Ed ecco di nuovo la rubrica settimanale Teaser Tuesday, creata dal blog Should Be Reading, che si divide in poche, semplici fasi:
1_ prendi il libro che stai leggendo
2_ apri una pagina a caso
3_ scrivi un breve brano (stando attenti a non spoilerare)
4_ scrivi titolo e autore
Di notte restava sveglio accanto a Mary nella camera al piano terra, senza poter dormire, ricordando ogni cosa, ripensando a tutta la sua vita. Decise che voleva guardare ancora una volta il mondo fisico che gli stava intorno. Se avesse rivisto quei luoghi familiari sarebbe riuscito a staccarsene.
Un sabato mattina uscirono sulla sua bella macchina, Lorraine al volante, Dad accanto a lei e Mary sul sedile posteriore. Lui indossava una vestaglia e aveva in testa il berretto.
Vai con calma, disse alla figlia. Non abbiamo fretta.
Era una luminosa giornata di luglio, calda e senza vento, e potevano tenere i finestrini abbassati. Passarono davanti alla casa giala di Bertha May e, all'incrocio con la Statale, all'estremità sud-occidentale della via, svoltarono a est per percorrere Date Street, passando davanti alla scuola elementare, al parco giochi e al campo sportivo. Presero poi Cedar Street, dove abitavano il direttore della banca e c'era la Community Church, e dopo Asha Street, dove c'era un vecchio edificio in legno bianco che un tempo aveva ospitato un hotel e ora era soltanto un affittacamere malridotto con un'ampia tettoia cadente, e più avanti la chiesa presbiteriana e quella cattolica. Alla fine arrivarono su Main Street e la percorsero tutta senza fermarsi, fino al bivio dove si deve scegliere se svoltare a est o a ovest. Da che parte adesso, papà? chiese Lorraine.
Prendi a est. Voglio guardare anche queste strade.
- Benedizione, Kent Haruf
A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
martedì 9 maggio 2017
lunedì 8 maggio 2017
Casteli d'Italia #162
Il castello di Venere si trova in Sicilia, in provincia di Trapani, ed è un castello normanno del XII secolo. Il suo nome è dovuto al fatto che fu costruito sulle rovine di un tempio elimo-fenicio-romano dedicato all'omonima dea: in effetti, quando i normanni decisero di costruire la fortezza, furono utilizzati anche pezzi dell'antica struttura.
Il catsello fu "piazza reale" per gli aragonesi, mentre divenne un carcere con i Borboni, per essere poi ceduto al comune nel XIX secolo che a fine secolo lo diede in concessione al conte Agostino Pepoli in cambio di un restauro. Negli anni Trenta furono effettuati degli scavi archeologici, e i reperti trovati sono esposti al museo Pepoli di Trapani.
Il catsello fu "piazza reale" per gli aragonesi, mentre divenne un carcere con i Borboni, per essere poi ceduto al comune nel XIX secolo che a fine secolo lo diede in concessione al conte Agostino Pepoli in cambio di un restauro. Negli anni Trenta furono effettuati degli scavi archeologici, e i reperti trovati sono esposti al museo Pepoli di Trapani.
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