libro è stato un parto: ci ho messo una vita a finirlo, e non per colpa sua. Come saprete se leggete il mio blog ho da poco avuto una promozione, cosa molto bella ma che ha significato cambiare completamente mansioni con relativo stress annesso.
Diciamo che questo povero libro è stato una vittima collaterale del periodo di transizione e della stanchezza dati dal passaggio a "sto a casa in attesa di attivazione" a "pendolare che deve percorrere 100 km tra andata e ritorno".
Ma ce l'ho fatta, e ne è valsa la pena.
martedì 8 ottobre 2019
Teaser Tuesday #237
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Rifiuto.
Lascia il segno a poco a poco, finché un giorno non si arriva al culmine e ci sente pronti a distruggere il mondo. Per cinque anni vissi con la minaccia del mio vero padre, e per tre anni Aro mi rifiutò, negandomi il suo aiuto. Due volte apertamente e in molte altre occasioni tramite Mwita, o forse addirittura l'Ada e Nana la Saggia. Sapevo che quell'uomo era l'unico in grado di rispondere alle mie domande, ecco perché non lascia Jwahir dopo l'esperienza al Palazza dell'Osugbo. Dove sarei potuta andare?
Il giorno precedente, papà era stato portato a casa sul cammello di suo fratello, lamentando dei dolori al petto. Chiamammo un guaritore. Era stata una lunga notte. Una notte che passai a piangere. Continuavo a pensare che, se Aro avesse accettato d'istruirmi, avrei potuto curare mio padre. Era troppo giovane e troppo in salute per avere problemi al cuore.
Mi sentivo la testa stretta in una morsa. Ogni rumore mi giungeva attutito. Mi vestii e sgattaiolai fuori di casa. Avevo un unico piano in mente: averla vinta. Lasciai la strada principale e m'incamminai sul sentiero che conduceva alla capanna dello stregone. Udii un battito d'ali. Appollaiato su una palma sopra la mia testa, un avvoltoio nero mi scrutava malevolmente con occhi indagatori. Mi accigliai, poi mi bloccai e, all'improvviso, capii. Distolsi lo sguardo nella speranza di nascondere i miei pensieri. Quel rapace non era un semplice rapace; non lo era stato neanche cinque anni prima, quando l'avevo visto per la prima volta.
- Chi teme la morte?, Nnedi Okorafor
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Rifiuto.
Lascia il segno a poco a poco, finché un giorno non si arriva al culmine e ci sente pronti a distruggere il mondo. Per cinque anni vissi con la minaccia del mio vero padre, e per tre anni Aro mi rifiutò, negandomi il suo aiuto. Due volte apertamente e in molte altre occasioni tramite Mwita, o forse addirittura l'Ada e Nana la Saggia. Sapevo che quell'uomo era l'unico in grado di rispondere alle mie domande, ecco perché non lascia Jwahir dopo l'esperienza al Palazza dell'Osugbo. Dove sarei potuta andare?
Il giorno precedente, papà era stato portato a casa sul cammello di suo fratello, lamentando dei dolori al petto. Chiamammo un guaritore. Era stata una lunga notte. Una notte che passai a piangere. Continuavo a pensare che, se Aro avesse accettato d'istruirmi, avrei potuto curare mio padre. Era troppo giovane e troppo in salute per avere problemi al cuore.
Mi sentivo la testa stretta in una morsa. Ogni rumore mi giungeva attutito. Mi vestii e sgattaiolai fuori di casa. Avevo un unico piano in mente: averla vinta. Lasciai la strada principale e m'incamminai sul sentiero che conduceva alla capanna dello stregone. Udii un battito d'ali. Appollaiato su una palma sopra la mia testa, un avvoltoio nero mi scrutava malevolmente con occhi indagatori. Mi accigliai, poi mi bloccai e, all'improvviso, capii. Distolsi lo sguardo nella speranza di nascondere i miei pensieri. Quel rapace non era un semplice rapace; non lo era stato neanche cinque anni prima, quando l'avevo visto per la prima volta.
- Chi teme la morte?, Nnedi Okorafor
lunedì 7 ottobre 2019
Castelli d'Italia #228
Il castello di Volognano si trova in Toscana, nel comune di Rignano sull'Arno. Le sue origini sembrano risalire all'epoca romana, dato che nella zona sono state trovate tracce di un antico insediamento, tuttavia il castello viene nominato per la prima volta in un atto dell'abbazia di Vallombrosa nel 1220, e successivamente nel 1229. Il castello fu parte della guerra tra guelfi e ghibellini, infatti nel 1304 il governo guelfo lo fece occupare e ne fece smantellare la parte difensiva come rappresaglia per la presa di posizione della famiglia Quona, che ne era proprietaria: ciò portò il castello a divenire una villa-fattoria e a cambiare molti proprietari.
Ad oggi il castello svolge attività turistiche e ha mantenuto in parte la funzione di fattoria. Gli esterni sono visitabili.
Ad oggi il castello svolge attività turistiche e ha mantenuto in parte la funzione di fattoria. Gli esterni sono visitabili.
venerdì 4 ottobre 2019
My Hero Academia
My Hero Academia, di Kohei Horikoshi.
Nel caso non si fosse capito: a me piacciono i super-eroi.
E nel caso non si fosse capito: non mi trovo a mio agio con la pubblicazione dei comics americani.
Ne segue che quando trovo qualcosa che unisce questo genere al tipo di fumetto che leggo una possibilità in linea generale gliela do.
È così che sono incappata in My Hero Academia, prima l'anime e poi il manga.
Nel caso non si fosse capito: a me piacciono i super-eroi.
E nel caso non si fosse capito: non mi trovo a mio agio con la pubblicazione dei comics americani.
Ne segue che quando trovo qualcosa che unisce questo genere al tipo di fumetto che leggo una possibilità in linea generale gliela do.
È così che sono incappata in My Hero Academia, prima l'anime e poi il manga.
mercoledì 2 ottobre 2019
Superman: Dawnbreaker
Superman: Dawnbreaker, di Matt de la Pena.
Ci siamo: ho finito la collana young adult dedicata agli eroi DC.
Al di là del mio parere personale non deve essere andata molto bene: non ho trovato nessuna notizia su eventuali seguiti.
Ma non disperate: la DC si butterà sulle graphic novel young adult e ho già visto che ce ne sarà una dove Bruce, Selina e il Joker andranno al liceo insieme.
Ci siamo: ho finito la collana young adult dedicata agli eroi DC.
Al di là del mio parere personale non deve essere andata molto bene: non ho trovato nessuna notizia su eventuali seguiti.
Ma non disperate: la DC si butterà sulle graphic novel young adult e ho già visto che ce ne sarà una dove Bruce, Selina e il Joker andranno al liceo insieme.
venerdì 27 settembre 2019
Ciclo Arturiano
Alla fine ho deciso di farlo: un menù per le recensioni dedicate ai retelling del ciclo arturiano.
Non è stato facile, si parla di una saga con secoli di retcon senza un canon preciso (ad esempio all'inizio Lancillotto non esisteva e Mordred non era figlio di Artù); il dubbio sull'ordine da dare all'elenco è stato enorme: cronologico? Alfabetico? Per serie?
Per cui alla fine ho deciso di fare una cosa... provvisoria. Che coi miei tempi probabilmente significa che rimarrà così per dieci anni, ma sono dettagli.
Visto che ho letto un sacco di retelling ma ne ho recensito una minima parte, ho deciso che per il momento la lista si dividerà in due: gli autoconclusivi (o le serie di cui ho letto solo un volume), e poi le serie.
Fatemi sapere se vi interessano informazioni aggiuntive come l'hanno di pubblicazione.
Blessed Bastard - Ruth P.M. Lehman
Non è stato facile, si parla di una saga con secoli di retcon senza un canon preciso (ad esempio all'inizio Lancillotto non esisteva e Mordred non era figlio di Artù); il dubbio sull'ordine da dare all'elenco è stato enorme: cronologico? Alfabetico? Per serie?
Per cui alla fine ho deciso di fare una cosa... provvisoria. Che coi miei tempi probabilmente significa che rimarrà così per dieci anni, ma sono dettagli.
Visto che ho letto un sacco di retelling ma ne ho recensito una minima parte, ho deciso che per il momento la lista si dividerà in due: gli autoconclusivi (o le serie di cui ho letto solo un volume), e poi le serie.
Fatemi sapere se vi interessano informazioni aggiuntive come l'hanno di pubblicazione.
AUTOCONCLUSIVI
Blessed Bastard - Ruth P.M. Lehman
Guenevere: Queen of the Summer Country - Rosalind Miles
Guinevere: A Medioeval Romance - Lavinia Collins
Il cavaliere del lago - Giles Kristian
Il gigante sepolto - Kazuo Ishiguro
Guinevere: A Medioeval Romance - Lavinia Collins
Il cavaliere del lago - Giles Kristian
Il gigante sepolto - Kazuo Ishiguro
Legendborn - Tracy Deonn
Mordred - Nancy Springer
Morgana - Simon Kansara e Stephane Fert
My boyfriend Merlin - Priya Ardis
Out of Avalon - Autori Vari
The forgotten sister - Kieran Higgins
Mordred - Nancy Springer
Morgana - Simon Kansara e Stephane Fert
My boyfriend Merlin - Priya Ardis
Out of Avalon - Autori Vari
The forgotten sister - Kieran Higgins
The Winter Prince - Elizabeth E. Wein
Tristano e Isotta - Thomas
Albion - Bianca Marconero
Albion
Albion: Diario di un'Assassina
Albion: Ombre
Albion: Il principe spezzato
Duologia di Camelot - Nancy McKenzie
Queen of Camelot
Grail Prince
Guinevere - Persia Woolley
Child of the Northen Spring
Queen of the Summer Stars
Guinevere: The Legend in Autumn
Il passo di Merlino - Jean Louis Fetjaine
Il passo di Merlino + La foresta di Brocelandia
Le cronache di Merlino - Mary Stewart
La grotta di cristallo
Le grotte nelle montagne
L'ultimo incantesimo
Il Giorno Fatale
Tristano e Isotta - Thomas
SERIE
Albion - Bianca Marconero
Albion
Albion: Diario di un'Assassina
Albion: Ombre
Albion: Il principe spezzato
Duologia di Camelot - Nancy McKenzie
Queen of Camelot
Grail Prince
Guinevere - Persia Woolley
Child of the Northen Spring
Queen of the Summer Stars
Guinevere: The Legend in Autumn
Il passo di Merlino - Jean Louis Fetjaine
Il passo di Merlino + La foresta di Brocelandia
Le cronache di Merlino - Mary Stewart
La grotta di cristallo
Le grotte nelle montagne
L'ultimo incantesimo
Il Giorno Fatale
SERIE/TV
mercoledì 25 settembre 2019
Streghe all'estero
Streghe all'estero, di Terry Pratchett.
Poiché sono una persona che non porta rancore per il fatto che il suo autore preferito sia sconosciuto in Italia a causa del comportamento della casa editrice che dovrebbe pubblicarlo: le note a piè di pagina che ti spiegano il mondo e ti fanno morire dal ridere nel mentre Terry Pratchett le usava prima di Jay Kristoff.
Sappiate che quando dite che è una cosa geniale ed innovativa mi triggerate tantissimo.
Poiché sono una persona che non porta rancore per il fatto che il suo autore preferito sia sconosciuto in Italia a causa del comportamento della casa editrice che dovrebbe pubblicarlo: le note a piè di pagina che ti spiegano il mondo e ti fanno morire dal ridere nel mentre Terry Pratchett le usava prima di Jay Kristoff.
Sappiate che quando dite che è una cosa geniale ed innovativa mi triggerate tantissimo.
martedì 24 settembre 2019
Teaser Tuesday #236
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Grande fu l'esultanza della signora al trionfo del suo amato pastore sui suoi empi vicini, ed ella se ne gloriò con Martha in termini altisonanti. Ma durò poco. Cinque settimane dopo, Arabella Logan si insediò dal laird in qualità di governante; sedeva inoltre alla sua camera e aveva le chiavi di casa: aveva preso insomma il posto della signora. Il dolore e l'indignazione di quest'ultima giunsero al colmo, tanto che mise in moto chiunque fosse sotto la sua influenza per riuscire a separare i due sospetti. Ma a nulla valsero le sue proteste: George se ne infischiò e si tenne la governante, mentre la moglie cadde nella disperazione più nera; poiché, anche se non voleva avere a che fare con il marito, non sopportava che ad averci a che fare fosse qualcun'altra.
Ma a compensare il grave oltraggio, la pia e sfortunata signora partorì a suo tempo un bimbo bello e sano, che il laird riconobbe come suo figlio ed erede, imponendogli il proprio nome e allevandolo nella propria casa. Diede alla balia il permesso di portare il bambino alla madre ogni volta che questa desiderasse vederlo, ma, per strano che potesse apparire, neppure una volta dal giorno della nascita lei ne sentì il bisogno. Il bambino cresceva allegro e pieno di salute, e, trascorso un anno, la madre gli diede un fratellino... almeno di fronte alla legge, e quasi sicuramente anche nella realtà. Ma il laird la pensava altrimenti, e, pur sapendo che era obbligato a non fargli mancar nulla, per il resto non se ne curò affatto.
- Confessioni di un peccatore eletto, James Hogg
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Grande fu l'esultanza della signora al trionfo del suo amato pastore sui suoi empi vicini, ed ella se ne gloriò con Martha in termini altisonanti. Ma durò poco. Cinque settimane dopo, Arabella Logan si insediò dal laird in qualità di governante; sedeva inoltre alla sua camera e aveva le chiavi di casa: aveva preso insomma il posto della signora. Il dolore e l'indignazione di quest'ultima giunsero al colmo, tanto che mise in moto chiunque fosse sotto la sua influenza per riuscire a separare i due sospetti. Ma a nulla valsero le sue proteste: George se ne infischiò e si tenne la governante, mentre la moglie cadde nella disperazione più nera; poiché, anche se non voleva avere a che fare con il marito, non sopportava che ad averci a che fare fosse qualcun'altra.
Ma a compensare il grave oltraggio, la pia e sfortunata signora partorì a suo tempo un bimbo bello e sano, che il laird riconobbe come suo figlio ed erede, imponendogli il proprio nome e allevandolo nella propria casa. Diede alla balia il permesso di portare il bambino alla madre ogni volta che questa desiderasse vederlo, ma, per strano che potesse apparire, neppure una volta dal giorno della nascita lei ne sentì il bisogno. Il bambino cresceva allegro e pieno di salute, e, trascorso un anno, la madre gli diede un fratellino... almeno di fronte alla legge, e quasi sicuramente anche nella realtà. Ma il laird la pensava altrimenti, e, pur sapendo che era obbligato a non fargli mancar nulla, per il resto non se ne curò affatto.
- Confessioni di un peccatore eletto, James Hogg
lunedì 23 settembre 2019
Castelli d'Italia #227
La rocca Sanvitale, conosciuta anche con il nome di Castello di Fontanellato, si trova in provincia di Parma. Le sue origini risalgono al 1124, quando venne eretta una struttura difensiva per l'antico borgo, secondo il volere del marchese Pallavicino, ma nel XIV secolo venne conquistata dalla famiglia dei Visconti, che dal 1386 iniziarono dei lavori di ampliamento, che si conclusero verso il 1400. Il castello subì altre modifiche, raggiungendo l'aspetto attuale nel XV secolo, anche se venne danneggiato nel XVII secolo dagli spagnoli.
Il castello appartiene al comune di Fontanellato ed è visitabile.
Secondo la leggenda, la rocca sarebbe infestata da alcuni fantasmi.
Il castello appartiene al comune di Fontanellato ed è visitabile.
Secondo la leggenda, la rocca sarebbe infestata da alcuni fantasmi.
sabato 21 settembre 2019
Aggiornamento
Salve a tutti.
Avrete notato che sono sparita di nuovo, e sono qui per spiegare il motivo: è ormai da più di un anno che lavoro dell'ambito dell'urgenza sociale, un aspetto nuovo ed in evoluzione dell'assistenza sociale (per dirla breve, è il concetto dell'ambulanza applicato a situazioni di emergenza sociale). Sono stata, fin'ora, un operatrice dislocata sul territorio, ossia lavoro di reperibilità: turni molto lunghi, sarò sincera, in cui non sapevo mai se non sarebbe successo nulla o se invece sarei andata chissà dove.
Un lavoro di equipe immediata, a strettissima collaborazione col collega in centrale, che magari conosci solo come voce dall'altra parte del telefono, ma che in quel momento è l'altra metà della squadra.
Qualche settimana fa il cambiamento:
"Senti, volevamo chiederti se ti avrebbe fatto piacere iniziare la formazione in centrale, per poi essere inserita nel gruppo delle sostitute. A partire da ottobre, una cosa graduale."
Io ovviamente accetto, tutta contenta, senza sapere cosa mi aspettava.
Mercoledì, questo mercoledì.
"Senti, una collega ci lascia, ti avrebbe di entrare in centrale a tempo pieno?"
"Certo! Da quando?"
"Questo lunedì."
Morale: è da giovedì che praticamente vivo in centrale per essere in grado di gestirla.
Il lato positivo - oltre all'opportunità di crescita professionale - dovrebbe riflettersi anche nel tempo libero: i turni sono praticamente quelli ospedalieri (ergo abbiamo anche le notti), ma sono più gestibili rispetto a quelli della reperibilità.
Insomma, a parte questa settimana che mi ha distrutta, credo che dopo una settimana di rodaggio dovrei riuscire ad organizzarmi meglio di quanto fatto finora.
Avrete notato che sono sparita di nuovo, e sono qui per spiegare il motivo: è ormai da più di un anno che lavoro dell'ambito dell'urgenza sociale, un aspetto nuovo ed in evoluzione dell'assistenza sociale (per dirla breve, è il concetto dell'ambulanza applicato a situazioni di emergenza sociale). Sono stata, fin'ora, un operatrice dislocata sul territorio, ossia lavoro di reperibilità: turni molto lunghi, sarò sincera, in cui non sapevo mai se non sarebbe successo nulla o se invece sarei andata chissà dove.
Un lavoro di equipe immediata, a strettissima collaborazione col collega in centrale, che magari conosci solo come voce dall'altra parte del telefono, ma che in quel momento è l'altra metà della squadra.
Qualche settimana fa il cambiamento:
"Senti, volevamo chiederti se ti avrebbe fatto piacere iniziare la formazione in centrale, per poi essere inserita nel gruppo delle sostitute. A partire da ottobre, una cosa graduale."
Io ovviamente accetto, tutta contenta, senza sapere cosa mi aspettava.
Mercoledì, questo mercoledì.
"Senti, una collega ci lascia, ti avrebbe di entrare in centrale a tempo pieno?"
"Certo! Da quando?"
"Questo lunedì."
Morale: è da giovedì che praticamente vivo in centrale per essere in grado di gestirla.
Il lato positivo - oltre all'opportunità di crescita professionale - dovrebbe riflettersi anche nel tempo libero: i turni sono praticamente quelli ospedalieri (ergo abbiamo anche le notti), ma sono più gestibili rispetto a quelli della reperibilità.
Insomma, a parte questa settimana che mi ha distrutta, credo che dopo una settimana di rodaggio dovrei riuscire ad organizzarmi meglio di quanto fatto finora.
mercoledì 18 settembre 2019
Il cavaliere del lago
Il cavaliere del lago, di Giles Kristian.
Avevo un programma: volevo rileggere i miei retelling a tema Artù per dare un senso al tag e al menù dedicato che inserirò a breve.
Poi ne hanno tradotto uno, e che faccio: non gli do la precedenza?
Avevo un programma: volevo rileggere i miei retelling a tema Artù per dare un senso al tag e al menù dedicato che inserirò a breve.
Poi ne hanno tradotto uno, e che faccio: non gli do la precedenza?
mercoledì 11 settembre 2019
La grande caccia
La grande caccia, di Robert Jordan.
"Dai che forse ce la faccio a leggerli e recensirli tutti!"
Dissi al secondo su quattordici.
"Dai che forse ce la faccio a leggerli e recensirli tutti!"
Dissi al secondo su quattordici.
martedì 10 settembre 2019
Teaser Tuesday #235
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"E non fa quasi mai vera magia. A che serve essere una strega se non usi la magia? Perché non la usa per aiutare la gente?"
Tata la guardò attraverso il fumo della pipa.
"Perché sa quanto le verrebbe bene, penso" rispose. "Comunque, la conosco da una vita. Tutta la famiglia, conosco. Tutti i Weatherwax sono bravi con la magia, perfino i maschi. Hanno proprio una vena di magia. È una specie di maledizione. Insomma... secondo lei non si può aiutare la gente con la magia. Non nel modo giusto. Ed è vero."
"Allora a che serve... ?"
Tata picchiettò la pipa con un fiammifero.
"Mi sembra di ricordare che venne ad aiutarti quando hai avuto quei casi di peste nel tuo villaggio." disse. "Lavorò giorno e notte, mi ricordo. Non si è mai tirata indietro se c'era qualcuno da curare, anche se era, insomma, un po' melmoso. E quando il vecchio troll che vive sotto Monte Rotto venne a cercare aiuto perché la moglie stava male e tutti gli tiravano le pietro, ricordo che fu Esme ad andare con lui per far nascere il bambino. Aha... e quanto il vecchio Pollaio Hopkins tirò un sasso a Esme, poco dopo la sua stalla finì misteriosamente spianata durante la notte. Lei dice sempre che non si può aiutare la gente con la magia, ma con la pelle sì. Vuol dire facendo cose vere."
- Streghe all'estero, Terry Pratchett
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"E non fa quasi mai vera magia. A che serve essere una strega se non usi la magia? Perché non la usa per aiutare la gente?"
Tata la guardò attraverso il fumo della pipa.
"Perché sa quanto le verrebbe bene, penso" rispose. "Comunque, la conosco da una vita. Tutta la famiglia, conosco. Tutti i Weatherwax sono bravi con la magia, perfino i maschi. Hanno proprio una vena di magia. È una specie di maledizione. Insomma... secondo lei non si può aiutare la gente con la magia. Non nel modo giusto. Ed è vero."
"Allora a che serve... ?"
Tata picchiettò la pipa con un fiammifero.
"Mi sembra di ricordare che venne ad aiutarti quando hai avuto quei casi di peste nel tuo villaggio." disse. "Lavorò giorno e notte, mi ricordo. Non si è mai tirata indietro se c'era qualcuno da curare, anche se era, insomma, un po' melmoso. E quando il vecchio troll che vive sotto Monte Rotto venne a cercare aiuto perché la moglie stava male e tutti gli tiravano le pietro, ricordo che fu Esme ad andare con lui per far nascere il bambino. Aha... e quanto il vecchio Pollaio Hopkins tirò un sasso a Esme, poco dopo la sua stalla finì misteriosamente spianata durante la notte. Lei dice sempre che non si può aiutare la gente con la magia, ma con la pelle sì. Vuol dire facendo cose vere."
- Streghe all'estero, Terry Pratchett
lunedì 9 settembre 2019
Castelli d'Italia #226
Il castello di Quarate si trova vicino Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze. Il castello fu probabilmente costruito in epoca longobarda su una struttura militare romana pre-esistente, e le prime notizie ufficiali che lo riguardano risalgono al 1098; il castello deve il suo nome alla famiglia dei Quaratesi, che ne erano in possesso: in una descrizione del 1346, infatti, viene ricordato come facesse parte dei beni indivisi di tutti i rami della famiglia, che vi si rifugiava durante le ondate di peste.
Dal 1534 passò per le mani di altri proprietari.
A poca distanza si trova la cappella di San Michele Arcangelo, che fu parrocchia fino al XV secolo ed oggi è stata ristrutturata.
Dal 1534 passò per le mani di altri proprietari.
A poca distanza si trova la cappella di San Michele Arcangelo, che fu parrocchia fino al XV secolo ed oggi è stata ristrutturata.
venerdì 6 settembre 2019
In my mailbox #33
È meno drammatico di quello che sembra: c'è stato di mezzo il compleanno, il viaggio a Bruxelles e un ordine di libri usati fatto prima del(l'ennesimo) voto di smettere di comprare libri, ma arrivato dopo l'ultimo 'in my mailbox'.
Non dovrei, ma sono fiera di me. |
mercoledì 4 settembre 2019
Cinzia
Cinzia, di Leo Ortolani.
Qual è la rivincita migliore per un personaggio secondario, un love interest comic relief, se non avere una storia che non solo lo vede al centro di tutto, ma che è anche così completa da reggersi senza nessun rimando alla serie di cui sarebbe - tecnicamente - uno spin off?
Qual è la rivincita migliore per un personaggio secondario, un love interest comic relief, se non avere una storia che non solo lo vede al centro di tutto, ma che è anche così completa da reggersi senza nessun rimando alla serie di cui sarebbe - tecnicamente - uno spin off?
martedì 3 settembre 2019
Teaser Tuesday #234
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
La terra si divideva, bassa e ondulata, con delle foreste qua e là e delle praterie a dividerle, attraversate da più di un torrente.
A metà strada a Rand sembrò di vedere un'altra macchia bruciata. Tutto era pallido, i colori erano slavati. Nessuna traccia del lavoro dell'uomo, eccetto per il cilindro di pietra alle loro spalle. Il cielo era terso, non c'era il fumo dei camini, non c'erano uccelli, solo alcune nuvole e il pallido sole giallo.
Peggio di tutto, però, la terra sembrava distorcere lo sguardo. Ciò che era vicino sembrava a posto come pure quello che si trovava dritto di fronte a loro in lontananza. Ma ogni volta che Rand girava la testa, le cose che sembravano lontane, quando le vedeva con la coda dell'occhio, sembravano corrergli incontro, sembravano più vicine di quando le fissava dritto per dritto. Gli faceva venire le vertigini; anche i cavalli nitrivano nervosamente e roteavano gli occhi. Rand provò a muovere la testa lentamente; il movimento apparente di cose che invece avrebbero dovuto essere ferme era ancora lì, ma sembrava andare meglio.
"Il brano del tuo libro per caso parlava anche di questo?"
Loial scosse il capo, poi ingoiò forte come se stesse desiderando di averlo tenuto fermo. "Niente."
- La grande caccia, Robert Jordan
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
La terra si divideva, bassa e ondulata, con delle foreste qua e là e delle praterie a dividerle, attraversate da più di un torrente.
A metà strada a Rand sembrò di vedere un'altra macchia bruciata. Tutto era pallido, i colori erano slavati. Nessuna traccia del lavoro dell'uomo, eccetto per il cilindro di pietra alle loro spalle. Il cielo era terso, non c'era il fumo dei camini, non c'erano uccelli, solo alcune nuvole e il pallido sole giallo.
Peggio di tutto, però, la terra sembrava distorcere lo sguardo. Ciò che era vicino sembrava a posto come pure quello che si trovava dritto di fronte a loro in lontananza. Ma ogni volta che Rand girava la testa, le cose che sembravano lontane, quando le vedeva con la coda dell'occhio, sembravano corrergli incontro, sembravano più vicine di quando le fissava dritto per dritto. Gli faceva venire le vertigini; anche i cavalli nitrivano nervosamente e roteavano gli occhi. Rand provò a muovere la testa lentamente; il movimento apparente di cose che invece avrebbero dovuto essere ferme era ancora lì, ma sembrava andare meglio.
"Il brano del tuo libro per caso parlava anche di questo?"
Loial scosse il capo, poi ingoiò forte come se stesse desiderando di averlo tenuto fermo. "Niente."
- La grande caccia, Robert Jordan
lunedì 2 settembre 2019
Castelli d'Italia #225
Il castello di Brunico si trova nell'omonima città, in Trentino Alto Adige; le sue origini risalgono al 1251, quando fu fatto costruire dal principe vescovo di Bressanone Bruno von Kirchberg. Nel 1460 il vescovo di Bressanone vi si rifugiò a seguito di un conflitto con la badessa di Castel Badia, che gli aveva inimicato anche Sigismondo d'Austria, principe del Tirolo e che assediò il castello.
Il castello alloggiò spesso ospiti illustri: l'imperatore Massimiliano I d'Asburgo vi soggiornò per una settimana. Nel 1544 i figli dell'imperatore Ferdinando I vi vennero portati durante la peste. Nell'aprile del 1552 l'imperatore Carlo V vi si riposò dopo essere fuggito davanti al duca Maurizio I. Infine nel 1738 la granduchessa Maria Teresa, futura imperatrice, fece visita al castello.
Durante l'occupazione franco-bavarese, fra il 1805 e il 1812, il castello fu usato dai militari: con i cannoni posizionati sul castello e sul colle, i francesi fermarono l'assalto dei contadini in rivolta.
Il castello è visitabile.
Il castello alloggiò spesso ospiti illustri: l'imperatore Massimiliano I d'Asburgo vi soggiornò per una settimana. Nel 1544 i figli dell'imperatore Ferdinando I vi vennero portati durante la peste. Nell'aprile del 1552 l'imperatore Carlo V vi si riposò dopo essere fuggito davanti al duca Maurizio I. Infine nel 1738 la granduchessa Maria Teresa, futura imperatrice, fece visita al castello.
Durante l'occupazione franco-bavarese, fra il 1805 e il 1812, il castello fu usato dai militari: con i cannoni posizionati sul castello e sul colle, i francesi fermarono l'assalto dei contadini in rivolta.
Il castello è visitabile.
venerdì 30 agosto 2019
Baby rencensioni: Mio fratello rincorre i dinosauri - Caino
Si è parlato tanto e bene di Mio fratello rincorre i dinosauri, scritto dal giovanissimo Giacomo Mazzariol. Eppure la voglia di leggerlo per tanto tempo non sono riuscita a trovarla: per il recupero mi è servito un periodo strano, in cui desidero leggere ma niente della tbr mi attira e tutti i libri che ho comprato non mi sembrano giusti per me.
Passerà, ma fino a quel momento non serve a niente costringersi, piuttosto conviene sfruttare il vantaggio di far parte di una famiglia di lettori, tutti con gusti diversi.
Mio fratello rincorre i dinosauri è un libro piccino, che racchiude tanto, un po' come Giovanni, che non è il protagonista ma è come se lo fosse visto tutto ruoto attorno a lui. Giovanni è il più piccolo di quattro fratelli: ha due sorelle, un fratello, è amato come solo i più piccolini di una famiglia possono essere. E ha la sindrome di down.
Giacomo è il fratello di Giovanni, e in questo libro ci racconta la sua storia, quella di Giovanni, quella di loro due come fratelli. La sua confusione di bambino, a cui era stato detto che il fratellino era speciale, per poi rendersi conto che 'speciale' non voleva dire quello che pensava lui. E soprattutto l'adolescenza, quando inizia ad avere paura che quel fratellino diverso da tutti possa diventare fonte di vergogna, di emarginazione, al punto di non dire agli amici della sua esistenza. Di Giacomo Mazzariol ho apprezzato il non voler esagerare, il non voler sottolineare in modo stucchevole la dolcezza di Giovanni e la cattiveria del mondo esterno: si vede che Giacomo conosce suo fratello, e sa benissimo che basterà quello che è a conquistarci tutti.
In più, come già faceva Fabien Toulmé nel simile Non è te che aspettavo, ha il coraggio di mettersi in gioco mostrando come i sentimenti più negativi - alla fine dei conti - ad averli sono soprattutto i normodotati.
Una recensione striminzita per José Saramago, che se non l'avessi già fatto per Victor Hugo come minimo non l'avrei scritta perché siamo di fronte ad un autore monumentale che merita saggi scritti da persone di cultura, non le quattro righe di un'assistente sociale che ha smesso di studiare letteratura al liceo.
Eppure eccomi qui.
Saramago si conferma un autore che si fa amare nonostante tutto: resto dell'idea che il suo stile è la prova dell'esistenza del genio, che chiunque altro - senza quella scintilla in più - risulterebbe semplicemente impossibile. Lui no.
In questo piccolo volume leggiamo la storia di Caino, l'assassino di suo fratello, e il suo rapporto con Dio. Un Dio che qui è rappresentato come infantile e capriccioso, per certi versi più... sociopatico di una persona che ha ucciso il proprio fratello. Vediamo un paradosso, ossia il continuo dialogo, confronto, guerra dialettica?, tra una divinità incostante e implacabile e un uomo bene o male razionale. I pellegrinaggi di Caino sono estremamente particolari, perché non si limitano alla sfera geografica ma coinvolgono anche quella temporale: Caino viaggia nel tempo e nello spazio, finendo per divenire testimone ma anche elemento attivo di tutto l'antico testamento, osservandone le contraddizioni e le crudeltà, e per lui - che già del divino non aveva un'alta opinione - Dio diventa non tanto qualcosa in cui credere (in fin dei conti lui sa che esiste) ma un nemico da combattere.
Una lettura particolare, e davvero, davvero soddisfacente.
Passerà, ma fino a quel momento non serve a niente costringersi, piuttosto conviene sfruttare il vantaggio di far parte di una famiglia di lettori, tutti con gusti diversi.
Mio fratello rincorre i dinosauri è un libro piccino, che racchiude tanto, un po' come Giovanni, che non è il protagonista ma è come se lo fosse visto tutto ruoto attorno a lui. Giovanni è il più piccolo di quattro fratelli: ha due sorelle, un fratello, è amato come solo i più piccolini di una famiglia possono essere. E ha la sindrome di down.
Giacomo è il fratello di Giovanni, e in questo libro ci racconta la sua storia, quella di Giovanni, quella di loro due come fratelli. La sua confusione di bambino, a cui era stato detto che il fratellino era speciale, per poi rendersi conto che 'speciale' non voleva dire quello che pensava lui. E soprattutto l'adolescenza, quando inizia ad avere paura che quel fratellino diverso da tutti possa diventare fonte di vergogna, di emarginazione, al punto di non dire agli amici della sua esistenza. Di Giacomo Mazzariol ho apprezzato il non voler esagerare, il non voler sottolineare in modo stucchevole la dolcezza di Giovanni e la cattiveria del mondo esterno: si vede che Giacomo conosce suo fratello, e sa benissimo che basterà quello che è a conquistarci tutti.
In più, come già faceva Fabien Toulmé nel simile Non è te che aspettavo, ha il coraggio di mettersi in gioco mostrando come i sentimenti più negativi - alla fine dei conti - ad averli sono soprattutto i normodotati.
Una recensione striminzita per José Saramago, che se non l'avessi già fatto per Victor Hugo come minimo non l'avrei scritta perché siamo di fronte ad un autore monumentale che merita saggi scritti da persone di cultura, non le quattro righe di un'assistente sociale che ha smesso di studiare letteratura al liceo.
Eppure eccomi qui.
Saramago si conferma un autore che si fa amare nonostante tutto: resto dell'idea che il suo stile è la prova dell'esistenza del genio, che chiunque altro - senza quella scintilla in più - risulterebbe semplicemente impossibile. Lui no.
In questo piccolo volume leggiamo la storia di Caino, l'assassino di suo fratello, e il suo rapporto con Dio. Un Dio che qui è rappresentato come infantile e capriccioso, per certi versi più... sociopatico di una persona che ha ucciso il proprio fratello. Vediamo un paradosso, ossia il continuo dialogo, confronto, guerra dialettica?, tra una divinità incostante e implacabile e un uomo bene o male razionale. I pellegrinaggi di Caino sono estremamente particolari, perché non si limitano alla sfera geografica ma coinvolgono anche quella temporale: Caino viaggia nel tempo e nello spazio, finendo per divenire testimone ma anche elemento attivo di tutto l'antico testamento, osservandone le contraddizioni e le crudeltà, e per lui - che già del divino non aveva un'alta opinione - Dio diventa non tanto qualcosa in cui credere (in fin dei conti lui sa che esiste) ma un nemico da combattere.
Una lettura particolare, e davvero, davvero soddisfacente.
mercoledì 28 agosto 2019
L'occhio del mondo
L'occhio del mondo, di Robert Jordan.
Non ricordo quando l'ho comprato. Ricordo che ero a Bologna: mia madre e mia zia volevano fare non so che giro senza un'adolescente appresso e mi avevano mollata in una libreria con la promessa che ci avrei guadagnato un libro, e la certezza che dopo due ore non solo mi avrebbero ritrovata lì ma che mi sarebbe pure sembrato troppo presto per andare via.
E io scelsi questo, perché senza il supporto internet capitava di finire per caso in tunnel come 'serie di quattordici libri ancora in corso che andranno dalle 704 alle 1024 pagine l'uno, più autore morto tragicamente a tre volumi dal finale'.
Non ricordo quando l'ho comprato. Ricordo che ero a Bologna: mia madre e mia zia volevano fare non so che giro senza un'adolescente appresso e mi avevano mollata in una libreria con la promessa che ci avrei guadagnato un libro, e la certezza che dopo due ore non solo mi avrebbero ritrovata lì ma che mi sarebbe pure sembrato troppo presto per andare via.
E io scelsi questo, perché senza il supporto internet capitava di finire per caso in tunnel come 'serie di quattordici libri ancora in corso che andranno dalle 704 alle 1024 pagine l'uno, più autore morto tragicamente a tre volumi dal finale'.
martedì 27 agosto 2019
Teaser Tuesday #233
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"You're afraid of her," Enzo murmurs, intrigued. "Or perhaps you're afraid of your fascination with her."
Raffaele stays silent. No. Im'a afraid of your fascination with her.
Enzo's eyes soften. "You know I trust you. I always have. But getting rid of her would be a waste. Adelina has the potential to be very useful."
"She will be very useful," Raffaele agrees. The sapphire strands in his hair catch the light. He casts Enzo a sideways look. "If she'll obey to you."
"I will take back my throne soon," Enzo whispers. "And malfettos will no longer live in fear." Raffaele could feel the threat of fire emanating from Enzo's body. "Adelina has the potential to get us there, even if that potential lies whithin darkness. We've all seen what she can do. She has no reason to turn on us."
Raffaele hesitates. "Tread carefully, Reaper. We don't know the extent of her energy yet."
"Then train her. Let's see how she does. If your opinion of her remains, I'll get rid of her. But until then," he says, his eyes hardening, "she stays."
We are making a terrible mistake.
- The Young Elites, Marie Lu
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"You're afraid of her," Enzo murmurs, intrigued. "Or perhaps you're afraid of your fascination with her."
Raffaele stays silent. No. Im'a afraid of your fascination with her.
Enzo's eyes soften. "You know I trust you. I always have. But getting rid of her would be a waste. Adelina has the potential to be very useful."
"She will be very useful," Raffaele agrees. The sapphire strands in his hair catch the light. He casts Enzo a sideways look. "If she'll obey to you."
"I will take back my throne soon," Enzo whispers. "And malfettos will no longer live in fear." Raffaele could feel the threat of fire emanating from Enzo's body. "Adelina has the potential to get us there, even if that potential lies whithin darkness. We've all seen what she can do. She has no reason to turn on us."
Raffaele hesitates. "Tread carefully, Reaper. We don't know the extent of her energy yet."
"Then train her. Let's see how she does. If your opinion of her remains, I'll get rid of her. But until then," he says, his eyes hardening, "she stays."
We are making a terrible mistake.
- The Young Elites, Marie Lu
lunedì 26 agosto 2019
Castelli d'Italia #224
Il castello di Dolceacqua si trova in Liguria, in provincia di Imperia. Le sue origini risalgono al 1177, quando viene citato per la prima volta come proprietà dei conti di Ventimiglia. Nel 1270 fu acquistato da Oberto Doria, fondatore della dinastia che dominerà la repubblica di Genova.
Nel XIV secolo il castello si trovò al centro delle lotte tra le fazioni dei Guelfi e Ghibellini e subì due assedi (nel 1319 e nel 1329).
Nel 1526 un esponente della famiglia cedette al duca Carlo III del Ducato di Savoia i diritti feudali su Dolceacqua.
Nel 1942 il castello divenne proprietà del Comune.
venerdì 23 agosto 2019
Fruits Basket
Fruits Basket, di Natsuki Takaya.
Ci sono tante cose di cui sono stata fangirl prima ancora di sapere cosa volesse dire.
Fruits Basket non è una di quelle: ero una fangirl, e sapevo esattamente cosa voleva dire.
Ci sono tante cose di cui sono stata fangirl prima ancora di sapere cosa volesse dire.
Fruits Basket non è una di quelle: ero una fangirl, e sapevo esattamente cosa voleva dire.
mercoledì 21 agosto 2019
martedì 20 agosto 2019
Teaser Tuesday #232
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"Ruby, Nova, let's start staking out the exits," he said, turning to inspect the staircase that led up to the second floor. Though the stairs were carpeted, in places that carpet had been worn through nearly to the wood steps beneath. "The Librarian or the Detonator might be trying to escape right now."
"Escape?" came a wary, broguish voice. "Have I been witlessly drawn into a trap that must be escaped from?"
Adrian turned to see a man standing in the doorway to the reading room. He had a pointed white beard and scraggly white hair, he wore socks with holes in them and no shoes, his trousers and cardigan were wrinkled and baggy on his slim frame, and his skin was so pale it looked as though he had never met the sun.
Adrian stood strighter. "Are you the Librarian?"
"I am... a librarian."
"Are you Gene Cronin?"
The man peered at him, uncertainty making the corner of his lips twitch, as if he wasn't sure if he was supposed to smile or not. "My granddaughter said there were Renegades who wanted a word with me."
- Renegades, Marissa Meyer
"Escape?" came a wary, broguish voice. "Have I been witlessly drawn into a trap that must be escaped from?"
Adrian turned to see a man standing in the doorway to the reading room. He had a pointed white beard and scraggly white hair, he wore socks with holes in them and no shoes, his trousers and cardigan were wrinkled and baggy on his slim frame, and his skin was so pale it looked as though he had never met the sun.
Adrian stood strighter. "Are you the Librarian?"
"I am... a librarian."
"Are you Gene Cronin?"
The man peered at him, uncertainty making the corner of his lips twitch, as if he wasn't sure if he was supposed to smile or not. "My granddaughter said there were Renegades who wanted a word with me."
- Renegades, Marissa Meyer
lunedì 19 agosto 2019
Castelli d'Italia #223
La Rocca di Sant’Apollinare si trova in provincia di Perugia, nei pressi di Spina. È nata come fortezza e viene menzionata da Annibale Mariotti nelle Memorie storiche delle chiese della città di Perugia, dove viene detto che fu donata all’Abbazia di Farfa nel 1030. Nel 1060 fu ceduta al monastero di San Pietro in Perugia, che ne ebbe il possesso fino al 1892.
All’inizio del XVI secolo fu trasformata in cenobio, dove i monaci vi si trasferivano durante le epidemie. Nei primi anni del XVIII secolo la Rocca di Sant’Apollinare venne adibita alla conservazione della produzione agricola.
È visitabile su appuntamento.
All’inizio del XVI secolo fu trasformata in cenobio, dove i monaci vi si trasferivano durante le epidemie. Nei primi anni del XVIII secolo la Rocca di Sant’Apollinare venne adibita alla conservazione della produzione agricola.
È visitabile su appuntamento.
domenica 18 agosto 2019
Rientro
So che sono sparita all'improvviso, però c'è un buon motivo, e se mi seguite su instagram probabilmente l'avrete intuito: sono stata una settimana a Bruxelles. Il 'problema' è che il viaggio è stato deciso all'ultimo minuto e mi sono ritrovata con cinque giorni per farmi un'idea di cosa mi interessasse vedere - a parte l'amica d'infanzia che ci vive - e tipo due pomeriggi per procurarmi tutto quello che mi serviva.
Organizzazione, a me che sono una delle persone più disorganizzate del pianeta.
Insomma, sono tornata ieri sera, stanca ma soddisfatta: l'amica che dovrebbe lavorare in un'agenzia di viaggi ha preparato diciassette pagine di programma serratissimo (inclusi locali dove fare colazione, tempi di percorrenza tra una meta e l'altra e linee della metro o degli autubus necessari) che ci hanno permesso di vedere quasi tutta Bruxelles.
Quindi che dire? Bruxelles è una città splendida (anche se cara), con persone gentilissime: non fai in tempo a perderti che qualcuno viene a chiederti se hai bisogno di aiuto, e le auto si fermano per far passare i pedoni (!!!). Ci sono cose strane, tipo che la carta ricaricabile della metro probabilmente te la danno quando nasci dato che le macchinette non la fanno e non ci sono biglietterie con esseri umani per chiederla, o il tempo che è folle (a parte che fa freddissimo, cambia circa sedici volte al giorno) e si possono vedere persone con giacca a vento e sciarpa accanto a persone in canottiera e sandali, ma vale la pena visitarla almeno una volta. O due, per poter aggiungere anche qualche escursione a Gand ed Anversa, che ancora soffriamo per non esserci potute andare (siamo riuscite ad infilarci Bruges, che è il paese delle fiabe e rischi di essere investito ogni dieci secondi perché metà dei marciapiedi non sono rialzati e a una certa semplicemente diventa strada trafficabile).
Avrei fatto a meno del sabotaggio tecnico, ossia la valigia che si è rotta all'areoporto di partenza costringendoci ad una tappa a Primark, o la lampo della borsa che si è suicidata a metà settimana.
Ma ne è valsa la pena.
(niente foto perché la connessione non collabora: a settembre la cambio)
Organizzazione, a me che sono una delle persone più disorganizzate del pianeta.
Insomma, sono tornata ieri sera, stanca ma soddisfatta: l'amica che dovrebbe lavorare in un'agenzia di viaggi ha preparato diciassette pagine di programma serratissimo (inclusi locali dove fare colazione, tempi di percorrenza tra una meta e l'altra e linee della metro o degli autubus necessari) che ci hanno permesso di vedere quasi tutta Bruxelles.
Quindi che dire? Bruxelles è una città splendida (anche se cara), con persone gentilissime: non fai in tempo a perderti che qualcuno viene a chiederti se hai bisogno di aiuto, e le auto si fermano per far passare i pedoni (!!!). Ci sono cose strane, tipo che la carta ricaricabile della metro probabilmente te la danno quando nasci dato che le macchinette non la fanno e non ci sono biglietterie con esseri umani per chiederla, o il tempo che è folle (a parte che fa freddissimo, cambia circa sedici volte al giorno) e si possono vedere persone con giacca a vento e sciarpa accanto a persone in canottiera e sandali, ma vale la pena visitarla almeno una volta. O due, per poter aggiungere anche qualche escursione a Gand ed Anversa, che ancora soffriamo per non esserci potute andare (siamo riuscite ad infilarci Bruges, che è il paese delle fiabe e rischi di essere investito ogni dieci secondi perché metà dei marciapiedi non sono rialzati e a una certa semplicemente diventa strada trafficabile).
Avrei fatto a meno del sabotaggio tecnico, ossia la valigia che si è rotta all'areoporto di partenza costringendoci ad una tappa a Primark, o la lampo della borsa che si è suicidata a metà settimana.
Ma ne è valsa la pena.
(niente foto perché la connessione non collabora: a settembre la cambio)
venerdì 2 agosto 2019
Il tristo mietitore
Il tristo mietitore, di Terry Pratchett.
Mondo Disco è una certezza quando rischio di entrare nel blocco del lettore.
Mondo Disco è una certezza quando rischio di entrare nel blocco del lettore.
martedì 23 luglio 2019
Knights of the Zodiac - Saint Seiya
In effetti più che dai prossimi giorni direi da oggi, perché ho intenzione di inaugurare la rubrica "Facciamoci del male senza motivo" altrimenti detta "Ho guardato il remake targato Netflix di Saint Seiya".
venerdì 19 luglio 2019
Vinland Saga
Vinland Saga, di Makoto Yokimura.
Fanno un anime tratto da Vinland Saga! Direi che è il momento di rimettersi in pari con la lettura, non è che l'ho accantonato da tanto, e uscito soloOMIODIOÈDELDUEMILADIECI.
Fanno un anime tratto da Vinland Saga! Direi che è il momento di rimettersi in pari con la lettura, non è che l'ho accantonato da tanto, e uscito soloOMIODIOÈDELDUEMILADIECI.
mercoledì 17 luglio 2019
Fire and Blood
Fire and Blood, di George R.R. Martin.
Perché Martin fa di tutto piuttosto che concludere A Song of Ice and Fire.
Perché Martin fa di tutto piuttosto che concludere A Song of Ice and Fire.
martedì 16 luglio 2019
Teaser Tuesday #231
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
I lifted my chin. "Men of England - and some, I hope, of Wales!" A reassuring cheer arose from a small rear-guard. "I greet you all with a beating heart; one that has seldom beated under English skies but which holds them as dear as any denizen. And holds you dear, for all in this room are brothers, not in blood but in allegiance because we pursue a cause both honourable and just. That is, to rid our native land of an evil mind and a tyrannous usurper."
I was encouraged by some shouts of approval and continued more confidently. "In the past some of us have fought under opposing banners and may hark back to old enmities. But the present reality is worse than the dynastic struggles of the past, and we must vow to bring it to an end; to move forward to a future that is neither York nor Lancaster but both. If you will march behind my banner to establish a new order and the future peace of the realm, I will undertake to unite York and Lancaster to the satisfaction of all.
To that end I invite you to join me and my lords of Pembroke and Dorset at Christamstide in the great cathedral of Saint Pierre in Rennes to celebrate our new alliance. I ask that there you make your oath of loyalty not only to a common cause but also to me as one who, by his birth and blood, Almighty God has purposed to occupy the throne of England.
I in turn will swear a solemn oath to you that once I wear the crown, I will join my Lancastrian blood with that of York by marriying the Princess Elizabeth."
- The Tudor Crown, Joanna Hickson
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
I lifted my chin. "Men of England - and some, I hope, of Wales!" A reassuring cheer arose from a small rear-guard. "I greet you all with a beating heart; one that has seldom beated under English skies but which holds them as dear as any denizen. And holds you dear, for all in this room are brothers, not in blood but in allegiance because we pursue a cause both honourable and just. That is, to rid our native land of an evil mind and a tyrannous usurper."
I was encouraged by some shouts of approval and continued more confidently. "In the past some of us have fought under opposing banners and may hark back to old enmities. But the present reality is worse than the dynastic struggles of the past, and we must vow to bring it to an end; to move forward to a future that is neither York nor Lancaster but both. If you will march behind my banner to establish a new order and the future peace of the realm, I will undertake to unite York and Lancaster to the satisfaction of all.
To that end I invite you to join me and my lords of Pembroke and Dorset at Christamstide in the great cathedral of Saint Pierre in Rennes to celebrate our new alliance. I ask that there you make your oath of loyalty not only to a common cause but also to me as one who, by his birth and blood, Almighty God has purposed to occupy the throne of England.
I in turn will swear a solemn oath to you that once I wear the crown, I will join my Lancastrian blood with that of York by marriying the Princess Elizabeth."
- The Tudor Crown, Joanna Hickson
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