Lettori e lettrici, vi abbandono di nuovo: si è presentata l'occasione, per me e un'amica, di sfruttare gli ultimi giorni d'agosto per fare un piccolo viaggio nel nord Italia (idealmente Treviso, Verona e Venezia). Partenza domani all'alba, rientro giovedì.
A reader lives a thousand lives before he dies. The man who never reads lives only one.
domenica 28 agosto 2016
venerdì 26 agosto 2016
Georgie
Georgie, di Man Izawa e Yumiko Igarashi.
Personalmente credo di aver avuto una grande fortuna: sono stata bambina quando il target nei cartoni animati era uno sconosciuto (anche se il Moige era già ferocemente in azione). Certo, questo ha portato a tragici fraintendimenti, tipo Akira venduto come film adatto a tutti, ma ha avuto anche risvolti positivi: se a cinque anni vedi Candy Candy, ti sembra Shakespeare. Trovarsi piccoli a seguire storie progettate per un target di una manciata d’anni più grande ha portato ricordi di storie che appassionavano tantissimo, e almeno a me hanno lasciato il ricordo di un sense of wonder incredibile legato alle storie, che mi ha spinta a ricercarlo un po’ in ogni media.
Ho provato a rivedere qualche vecchia gloria, di quelle che non ricordo la storia ma quanto mi piaceva, e non è stata sempre un’idea brillante: non sono più piccolina, il target l’ho sforato nell’altro senso e la narrativa la conosco abbastanza da ridere di brutto delle ingenuità.
A cosa serve questo lungo preambolo? Beh, visto che ripescare gli anime mi crea ansia, ho l’abitudine di comprare i manga da cui tali anime sono stati tratti, e qualche anno fa uscì una versione fighissima di Georgie, con sovracopertina ed illustrazioni a colori. E Georgie, di cui veramente ricordo solo la sigla perchè la cantavano le mie cugine grandi, è un po’ la sorella ribelle di Candy, e non solo perché di mezzo c’è la stessa penna.
Personalmente credo di aver avuto una grande fortuna: sono stata bambina quando il target nei cartoni animati era uno sconosciuto (anche se il Moige era già ferocemente in azione). Certo, questo ha portato a tragici fraintendimenti, tipo Akira venduto come film adatto a tutti, ma ha avuto anche risvolti positivi: se a cinque anni vedi Candy Candy, ti sembra Shakespeare. Trovarsi piccoli a seguire storie progettate per un target di una manciata d’anni più grande ha portato ricordi di storie che appassionavano tantissimo, e almeno a me hanno lasciato il ricordo di un sense of wonder incredibile legato alle storie, che mi ha spinta a ricercarlo un po’ in ogni media.
Ho provato a rivedere qualche vecchia gloria, di quelle che non ricordo la storia ma quanto mi piaceva, e non è stata sempre un’idea brillante: non sono più piccolina, il target l’ho sforato nell’altro senso e la narrativa la conosco abbastanza da ridere di brutto delle ingenuità.
A cosa serve questo lungo preambolo? Beh, visto che ripescare gli anime mi crea ansia, ho l’abitudine di comprare i manga da cui tali anime sono stati tratti, e qualche anno fa uscì una versione fighissima di Georgie, con sovracopertina ed illustrazioni a colori. E Georgie, di cui veramente ricordo solo la sigla perchè la cantavano le mie cugine grandi, è un po’ la sorella ribelle di Candy, e non solo perché di mezzo c’è la stessa penna.
lunedì 22 agosto 2016
Castelli d'Italia #144
Il castello di Mù si trova in Lombardia, nel comune di Edolo. Fu una rocca importante per il controllo della Valle Camonica; nel XIII secolo era proprietà del vescovo di Brescia, e il lavoro di guardia del castello era lasciato agli abitanti della zona.
In seguito, nel 1342, vi andarono a vivere i Federici e poco meno di un secolo più tardi (nel 1432) la Repubblica Veneta lo fece smantellare, motivo per cui ne sono rimaste solo le rovine.
In seguito, nel 1342, vi andarono a vivere i Federici e poco meno di un secolo più tardi (nel 1432) la Repubblica Veneta lo fece smantellare, motivo per cui ne sono rimaste solo le rovine.
sabato 20 agosto 2016
Mordred
Mordred, di Nancy Springer.
Sono tornata, e in questi giorni ho anche avuto il tempo di scrivere qualche recensione.
Sono tornata, e in questi giorni ho anche avuto il tempo di scrivere qualche recensione.
giovedì 11 agosto 2016
Vacanza!
È di nuovo quel periodo dell'anno in cui vado nello sperduto paesello dove l'unica connessione a mia disposizione è quella garantita dal telefono (quando prende) e la mia presenza nella blogsfera e su internet in generale sarà limitata a commenti vari.
Quindi buone ferie, e ci si sente tra un numero imprecisato di giorni.
Quindi buone ferie, e ci si sente tra un numero imprecisato di giorni.
martedì 9 agosto 2016
Chi ha paura della volpe cattiva?
venerdì 5 agosto 2016
In my mailbox #18
Come ho detto l'ultima volta che ho aggiornato questa rubrica, ho passato un bel periodo senza la possibilità di andare in libretiria.
È la mia scusa ufficiale, perchè praticamente ho deciso di rifarmi del tempo perduto.
Disclaimer: rubrica creata da Kristi di The Story Siren.
È la mia scusa ufficiale, perchè praticamente ho deciso di rifarmi del tempo perduto.
Disclaimer: rubrica creata da Kristi di The Story Siren.
I regret nothing |
mercoledì 3 agosto 2016
lunedì 1 agosto 2016
Castelli d'Italia #143
Il castello Caetani si trova in Lazio, nella città di Sermoneta. Fu costruito agli inizi del Duecento dalla famiglia degli Annibaldi, con funzioni militari. In seguito il castello fu venduto ai Caetani, che lo resero una vera e propria fortezza, e nel XVI secolo conobbe il suo periodo d'oro. Nel 1500 fu confiscato da Alessandro VI, assieme a tutti i feudi dei Caetani, e la fortificazione fu quindi completata dai Borgia.
Nel corso degli anni il castello venne attaccato svariate volte, e nel 1798 venne saccheggiato e convertito a carcere dai soldati di Napoleone. In seguito fu restituito alla famiglia Caetani, che lo abitava ancora durante la Seconda Guerra Mondiale, ma da quando la famiglia si è estinta nel 1977 appartiene alla fondazione Roffredo Caetani.
Il castello ha avuto molti ospiti illustri, come Lucrezia Borgia, Carlo V e Federico II.
È visitabile.
Nel corso degli anni il castello venne attaccato svariate volte, e nel 1798 venne saccheggiato e convertito a carcere dai soldati di Napoleone. In seguito fu restituito alla famiglia Caetani, che lo abitava ancora durante la Seconda Guerra Mondiale, ma da quando la famiglia si è estinta nel 1977 appartiene alla fondazione Roffredo Caetani.
Il castello ha avuto molti ospiti illustri, come Lucrezia Borgia, Carlo V e Federico II.
È visitabile.
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