Dopo le imprese gastronomiche che sono state Natale e Santo Stefano è iniziata una piccola settimana di fuoco che mi ha tenuta lontana dal blog, ed ora mi trovo con i post (due) di fine anno ancora da scrivere.
Mi sa che la classifica del 2016 la posterò nel 2017.
A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
venerdì 30 dicembre 2016
sabato 24 dicembre 2016
Buon Natale!
Approfitto di due minuti liberi per fare a tutti gli auguri di buona vigilia e di buon Natale.
Vi auguro di passare una bellissima giornata, nella speranza di non ingrassare troppo e di ricevere tanti bei regali.
Vi auguro di passare una bellissima giornata, nella speranza di non ingrassare troppo e di ricevere tanti bei regali.
mercoledì 21 dicembre 2016
Rogue One - A Star Wars Story
Dopo aver visto il film vi posso dire una cosa: il sottotitolo, "una storia di Guerre Stellari", è azzeccatissimo: non un capitolo vero e proprio della saga, ma uno spin-off. Qualcosa che amplia l'universo narrativo ma senza scomodare troppi dei personaggi principali. Un film con meno hype rispetto ad Episodio VII, e un lavoro più facile visto che la trama è già scritta e come va a finire lo sappiamo da quando abbiamo visto Episodio IV.
Spoiler segnalati e un paio di cose che per me non sono spoiler.
Ma spoiler di brutto se non avete mai visto Guerre Stellari e pensate di iniziare con questo.
Spoiler segnalati e un paio di cose che per me non sono spoiler.
Ma spoiler di brutto se non avete mai visto Guerre Stellari e pensate di iniziare con questo.
martedì 20 dicembre 2016
Teaser Tuesday #154
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Eleanor rimase perfettamente immobile e guardò la porta. Non sapeva bene che fare, anche se era convinta di essere padrona di sé e nemmeno spaventata in modo insolito, non certo più spaventata di quanto si era aspettata di essere nei suoi sogni peggiori. Il freddo la turbava ancor più dei rumori; neanche la pesante vestaglia di Theodora riusciva a proteggerla dai ghirigori gelati come di dita che le si arrampicavano su per la schiena. L'unica cosa intelligente da fare, forse, era andare alla porta e aprirla; quello, forse, sarebbe stato in sintonia col concetto che aveva il professore della pura indagine scientifica. Eleanor sapeva che se anche i piedi l'avessero portata fino alla porta, la sua mano non si sarebbe sollevata verso il pomello; in tono imparziale, remoto, si disse che nessuna mano avrebbe toccato quel pomello; non è per questo che sono fatte le mani, si disse.
- L'incubo di Hill House, Shirley Jackson
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Eleanor rimase perfettamente immobile e guardò la porta. Non sapeva bene che fare, anche se era convinta di essere padrona di sé e nemmeno spaventata in modo insolito, non certo più spaventata di quanto si era aspettata di essere nei suoi sogni peggiori. Il freddo la turbava ancor più dei rumori; neanche la pesante vestaglia di Theodora riusciva a proteggerla dai ghirigori gelati come di dita che le si arrampicavano su per la schiena. L'unica cosa intelligente da fare, forse, era andare alla porta e aprirla; quello, forse, sarebbe stato in sintonia col concetto che aveva il professore della pura indagine scientifica. Eleanor sapeva che se anche i piedi l'avessero portata fino alla porta, la sua mano non si sarebbe sollevata verso il pomello; in tono imparziale, remoto, si disse che nessuna mano avrebbe toccato quel pomello; non è per questo che sono fatte le mani, si disse.
- L'incubo di Hill House, Shirley Jackson
venerdì 16 dicembre 2016
Star Wars - Headcanon infantili completamente errati
Grazie a Rogue One il mio lato fangirl è emerso dall'abisso come con Il Risveglio della Forza. E come allora sto lottando per non inondarvi con un milione di post a tema.
Quindi vi beccate i ricordi d'infanzia.
Quindi vi beccate i ricordi d'infanzia.
giovedì 15 dicembre 2016
Gilmore Girls - A Year in the Life
Il revival di Gimore Girls è arrivato già da un po', e dopo la visione e qualche tempo per mettere in chiaro le idee è il momento di condividere con il mondo cosa ne penso.
Spoiler.
Spoiler.
martedì 13 dicembre 2016
Teaser Tuesday #153
Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"He looks just like you. Just like you."
Many of the knights around the table nodded in agreement, and Arthur told them he was Lancelot's son. They seemed to accept that, unwilling to count out years on their fingers. I did not like all the talk of sons and children, did not like to hear the words. I could, besides, feel Arthur looking at me, any time those words were said, as though he were afraid I might be upset. It only made it worse. When Galahad spoke to confirm Arthur's words, and introduce himself to them, Kay caught me with his eyes, and his look was unreadable. I felt as though he was taking the measure of me, somehow. I did not know what he could be looking for.
It was decided that three weeks would be given for knights to decide whether they would take up the quest for the Grail, and we would feast again in three weeks' tome, and those who pledged themself to the quest would go.
That night, as I was falling asleep, Arthur sudendly spoke.
"There are times when I wish I was not the king." I murmured in sympathy, drifting on the edge of sleep. "I can't turn away this quest, but I don't want to lose my best knight to it. They won't all come back alive, probably not even most of them. And, I will never see the Grail, won't be healed of any of my sins."
He was silent for a long time, and I wondered if he had fallen back asleep, but then he said very softly.
"I have killed so many men."
- Guinevere: a medioeval romance, Lavinia Collins
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
"He looks just like you. Just like you."
Many of the knights around the table nodded in agreement, and Arthur told them he was Lancelot's son. They seemed to accept that, unwilling to count out years on their fingers. I did not like all the talk of sons and children, did not like to hear the words. I could, besides, feel Arthur looking at me, any time those words were said, as though he were afraid I might be upset. It only made it worse. When Galahad spoke to confirm Arthur's words, and introduce himself to them, Kay caught me with his eyes, and his look was unreadable. I felt as though he was taking the measure of me, somehow. I did not know what he could be looking for.
It was decided that three weeks would be given for knights to decide whether they would take up the quest for the Grail, and we would feast again in three weeks' tome, and those who pledged themself to the quest would go.
That night, as I was falling asleep, Arthur sudendly spoke.
"There are times when I wish I was not the king." I murmured in sympathy, drifting on the edge of sleep. "I can't turn away this quest, but I don't want to lose my best knight to it. They won't all come back alive, probably not even most of them. And, I will never see the Grail, won't be healed of any of my sins."
He was silent for a long time, and I wondered if he had fallen back asleep, but then he said very softly.
"I have killed so many men."
- Guinevere: a medioeval romance, Lavinia Collins
lunedì 12 dicembre 2016
Castelli d'Italia #152
Castel Valer è un castello medioevale che si trova in Trentino, a Tassullo. Le prime notizie sulla sua esistenza risalgono al 1211: era di proprietà dei conti di Appiano e, con ogni probabilità, fungeva da guardia militare.
In seguito divenne proprietà prima dei conti di Tirolo, e in seguito della famiglia Coredo. Nel 1368 passò agli Sporo, a cui appartiene tutt'ora: in quanto proprietà privata il castello non è visitabile, se non per occasioni o eventi particolari.
Il castello conta oltre cento stanze, e la sua torre è considerata la più alta della provincia di Trento.
sabato 10 dicembre 2016
Akatsuki no Yona #35 e#36
giovedì 8 dicembre 2016
Argentlam
Argentlam: Volume 1 - La Spada di Luce, La Lancia della Vittoria, di Alessia Mainardi.
Questo libro ce l'ho in casa da più di un anno ma per qualche motivo ho sempre finito per rimandarne la lettura. Poi mi sono decisa a prenderlo in mano, e una volta finito ho provato due sensazioni contrastanti: il classico "ma perchè non l'ho letto prima" seguito da "meno male che mancano tre giorni a Lucca Comics e posso mandare l'inviata speciale a prendermi il secondo volume" (che non ho ancora letto perchè sono io, ma contano anche le intezioni).
Stranamente niente spoiler.
Questo libro ce l'ho in casa da più di un anno ma per qualche motivo ho sempre finito per rimandarne la lettura. Poi mi sono decisa a prenderlo in mano, e una volta finito ho provato due sensazioni contrastanti: il classico "ma perchè non l'ho letto prima" seguito da "meno male che mancano tre giorni a Lucca Comics e posso mandare l'inviata speciale a prendermi il secondo volume" (che non ho ancora letto perchè sono io, ma contano anche le intezioni).
Stranamente niente spoiler.
martedì 6 dicembre 2016
Teaser Tuesday #152
Torna, dopo mesi di assenza, la rubrica Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
L'ingegnere fece per dire qualcosa, poi lasciò cadere la scatola con i componenti, si cinse lo stomaco con le braccia e si piegò sulle ginocchia con un gracidio rauco. Sartoris si rese conto che quell''uomo stava vomitando, stringendosi nelle spalle con dei grandi spasmi involontari. Blandings e le altre guardie si tennero a distanza, borbottando per la sorpresa e per il disgusto, ma il condotto era piuttosto stretto e ben presto si sentì anche una forte puzza.
"Mi dispiace", disse Greely, pulendosi la bocca. "Quella mensa è tremenda, io... "
"Sta fermo". Sartoris alzò le mano. "Ti pulirai quando saremo tornati alla nave".
"Sto bene, ho solo... ". L'ingegnere deglutì e trasse un respiro profondo. Lacrimava dagli occhi e dal naso, e Sartoris poteva sentirlo rabbrividire ad ogni respiro. Dietro di lui, Austin aveva ripreso a tossire.
"Capitano". Blandings parlava sottovoce, guardando nella direzione da cui erano arrivati. "Non crede che potesse esserci qualcosa... "
"Le nostre analisi hanno escluso qualsiasi contaminazione", replicò Sartoris, un po' troppo velocemente per i suoi gusti. "Non è vero, Greely?"
Greely assentì debolmente, provò a rispondere ma poi lasciò perdere. La sua carnagione aveva assunto un pallore verdastro e luccicava di un oleoso e sottile strato di sudore. Qualche attimo dopo, crollò in gincchio accanto alla scatola di componenti elettronici e chinò il capo quasi fino a toccare il pavimento con la fronte.
Vesek e Blandings cominciarono a tossire prima ancora di raggiungere la nave.
- Star Wars: Contagio Mortale, Joe Schreiber
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
L'ingegnere fece per dire qualcosa, poi lasciò cadere la scatola con i componenti, si cinse lo stomaco con le braccia e si piegò sulle ginocchia con un gracidio rauco. Sartoris si rese conto che quell''uomo stava vomitando, stringendosi nelle spalle con dei grandi spasmi involontari. Blandings e le altre guardie si tennero a distanza, borbottando per la sorpresa e per il disgusto, ma il condotto era piuttosto stretto e ben presto si sentì anche una forte puzza.
"Mi dispiace", disse Greely, pulendosi la bocca. "Quella mensa è tremenda, io... "
"Sta fermo". Sartoris alzò le mano. "Ti pulirai quando saremo tornati alla nave".
"Sto bene, ho solo... ". L'ingegnere deglutì e trasse un respiro profondo. Lacrimava dagli occhi e dal naso, e Sartoris poteva sentirlo rabbrividire ad ogni respiro. Dietro di lui, Austin aveva ripreso a tossire.
"Capitano". Blandings parlava sottovoce, guardando nella direzione da cui erano arrivati. "Non crede che potesse esserci qualcosa... "
"Le nostre analisi hanno escluso qualsiasi contaminazione", replicò Sartoris, un po' troppo velocemente per i suoi gusti. "Non è vero, Greely?"
Greely assentì debolmente, provò a rispondere ma poi lasciò perdere. La sua carnagione aveva assunto un pallore verdastro e luccicava di un oleoso e sottile strato di sudore. Qualche attimo dopo, crollò in gincchio accanto alla scatola di componenti elettronici e chinò il capo quasi fino a toccare il pavimento con la fronte.
Vesek e Blandings cominciarono a tossire prima ancora di raggiungere la nave.
- Star Wars: Contagio Mortale, Joe Schreiber
lunedì 5 dicembre 2016
Castelli d'Italia #151
Castel Kaldiff si trova vicino ad Egna, in Trentino Alto Adige: si tratta delle rovine di un castello costruito nel XII secolo. Fu più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, e le modifiche più importanti avvennero nel XV secolo per volere degli Enn, che ne detenevano la proprietà (secondo la tradizione furono loro a farlo costruire, ma non ve ne è alcuna prova). Ad ogni modo nel 1524 fu ceduto alla famiglia Payr di Altenburg, e nel 1798 divenne proprietà dei Panzoldi e trent'anni dopo passò ai von Gasteiger, ma nel fratempo era caduto in rovina e solo negli anni settanta dei lavori di risanamento consentirono di rallentare il decadimento delle mura.
venerdì 2 dicembre 2016
In my mailbox #20
A mia discolpa posso solo dire che è stato un periodo difficile, in cui l'impegno non ha dato i risultati sperati e che per sfogare la frustrazione ho ceduto allo shopping.
E siccome avevo bisogno della gioia di un pacco da scartare, mi sono lanciata sui cartacei.
E siccome avevo bisogno della gioia di un pacco da scartare, mi sono lanciata sui cartacei.
A volte ci vuole (ma la libreria non è d'accordo) |
mercoledì 30 novembre 2016
Comics Experience #14: Thor 162
Non è un miraggio, è veramente un nuovo recap delle incredibili avventure di Thor e famiglia. Anche perchè sta diventando imbarazzante essere in pari coi fumetti comprati e indietro di quattro anni con quelli letti.
giovedì 24 novembre 2016
The Winner's Curse
The Winner's Curse, di Marie Rutkoski.
Ci sono libri che mi mettono un po' in crisi: non mi sono piaciuti, però ne riconosco i pregi. O meglio: ho letto talmente tante cialtronerie insalvabili che quando mi trovo di fronte a qualcosa che una briciola di potenziale ce l'avrebbe pure non credo si meriti la camminata della vergogna, ma neanche posso considerarlo sufficienti.
Eccomi quindi alle prese con il primo volume di una trilogia YA che cerca di prendere le distanze dai cliché del suo genere e di proporre qualcosa di orignale.
Ci sono libri che mi mettono un po' in crisi: non mi sono piaciuti, però ne riconosco i pregi. O meglio: ho letto talmente tante cialtronerie insalvabili che quando mi trovo di fronte a qualcosa che una briciola di potenziale ce l'avrebbe pure non credo si meriti la camminata della vergogna, ma neanche posso considerarlo sufficienti.
Eccomi quindi alle prese con il primo volume di una trilogia YA che cerca di prendere le distanze dai cliché del suo genere e di proporre qualcosa di orignale.
martedì 1 novembre 2016
Le grotte nelle montagne
Le grotte nelle montagne, di Mary Stewart.
Secondo volume per la serie di Mary Stewart, che soffre un po' della sindrome del libro di mezzo. Ma siccome l'autrice è brava la cosa passa quasi inosservata.
Secondo volume per la serie di Mary Stewart, che soffre un po' della sindrome del libro di mezzo. Ma siccome l'autrice è brava la cosa passa quasi inosservata.
giovedì 27 ottobre 2016
Humans
Mentre il mondo tesse le lodi di Westworld, serie targata HBO che - tra le varie - esplora il confine tra umani e macchine e porta lo spettatore a chiedersi quale sia la natura dell'umanità, io ho recuperato Humans, una serie fantascientifica inglese uscita nel 2015 (già remake di una serie svedese).
Più seriamente: Westworld è una serie impegnativa, e in questo periodo non ho la testa. Humans è una bella serie ma tra gli episodi che durano meno e un cast dalle dimensioni più ridotte, sono riuscita a seguirla senza sentirmi stanca una volta finita una puntata.
Ma di che parla? Siamo a Londra, in un mondo che è esattamente come il nostro tranne che per una cosa: i Synth, sofisticati androidi dall'aspetto umano che vengono impiegati come aiuti domestici o come operai di bassissimo livello.
La storia comincia quando il matrimonio di Joe e Laura Hawkins entra in un periodo di crisi: con tre figli (di cui due adolescenti) a cui badare l'uomo ritiene che un sostegno domestico li aiuterà a sfruttare al meglio il tempo che passano insieme e decide di acquistare Anita, senza sapere che si porterà a casa un sacco di complicazioni non previste perchè è presto chiaro che Anita non esattamente come tutti gli altri.
Ora, personalmente credo che la serie mi sarebbe piaciuta anche se si fosse "limitata" a parlare dell'impatto che i Synth hanno nella società, con dinamiche familiari e personali che cambiano perchè le persone tendono a proiettare sui Synth i loro sentimenti "umanizzandoli", e come il mercato del lavoro e le prospettive dei giovani siano ormai imprevedibili (Mattie, la figlia maggiore degli Hawkins, dice che se anche passasse anni a studiare medicina creerebbero un Synth in grado di imparare tutto in sette secondi, e un suo amico è privo di ogni motivazione perchè non è portato in niente che non possa fare anche un robot), ma si va oltre: in una narrazione simile è quasi impossibile non affrontare il discorso dell'autocoscienza, e quindi abbiamo Leo, un giovane che fa parte di una "famiglia" costituita interamente da Synth senzienti, braccati da chiunque sappia della loro esistenza perchè - ovviamente - ritenuti pericolosissimi. Una cosa interessante, però, è come l'autocoscienza di questi robot sia conseguenza di uno specifico programma: provano sì sentimenti, ma "solo" perchè sono stati creati per provarli e non per un'evoluzione dell'intelligenza artificiale.
La serie è breve, otto episodi, ma riesce a portare avanti in modo esaustivo tutte le sottotrame avvalendosi sia di buoni dialoghi che di ottimi personaggi (per non parlare del cast). Se non si fosse capito, vi consiglio il recupero: si trova anche doppiata in italiano, ed è una di quelle con un buon doppiaggio. In più non si conclude con un cliffhanger allucinante: la seconda serie inizierà tra pochi giorni, ma la prima ha un finale che regge abbastanza bene anche da solo.
Più seriamente: Westworld è una serie impegnativa, e in questo periodo non ho la testa. Humans è una bella serie ma tra gli episodi che durano meno e un cast dalle dimensioni più ridotte, sono riuscita a seguirla senza sentirmi stanca una volta finita una puntata.
Ma di che parla? Siamo a Londra, in un mondo che è esattamente come il nostro tranne che per una cosa: i Synth, sofisticati androidi dall'aspetto umano che vengono impiegati come aiuti domestici o come operai di bassissimo livello.
La storia comincia quando il matrimonio di Joe e Laura Hawkins entra in un periodo di crisi: con tre figli (di cui due adolescenti) a cui badare l'uomo ritiene che un sostegno domestico li aiuterà a sfruttare al meglio il tempo che passano insieme e decide di acquistare Anita, senza sapere che si porterà a casa un sacco di complicazioni non previste perchè è presto chiaro che Anita non esattamente come tutti gli altri.
Ora, personalmente credo che la serie mi sarebbe piaciuta anche se si fosse "limitata" a parlare dell'impatto che i Synth hanno nella società, con dinamiche familiari e personali che cambiano perchè le persone tendono a proiettare sui Synth i loro sentimenti "umanizzandoli", e come il mercato del lavoro e le prospettive dei giovani siano ormai imprevedibili (Mattie, la figlia maggiore degli Hawkins, dice che se anche passasse anni a studiare medicina creerebbero un Synth in grado di imparare tutto in sette secondi, e un suo amico è privo di ogni motivazione perchè non è portato in niente che non possa fare anche un robot), ma si va oltre: in una narrazione simile è quasi impossibile non affrontare il discorso dell'autocoscienza, e quindi abbiamo Leo, un giovane che fa parte di una "famiglia" costituita interamente da Synth senzienti, braccati da chiunque sappia della loro esistenza perchè - ovviamente - ritenuti pericolosissimi. Una cosa interessante, però, è come l'autocoscienza di questi robot sia conseguenza di uno specifico programma: provano sì sentimenti, ma "solo" perchè sono stati creati per provarli e non per un'evoluzione dell'intelligenza artificiale.
martedì 25 ottobre 2016
La Guerra delle Rose - Stormbird
lunedì 24 ottobre 2016
Castelli d'Italia #150
Il castello di Oria si trova in Puglia, in provincia di Brindisi. Per via della sua posizione strategica si suppone fosse già esistente durante l'altomedioevo, anche se non ce ne sono prove, così come viene dato per scontato che nel XI secolo ci fosse qualche costruzione di difesa contro i normanni (sostanzialmente è sempre stato lì).
Il castello venne modificato nell'aspetto tra il 1225 e il 1233 da Federico II, probabilmente per implementarne il lato "domestico", visto che a seguito del suo matrimonio vi alloggiarono molti ospiti d'onore. In seguito furono apportate altre modifiche, le ultime tra Ottocento e Novecento, dopo che venne devastato da un ciclone nel 1897.
Il castello venne modificato nell'aspetto tra il 1225 e il 1233 da Federico II, probabilmente per implementarne il lato "domestico", visto che a seguito del suo matrimonio vi alloggiarono molti ospiti d'onore. In seguito furono apportate altre modifiche, le ultime tra Ottocento e Novecento, dopo che venne devastato da un ciclone nel 1897.
mercoledì 19 ottobre 2016
Medici: Masters of Florence
Dopo una piccola latitanza dovuta ad influenza perchè mai una gioia, eccomi qua a commentare i primi due episodi di una serie che aspettavo da quando dissero "Sapete che Richard Madden è a Montepulciano per girare una serie sui Medici?" (triste aneddoto: ho visitato Montepulciano tipo una settimana prima che iniziassero le riprese). Il mio entusiasmo è calato quando ho scoperto che sarebbe stato un prodotto principalmente italiano, salito cautamente quando hanno sottolineato tantissimo il "co-produzione internazionale", confuso quando la parola fiction è stata usata un po' troppo spesso rispetto a telefilm.
Insomma, l'ho atteso con trepidazione ma il mio stato d'animo era riassumibile con "Ti prego non fare schifo, ti prego non fare schifo, ti prego non fare schifo" e via così.
Adesso cercherò di fare la persona seria: dico subito che - a livello di valori di produzione - non siamo ai livelli dei period drama internazionali. Rome, Outlander, The Tudors e anche The Borgias... si vede che lì c'era un budget molto più ampio a disposizione. Inoltre, e mi spiace ammetterlo, anche a livello di regia siamo qualche gradino sotto: laddove all'estero le serie hanno ormai una qualità sempre più vicina a quella del cinema, da noi... non proprio (da noi sembra che anche il cinema abbia dei problemi ad essere all'altezza del cinema). Ma di buono c'è che ci hanno provato: non mi è sembrata tanto la faciloneria fastidiosa de L'Allieva quanto un primo passo potenzialmente importante per la tv in chiaro. Un dai che forse possiamo farcela anche noi a fare roba bellina fuori dai canali a pagamento.
Detto questo, a me i primi due episodi son piaciuti. La serie ha per protagonista Cosimo de' Medici, che lo seguiamo in due filoni temporali: uno è nel "presente", dove lo vediamo adulto, freddo e manipolatore, intento ad esercitare quel potere sottile che non viene sbandierato in faccia agli altri ma usato per muoverli. Il secondo è ambientato vent'anni prima, con Cosimo ancora ragazzo, ingenuo col sogno di fare l'artista, mentre la natura dell'uomo politico che emerge quasi a tradimento.
È interessante perchè da un lato vediamo il protagonista muoversi in mezzo agli intrighi, e dall'altro vediamo come è diventato così.
I personaggi di contorno sono interessanti: su tutti ho apprezzato Contessina (la moglie di Cosimo), ma ci sono state comparsate tanto gradite quanto a sorpresa come Donatello (dichiaratamente gay in prima serata sulla Rai!) e l'arrivo di Brunelleschi che c'era la gente che ha esultato come neanche un gol ai mondiali.
In effetti questa volta mi sono divertita a seguire la prima anche sui social, ed è stato glorioso vedere che in Italia twitter è esploso sull'architettura, con Cupola Autoportante tra i trend e la nascita immediata di meme.
Certo, ci sono delle stupidate infinite, tipo che per avvelenare uno avvelenano l'uva prima che la colga quindi... hanno avvelenato tutta la vigna? Why? E io mi immaginavo l'assassino a ramare veleno durante la notte. Oppure Cosimo e Contessina che sono i Lagerta della situazione perchè non li hanno invecchiati per niente e di base son coetanei o quasi di figlio e nuora.
Ma nell'insieme è stata una visione gradevole, che ha donato quel momento profondamente meta in cui David Bradley interpretava il padre di Contessina, quindi c'è stato di nuovo Robb Stark fidanzato con una figlia di Walder Frey e secondo me l'hanno fatto apposta.
Per cui incrociamo le dita, perchè per essere promosso deve rimanere come minimo su questo livello fino all'ultimo episodio.
Angolo fangirlante a caso: ma quanto è bello che per una volta non siamo noi a dover cercare lo streaming, aspettare i sub, nascondersi dagli spoiler a tempo indeterminato? #almenounagioia
Insomma, l'ho atteso con trepidazione ma il mio stato d'animo era riassumibile con "Ti prego non fare schifo, ti prego non fare schifo, ti prego non fare schifo" e via così.
Adesso cercherò di fare la persona seria: dico subito che - a livello di valori di produzione - non siamo ai livelli dei period drama internazionali. Rome, Outlander, The Tudors e anche The Borgias... si vede che lì c'era un budget molto più ampio a disposizione. Inoltre, e mi spiace ammetterlo, anche a livello di regia siamo qualche gradino sotto: laddove all'estero le serie hanno ormai una qualità sempre più vicina a quella del cinema, da noi... non proprio (da noi sembra che anche il cinema abbia dei problemi ad essere all'altezza del cinema). Ma di buono c'è che ci hanno provato: non mi è sembrata tanto la faciloneria fastidiosa de L'Allieva quanto un primo passo potenzialmente importante per la tv in chiaro. Un dai che forse possiamo farcela anche noi a fare roba bellina fuori dai canali a pagamento.
Detto questo, a me i primi due episodi son piaciuti. La serie ha per protagonista Cosimo de' Medici, che lo seguiamo in due filoni temporali: uno è nel "presente", dove lo vediamo adulto, freddo e manipolatore, intento ad esercitare quel potere sottile che non viene sbandierato in faccia agli altri ma usato per muoverli. Il secondo è ambientato vent'anni prima, con Cosimo ancora ragazzo, ingenuo col sogno di fare l'artista, mentre la natura dell'uomo politico che emerge quasi a tradimento.
È interessante perchè da un lato vediamo il protagonista muoversi in mezzo agli intrighi, e dall'altro vediamo come è diventato così.
I personaggi di contorno sono interessanti: su tutti ho apprezzato Contessina (la moglie di Cosimo), ma ci sono state comparsate tanto gradite quanto a sorpresa come Donatello (dichiaratamente gay in prima serata sulla Rai!) e l'arrivo di Brunelleschi che c'era la gente che ha esultato come neanche un gol ai mondiali.
In effetti questa volta mi sono divertita a seguire la prima anche sui social, ed è stato glorioso vedere che in Italia twitter è esploso sull'architettura, con Cupola Autoportante tra i trend e la nascita immediata di meme.
La perfezione |
Ma nell'insieme è stata una visione gradevole, che ha donato quel momento profondamente meta in cui David Bradley interpretava il padre di Contessina, quindi c'è stato di nuovo Robb Stark fidanzato con una figlia di Walder Frey e secondo me l'hanno fatto apposta.
Per cui incrociamo le dita, perchè per essere promosso deve rimanere come minimo su questo livello fino all'ultimo episodio.
Angolo fangirlante a caso: ma quanto è bello che per una volta non siamo noi a dover cercare lo streaming, aspettare i sub, nascondersi dagli spoiler a tempo indeterminato? #almenounagioia
sabato 15 ottobre 2016
Akatsuki no Yona #33 e #34
martedì 11 ottobre 2016
Hataraku Maou-Sama!
Ci sono un sacco di anime usciti quest'anno che mi piacerebbe guardare, quindi ne sto recuperando uno del 2013, trovato per caso, che offre il giusto mix di azione, momenti intropettivi (= io parto per la tangente con feels a caso) e divertimento dato da premessa assurda.
lunedì 10 ottobre 2016
Castelli d'Italia #149
Il castello di Padernello è una roccaforte risalente al XV secolo, situata in provincia di Brescia. Fu edificato per volere della famiglia Martinengo, che ne mantenne la proprietà fino al 1834, anno in cui la famiglia si estinse per mancanza di eredi maschi. Per questo motivo, bizzarramente, il castello iniziò a passare di proprietà "in ritardo" rispetto a molti altri.
L'ultimo propritario ad abitare effettivamente nel maniero fu Filippo Molin Ugoni: dopo la sua morte (nel 1965) il castello venne sostanzialmente abbandonato ed in seguito acquistato dal Comune di Borgo San Giacomo nel 2005.
Il castello è visitabile ed ospita vari eventi culturali.
L'ultimo propritario ad abitare effettivamente nel maniero fu Filippo Molin Ugoni: dopo la sua morte (nel 1965) il castello venne sostanzialmente abbandonato ed in seguito acquistato dal Comune di Borgo San Giacomo nel 2005.
Il castello è visitabile ed ospita vari eventi culturali.
giovedì 6 ottobre 2016
Idee confuse
Non è un post vero e proprio, ma solo la condivisione di una cosa che ho trovato oggi alla Feltrinelli.
In realtà, visto che era un'unica copia, una parte di me pensa che sia uno scherzo di qualcuno... ma in ogni caso tutti meritano di vedere.
In realtà, visto che era un'unica copia, una parte di me pensa che sia uno scherzo di qualcuno... ma in ogni caso tutti meritano di vedere.
martedì 4 ottobre 2016
Albion - Il Principe Spezzato
Albion - Il Principe Spezzato, di Bianca Marconero.
Seconda novella per Albion, stavolta tra il secondo libro è il terzo. Ed è il momento di guardare indietro.
Spoiler.
Seconda novella per Albion, stavolta tra il secondo libro è il terzo. Ed è il momento di guardare indietro.
Spoiler.
lunedì 3 ottobre 2016
Castelli d'Italia #148
Il castello di Lerici si trova nell'omonima città, in Liguria. Pare che inizialmente si trattasse di una torre di avvistamento attorno a cui si sviluppò il borgo.
Nel corso degli anni il castello fu spesso conteso da Genova e Pisa: conobbe un primo dominio genovese dal 1152 al 1241, finchè i Pisani sconfissero Genova e Lerici passò sotto il loro controllo. Lì rimase fino al 1256: durante quegli anni i pisani costruirono il castello vero e proprio e ampliarono il borgo, ma nel '54 persero una battaglia con Genova e gli fu ordinato di restituire Lerici (in quindici giorni, ma l'ordine fu attuato solo nel 1256). Il secondo periodo genovese durò fino al 1396, anni in cui fu ampliato, dato alle fiamme due volte ma mai espugnato. In seguito ci furono altri proprietari, tra cui gli Aragona e Firenze.
Il castello di Lerici, che nei secoli è stato utilizzato in ogni modo possibile (prigione, magazzino, armeria... ) è oggi visitabile e ospita un museo geopaleontologico.
Nel corso degli anni il castello fu spesso conteso da Genova e Pisa: conobbe un primo dominio genovese dal 1152 al 1241, finchè i Pisani sconfissero Genova e Lerici passò sotto il loro controllo. Lì rimase fino al 1256: durante quegli anni i pisani costruirono il castello vero e proprio e ampliarono il borgo, ma nel '54 persero una battaglia con Genova e gli fu ordinato di restituire Lerici (in quindici giorni, ma l'ordine fu attuato solo nel 1256). Il secondo periodo genovese durò fino al 1396, anni in cui fu ampliato, dato alle fiamme due volte ma mai espugnato. In seguito ci furono altri proprietari, tra cui gli Aragona e Firenze.
Il castello di Lerici, che nei secoli è stato utilizzato in ogni modo possibile (prigione, magazzino, armeria... ) è oggi visitabile e ospita un museo geopaleontologico.
sabato 1 ottobre 2016
Aftermath
Da persona artisticamente masochista, che quasi si commuove quanto vede un trailer della Asylum (ditemi che non sono meravigliosi: sembra che scelgano le trame con un generatore casuale), mentre guardavo Aftermath non potevo avere una reazione normale (riassumibile in "Cos'è questa merda"). Sono rimasta lì a guardarmelo tutto, incredula perchè qui non sono ammesse mezze misure: o diventa la mia serie guilty pleasure preferita EVER, o è il più grosso spreco di tempo di tutte le vite perchè una non basta.
Se volete un commento serio, me la sbrigo un due righe: i personaggi sono odiosi (desiderete la loro morte nel momento in cui apriranno bocca), la trama è una sequenza di cose a caso, nessuno reagisce in modo vagamente credibile e gli attori recitano così male che quando ce n'è uno che azzecca qualcosa sembra fuori luogo.
Adesso il commento molto meno serio. Questo pilot è il delirio totale, e non in senso di trash dignitoso come Z Nation. No, questo ha una specie di purezza, di innocenza, nata dal fatto che mentre quelli di Z Nation sanno cosa stanno facendo e come farlo, questi - se non sono seri - si fermano al primo punto.
La trama è stranamente semplice: tutte le Apocalissi stanno succedendo contemporaneamente e noi seguiamo le vicende di una famiglia (padre, madre, figlio, figlie gemelle adolescenti) che cerca di sopravvivere.
Quello che accade in un episodio: tornado; terremoto (nominato); eruzioni vulcaniche (nominate); pioggia di centinaia di pesci; pioggia di rottami; piogga di serpenti (nominata); meteoriti che colpiscono la Terra; blackout totale; un'epidemia che fa impazzire la gente (non escludo evoluzione in zombie più avanti); possessioni demoniache.
I nostri eroi non fanno che rimbalzare da una stranezza all'altra, sempre ottimisti e - soprattutto - prendendola benissimo. Anche quando una delle figlie viene rapita da un demone, dopo un breve momento in cui mi sono illusa che ci sarebbe stata tensione emotiva, partono col camper per cercarla lasciando una nota in casa. Quando arriva un messaggio dell'esercito che è stata istituita una zona sicura, le mandano un sms (anche se i cellulari funzionano una volta sì e dodici no) dicendole di andare da sola. Così, a caso.
I personaggi sono tremendi, così tanto che non mi ricordo neanche come si chiamino. Cominciano col Padre: è l'uomo paciocco che insegna mitologia e folclore all'università, quindi immagino che la parte sovrannaturale della trama sarà responsabilità sua. Poi c'è la Madre, ex soldatessa che porta i pantaloni tra i due, e che ha tenuto una pistola in casa senza che il marito se ne accorgesse. Figlio è un'entità amorfa, sa sparare e dire idiozie e fondamentalmente lo odierete. Figlia 1 è la gemella responsabile, messa lì perchè se hai due gemelle una deve essere seria e una no. Figlia 2 è l'unico personaggio verso cui ho provato un minimo simpatia: viene rapita da un tizio posseduto che si suiciderà cercando di ucciderla (non della serie"che eroe, si è ammazzato piuttosto che farle del male" ma del tipo "Aspe', si è davvero impalato da solo per sbaglio?"). Probabilmente le giova il fatto di non essere assieme alla sua famiglia, quindi risulta meno fastidiosa che se fosse con tutti gli altri.
Una potenziale perla del trash.
Se volete un commento serio, me la sbrigo un due righe: i personaggi sono odiosi (desiderete la loro morte nel momento in cui apriranno bocca), la trama è una sequenza di cose a caso, nessuno reagisce in modo vagamente credibile e gli attori recitano così male che quando ce n'è uno che azzecca qualcosa sembra fuori luogo.
Adesso il commento molto meno serio. Questo pilot è il delirio totale, e non in senso di trash dignitoso come Z Nation. No, questo ha una specie di purezza, di innocenza, nata dal fatto che mentre quelli di Z Nation sanno cosa stanno facendo e come farlo, questi - se non sono seri - si fermano al primo punto.
La trama è stranamente semplice: tutte le Apocalissi stanno succedendo contemporaneamente e noi seguiamo le vicende di una famiglia (padre, madre, figlio, figlie gemelle adolescenti) che cerca di sopravvivere.
Quello che accade in un episodio: tornado; terremoto (nominato); eruzioni vulcaniche (nominate); pioggia di centinaia di pesci; pioggia di rottami; piogga di serpenti (nominata); meteoriti che colpiscono la Terra; blackout totale; un'epidemia che fa impazzire la gente (non escludo evoluzione in zombie più avanti); possessioni demoniache.
I nostri eroi non fanno che rimbalzare da una stranezza all'altra, sempre ottimisti e - soprattutto - prendendola benissimo. Anche quando una delle figlie viene rapita da un demone, dopo un breve momento in cui mi sono illusa che ci sarebbe stata tensione emotiva, partono col camper per cercarla lasciando una nota in casa. Quando arriva un messaggio dell'esercito che è stata istituita una zona sicura, le mandano un sms (anche se i cellulari funzionano una volta sì e dodici no) dicendole di andare da sola. Così, a caso.
I personaggi sono tremendi, così tanto che non mi ricordo neanche come si chiamino. Cominciano col Padre: è l'uomo paciocco che insegna mitologia e folclore all'università, quindi immagino che la parte sovrannaturale della trama sarà responsabilità sua. Poi c'è la Madre, ex soldatessa che porta i pantaloni tra i due, e che ha tenuto una pistola in casa senza che il marito se ne accorgesse. Figlio è un'entità amorfa, sa sparare e dire idiozie e fondamentalmente lo odierete. Figlia 1 è la gemella responsabile, messa lì perchè se hai due gemelle una deve essere seria e una no. Figlia 2 è l'unico personaggio verso cui ho provato un minimo simpatia: viene rapita da un tizio posseduto che si suiciderà cercando di ucciderla (non della serie"che eroe, si è ammazzato piuttosto che farle del male" ma del tipo "Aspe', si è davvero impalato da solo per sbaglio?"). Probabilmente le giova il fatto di non essere assieme alla sua famiglia, quindi risulta meno fastidiosa che se fosse con tutti gli altri.
Una potenziale perla del trash.
venerdì 30 settembre 2016
In my mailbox #19
Quando una donna senza controllo incontra il tutto a metà prezzo della libreria, succedono cose assolutamente prevedibili.
Disclaimer: rubrica creata da Kristi di The Story Siren.
Disclaimer: rubrica creata da Kristi di The Story Siren.
Sono oltre la razionalità |
giovedì 29 settembre 2016
martedì 27 settembre 2016
This is us
Quest'anno sono una brava bambina: il primo pilot che ho guardato delle nuove serie è uno di quelli che avevo messo in conto di vedere, ossia This is us.
Quando guardai il trailer mi aspettavo qualcosa di fantascientifico: se si comincia con una didascalia che spiega come condividere il compleanno non significhi niente, e la serie è su un gruppo di persone che condivide il compleanno, il salto logico che fa la mia mente è "alieni-esp-destino del mondo".
Non è così.
L'episodio comincia descrivendoci il 36esimo compleanno di alcuni individui.
Ci sono Jack e Rebecca, lui che compie gli anni e lei incintissima di tre gemelli.
C'è Kate, donna obesa alla ricerca della motivazione giusta per cambiare la sua vita.
C'è Kevin, attore di una sit-com di bassa lega che vorrebbe fare di meglio.
C'è Randall, adottato alla nascita che ha appena trovato il padre biologico.
Persone che apparentemente non hanno nulla in comune (tranne Kate e Kevin che sono fratelli), ma che si trovano a vivere piccole gioie e grandi drammi.
L'episodio è strutturato bene: segue i personaggi, le loro storyline slegate, e riesce a farlo senza che la frammentarietà sia un problema e riesce a presentare i vari eventi in un modo che fa ridere ma che commuove anche. L'incontro tra Kate e Toby è delizioso ed adorabilissimo, il modo in cui lei e Kevin si sostengono l'un l'altro è di una tenerezza infinita.
Ad essere più "fuori" dal giro è Randall, ma ho trovato la sua famiglia carinissima (la bimba che fa le trecce durante la partita di calcio!) e molto credibile la sua reazione al padre biologico, con il suo aver bisogno di qualcosa anche se non sa esattamente cosa sia. Pure l'anziano signore, per essere uno che ha abbandonato un neonato in una stazione dei pompieri, riesce a risultare simpatico.
E infine abbiamo Jack e Rebecca, portatori non troppo sani della mazzata emotiva: uno dei bimbi muore durante il parto, e devono venire a patti con la morte di un figlio contemporaneamente alla nascita degli altri due (per la cronaca: adoro il personaggio del dottore, e spero che trovino il modo di renderlo un membro fisso del cast).
Poi c'è il plot-twist finale, quello che ha aperto i rubinetti e niente, questo sarà il sostituto di Parenthood.
Speriamo che rimanga su questi livelli: promette di essere un family drama niente male.
Quando guardai il trailer mi aspettavo qualcosa di fantascientifico: se si comincia con una didascalia che spiega come condividere il compleanno non significhi niente, e la serie è su un gruppo di persone che condivide il compleanno, il salto logico che fa la mia mente è "alieni-esp-destino del mondo".
Non è così.
L'episodio comincia descrivendoci il 36esimo compleanno di alcuni individui.
Ci sono Jack e Rebecca, lui che compie gli anni e lei incintissima di tre gemelli.
C'è Kate, donna obesa alla ricerca della motivazione giusta per cambiare la sua vita.
C'è Kevin, attore di una sit-com di bassa lega che vorrebbe fare di meglio.
C'è Randall, adottato alla nascita che ha appena trovato il padre biologico.
Persone che apparentemente non hanno nulla in comune (tranne Kate e Kevin che sono fratelli), ma che si trovano a vivere piccole gioie e grandi drammi.
L'episodio è strutturato bene: segue i personaggi, le loro storyline slegate, e riesce a farlo senza che la frammentarietà sia un problema e riesce a presentare i vari eventi in un modo che fa ridere ma che commuove anche. L'incontro tra Kate e Toby è delizioso ed adorabilissimo, il modo in cui lei e Kevin si sostengono l'un l'altro è di una tenerezza infinita.
Ad essere più "fuori" dal giro è Randall, ma ho trovato la sua famiglia carinissima (la bimba che fa le trecce durante la partita di calcio!) e molto credibile la sua reazione al padre biologico, con il suo aver bisogno di qualcosa anche se non sa esattamente cosa sia. Pure l'anziano signore, per essere uno che ha abbandonato un neonato in una stazione dei pompieri, riesce a risultare simpatico.
E infine abbiamo Jack e Rebecca, portatori non troppo sani della mazzata emotiva: uno dei bimbi muore durante il parto, e devono venire a patti con la morte di un figlio contemporaneamente alla nascita degli altri due (per la cronaca: adoro il personaggio del dottore, e spero che trovino il modo di renderlo un membro fisso del cast).
Poi c'è il plot-twist finale, quello che ha aperto i rubinetti e niente, questo sarà il sostituto di Parenthood.
Speriamo che rimanga su questi livelli: promette di essere un family drama niente male.
lunedì 26 settembre 2016
Castelli d'Italia #147
Il castello di Zavattarello si trova in Lombardia, in provincia di Pavia. Si tratta di una fortezza medioevale realizzata completamente in pietra, i cui muri possono avere uno spessore di anche 4 metri.
Non si sa molto della sua storia se non i cambi di proprietà: alla fine de X secolo era un possedimento del monastero di Bobbio, per poi cadere nelle mani di Piacenza e finire nel mezzo della lotta tra i ghibellini Landi e i guelfi Scotti. Nel 1264 passò a Umberto Landi, signore della guerra e grande razziatore, che lo rese inespugnabile e - grazie alla sua influenza - favorì lo sviluppo del borgo.
Nel 1390 il vescovo di Bobbio lo cedette a Jacopo Dal Verme e poichè rimase proprietà della famiglia fino al 1975 (quando fu donato al comune assieme ai terreni circostanti) è conosciuto anche come castello Dal Verme. Nel 1987 iniziarono i seri lavori di restauro, e oggi è visitabile.
Non si sa molto della sua storia se non i cambi di proprietà: alla fine de X secolo era un possedimento del monastero di Bobbio, per poi cadere nelle mani di Piacenza e finire nel mezzo della lotta tra i ghibellini Landi e i guelfi Scotti. Nel 1264 passò a Umberto Landi, signore della guerra e grande razziatore, che lo rese inespugnabile e - grazie alla sua influenza - favorì lo sviluppo del borgo.
Nel 1390 il vescovo di Bobbio lo cedette a Jacopo Dal Verme e poichè rimase proprietà della famiglia fino al 1975 (quando fu donato al comune assieme ai terreni circostanti) è conosciuto anche come castello Dal Verme. Nel 1987 iniziarono i seri lavori di restauro, e oggi è visitabile.
sabato 24 settembre 2016
Albion - Ombre
Albion - Ombre, di Bianca Marconero.
Secondo volume, tante complicazioni, e spoiler.
In effetti più che una recensione è il mio (lungo) delirio da fangirl.
Secondo volume, tante complicazioni, e spoiler.
In effetti più che una recensione è il mio (lungo) delirio da fangirl.
martedì 20 settembre 2016
Lo chiamavano Jeeg Robot
mercoledì 14 settembre 2016
Albion - Diario di un'Assassina
Albion - Diario di un'Assassina, di Bianca Marconero.
Prosegue il mio piano di recensire quanto uscito della saga di Albion, visto che non l'ho fatto mentre leggevo, ed eccoci quindi al 1.5: la prima novella.
Spoiler.
Prosegue il mio piano di recensire quanto uscito della saga di Albion, visto che non l'ho fatto mentre leggevo, ed eccoci quindi al 1.5: la prima novella.
Spoiler.
lunedì 12 settembre 2016
Castelli d'Italia #146
Il castello di Govone si trova in provincia di Cuneo, e fu una delle residenze dei Savoia dal 1792 al 1870. Le origini del castello, situato su una collina, risalgono al medioevo, quando era une semplice fortezza, però nel XVII secolo i conti Solaro commissionarono il suo ampliamento ed abbellimento: i lavori furono interrotti e ripresi solo un secolo più tardi. Nel 1792 divenne proprietà dei Savoia e, dopo il periodo napoleonico, fu scelto come una delle residenze estive e all'inizio dell'Ottocento venne completamente restaurato. Dalla fine dell'Ottocento il castello divenne proprietà del comune di Govone. È visitabile.
venerdì 9 settembre 2016
Akatsuki no Yona #31 e #32
martedì 6 settembre 2016
Albion
Albion, di Bianca Marconero.
Con Albion sono partita prevenuta: le mie esperienze col fantasy italiano sono state - in linea di massima - sul disastroso andante, quindi una cosa che si presentava come "fantasy - YA - cover che non mi piace" era in fondo alla lista delle priorità nonostante le recensioni positive.
Poi è saltato fuori che c'entrava Artù e dai, ho letto My boyfriend Merlin per Artù.
Si arriva quindi ad oggi: io che sono una fangirl di questa serie e la rileggo pure nonostante il tempo tiranno.
Sono in pari, ma non l'ho mai recensita. Bisogna porre rimedio a questa mancanza.
Spoiler.
Con Albion sono partita prevenuta: le mie esperienze col fantasy italiano sono state - in linea di massima - sul disastroso andante, quindi una cosa che si presentava come "fantasy - YA - cover che non mi piace" era in fondo alla lista delle priorità nonostante le recensioni positive.
Poi è saltato fuori che c'entrava Artù e dai, ho letto My boyfriend Merlin per Artù.
Si arriva quindi ad oggi: io che sono una fangirl di questa serie e la rileggo pure nonostante il tempo tiranno.
Sono in pari, ma non l'ho mai recensita. Bisogna porre rimedio a questa mancanza.
Spoiler.
lunedì 5 settembre 2016
Castelli d'Italia #145
Il castello d'Illasi si trova in Veneto, in provincia di Verona. Fu costruito nel X secolo, e divenne proprietà dei Montecchi nel XIII. Fu potenziato nel 1243 da Ezzelino III da Romano, e nel 1279 fu donato a Niccolò della Scala da Papa Niccolò III come ringraziamento per la cattura di un gruppo di eretici. All'inizio del XV secolo venne occupato dalle forze della Repubblica di Venezia, e nel 1509 i veneziani lo donarono a Girolamo Pompei, un loro valoroso condottiero, che quell'anno aveva preso prigioniero Francesco Gonzaga.
Il castello oggi è proprietà privata e non è visitabile.
Il castello oggi è proprietà privata e non è visitabile.
sabato 3 settembre 2016
La verità di Amelia
La verità di Amelia, di Kimberly McCreight.
I gialli non sono il mio genere preferito: nella maggior parte dei casi prima di arrivare alla fine, di scoprire il mistero, mi passa la voglia di sapere chi è stato e come è andata.
Sono i gialli atipici quelli che catturano il mio interesse: quelli dove c’è una componente fantasy, od horror. O il super dramma umano.
La verità di Amelia è un libro di cui lessi una recensione anni fa, e che mi attirò nonostante il genere: sembrava esserci non solo il mistero ma anche la tragedia che circondava la scomparsa.
E così è stato.
I gialli non sono il mio genere preferito: nella maggior parte dei casi prima di arrivare alla fine, di scoprire il mistero, mi passa la voglia di sapere chi è stato e come è andata.
Sono i gialli atipici quelli che catturano il mio interesse: quelli dove c’è una componente fantasy, od horror. O il super dramma umano.
La verità di Amelia è un libro di cui lessi una recensione anni fa, e che mi attirò nonostante il genere: sembrava esserci non solo il mistero ma anche la tragedia che circondava la scomparsa.
E così è stato.
domenica 28 agosto 2016
Tardivissima vacanza
Lettori e lettrici, vi abbandono di nuovo: si è presentata l'occasione, per me e un'amica, di sfruttare gli ultimi giorni d'agosto per fare un piccolo viaggio nel nord Italia (idealmente Treviso, Verona e Venezia). Partenza domani all'alba, rientro giovedì.
venerdì 26 agosto 2016
Georgie
Georgie, di Man Izawa e Yumiko Igarashi.
Personalmente credo di aver avuto una grande fortuna: sono stata bambina quando il target nei cartoni animati era uno sconosciuto (anche se il Moige era già ferocemente in azione). Certo, questo ha portato a tragici fraintendimenti, tipo Akira venduto come film adatto a tutti, ma ha avuto anche risvolti positivi: se a cinque anni vedi Candy Candy, ti sembra Shakespeare. Trovarsi piccoli a seguire storie progettate per un target di una manciata d’anni più grande ha portato ricordi di storie che appassionavano tantissimo, e almeno a me hanno lasciato il ricordo di un sense of wonder incredibile legato alle storie, che mi ha spinta a ricercarlo un po’ in ogni media.
Ho provato a rivedere qualche vecchia gloria, di quelle che non ricordo la storia ma quanto mi piaceva, e non è stata sempre un’idea brillante: non sono più piccolina, il target l’ho sforato nell’altro senso e la narrativa la conosco abbastanza da ridere di brutto delle ingenuità.
A cosa serve questo lungo preambolo? Beh, visto che ripescare gli anime mi crea ansia, ho l’abitudine di comprare i manga da cui tali anime sono stati tratti, e qualche anno fa uscì una versione fighissima di Georgie, con sovracopertina ed illustrazioni a colori. E Georgie, di cui veramente ricordo solo la sigla perchè la cantavano le mie cugine grandi, è un po’ la sorella ribelle di Candy, e non solo perché di mezzo c’è la stessa penna.
Personalmente credo di aver avuto una grande fortuna: sono stata bambina quando il target nei cartoni animati era uno sconosciuto (anche se il Moige era già ferocemente in azione). Certo, questo ha portato a tragici fraintendimenti, tipo Akira venduto come film adatto a tutti, ma ha avuto anche risvolti positivi: se a cinque anni vedi Candy Candy, ti sembra Shakespeare. Trovarsi piccoli a seguire storie progettate per un target di una manciata d’anni più grande ha portato ricordi di storie che appassionavano tantissimo, e almeno a me hanno lasciato il ricordo di un sense of wonder incredibile legato alle storie, che mi ha spinta a ricercarlo un po’ in ogni media.
Ho provato a rivedere qualche vecchia gloria, di quelle che non ricordo la storia ma quanto mi piaceva, e non è stata sempre un’idea brillante: non sono più piccolina, il target l’ho sforato nell’altro senso e la narrativa la conosco abbastanza da ridere di brutto delle ingenuità.
A cosa serve questo lungo preambolo? Beh, visto che ripescare gli anime mi crea ansia, ho l’abitudine di comprare i manga da cui tali anime sono stati tratti, e qualche anno fa uscì una versione fighissima di Georgie, con sovracopertina ed illustrazioni a colori. E Georgie, di cui veramente ricordo solo la sigla perchè la cantavano le mie cugine grandi, è un po’ la sorella ribelle di Candy, e non solo perché di mezzo c’è la stessa penna.
lunedì 22 agosto 2016
Castelli d'Italia #144
Il castello di Mù si trova in Lombardia, nel comune di Edolo. Fu una rocca importante per il controllo della Valle Camonica; nel XIII secolo era proprietà del vescovo di Brescia, e il lavoro di guardia del castello era lasciato agli abitanti della zona.
In seguito, nel 1342, vi andarono a vivere i Federici e poco meno di un secolo più tardi (nel 1432) la Repubblica Veneta lo fece smantellare, motivo per cui ne sono rimaste solo le rovine.
In seguito, nel 1342, vi andarono a vivere i Federici e poco meno di un secolo più tardi (nel 1432) la Repubblica Veneta lo fece smantellare, motivo per cui ne sono rimaste solo le rovine.
sabato 20 agosto 2016
Mordred
Mordred, di Nancy Springer.
Sono tornata, e in questi giorni ho anche avuto il tempo di scrivere qualche recensione.
Sono tornata, e in questi giorni ho anche avuto il tempo di scrivere qualche recensione.
giovedì 11 agosto 2016
Vacanza!
È di nuovo quel periodo dell'anno in cui vado nello sperduto paesello dove l'unica connessione a mia disposizione è quella garantita dal telefono (quando prende) e la mia presenza nella blogsfera e su internet in generale sarà limitata a commenti vari.
Quindi buone ferie, e ci si sente tra un numero imprecisato di giorni.
Quindi buone ferie, e ci si sente tra un numero imprecisato di giorni.
martedì 9 agosto 2016
Chi ha paura della volpe cattiva?
venerdì 5 agosto 2016
In my mailbox #18
Come ho detto l'ultima volta che ho aggiornato questa rubrica, ho passato un bel periodo senza la possibilità di andare in libretiria.
È la mia scusa ufficiale, perchè praticamente ho deciso di rifarmi del tempo perduto.
Disclaimer: rubrica creata da Kristi di The Story Siren.
È la mia scusa ufficiale, perchè praticamente ho deciso di rifarmi del tempo perduto.
Disclaimer: rubrica creata da Kristi di The Story Siren.
I regret nothing |
mercoledì 3 agosto 2016
lunedì 1 agosto 2016
Castelli d'Italia #143
Il castello Caetani si trova in Lazio, nella città di Sermoneta. Fu costruito agli inizi del Duecento dalla famiglia degli Annibaldi, con funzioni militari. In seguito il castello fu venduto ai Caetani, che lo resero una vera e propria fortezza, e nel XVI secolo conobbe il suo periodo d'oro. Nel 1500 fu confiscato da Alessandro VI, assieme a tutti i feudi dei Caetani, e la fortificazione fu quindi completata dai Borgia.
Nel corso degli anni il castello venne attaccato svariate volte, e nel 1798 venne saccheggiato e convertito a carcere dai soldati di Napoleone. In seguito fu restituito alla famiglia Caetani, che lo abitava ancora durante la Seconda Guerra Mondiale, ma da quando la famiglia si è estinta nel 1977 appartiene alla fondazione Roffredo Caetani.
Il castello ha avuto molti ospiti illustri, come Lucrezia Borgia, Carlo V e Federico II.
È visitabile.
Nel corso degli anni il castello venne attaccato svariate volte, e nel 1798 venne saccheggiato e convertito a carcere dai soldati di Napoleone. In seguito fu restituito alla famiglia Caetani, che lo abitava ancora durante la Seconda Guerra Mondiale, ma da quando la famiglia si è estinta nel 1977 appartiene alla fondazione Roffredo Caetani.
Il castello ha avuto molti ospiti illustri, come Lucrezia Borgia, Carlo V e Federico II.
È visitabile.
domenica 31 luglio 2016
Akatsuki no Yona #29 e #30
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