Quando si tocca il fondo - in tutti i sensi - non si può fare altro che risalire.
Capitolo 11: The Crowning of a New King & Capitolo 12: The Valley Where God's Voice is Summoned
Ci siamo: qualunque possibilità di assicurare Soo-Won alla giustizia in tempi brevi è ormai sfumata. Con Yona e Hak fuori dai giochi e con l'appoggio della Tribù del Vento è arrivato il momento dell'incoronazione, un punto di svolta che Soo-Won sfrutta per accettare e superare i sacrifici fatti. Nel caso specifico l'affetto e la sicurezza di Hak e Yona.
Così, mentre affronta i riti che lo porteranno ufficialmente al trono, il ragazzo ricorda. Non è un flashback di quando tutto andava bene, di quando Yu-Hon era vivo e loro bambini. È un flashback molto più recente, quando Soo-Won aveva già deciso cosa fare e scelto di pagarne il prezzo (o di farlo pagare ad altri). Lo vediamo più giovane, in visita al castello, lamentarsi scherzosamente di come avrebbe voluto Hak come attendente, e la risposta per niente scherzosa di Hak: sposa Yona, diventa re, e sarò il tuo braccio destro.
Soo-Won: Ma io so che quando diventerò re, sia Hak che Yona non saranno a mio fianco.
È talmente triste che non si può neanche dire perchè è talmente triste. Ma ci proverò lo stesso: Hak, che per il suo amico è disposto a rinunciare alla
Dannazione, Soo-Won. Potevi avere tutto.
Soo-Won: Adesso il mio "braccio destro" se n'è andato. Anche la ragazza che mi dava calore se n'è andata. Li ho calpestati e gettati via per arrivare fin qui. Per questo motivo non avrò più dubbi.
Soo-Won non è stupido: ha deciso di non tornare indietro. Per dare un senso a quanto fatto ai suoi migliori amici non ha intenzione di arrendersi o concedersi dubbi; ma soprattutto non vede l'incoronazione come il punto d'arrivo bensì quello di inizio: sospetta ancora della Tribù del Vento, non sapendo se e quando deciderà di reagire alla morte di Hak, e anche delle altre non si fida moltissimo: i suoi maggiori sostenitori mirano al trono da anni; la Tribù dell'Acqua tende a farsi i fatti suoi mentre quella della Terra segue principalmente sovrani forti. Se a questo ci aggiungiamo che i vicini stanno osservando Kouka affilando le lame è chiaro che Soo-Won non si accontenterà di stare sul trono, ma vorrà fare qualcosa. Questo è interessante: facile odiare il vile usurpatore, ma se l'usurpatore è competente e ha buone intenzioni è più difficile volerlo fuori dai giochi.
Soo-Won |
Quindi Soo-Won sembra aver vinto. I nostri eroi, invece? Una confusa e ferita Yona si sveglia in un luogo sconosciuto: è in una casa e Yoon, il ragazzino che li ha trovati, si sta occupando delle sue ferite. Se la principessa è fuori pericolo per Hak la situazione è diversa: Yoon è riuscito ad curarlo, ma le sue condizioni sono ancora critiche. Su una nota più comica, Yona riesce a friendzonarlo anche mentre è incosciente. Povero Hak davvero.
Mentre Yona cerca di capire dove sono finiti vengono raggiunti da un'altra persona, tale Ik-Soo: imbranatissimo, frignone, sensibile e tutore di Yoon. Yona ha imparato quel tanto che basta da capire che non è il caso di spiattellare la propria identità: i due l'hanno soccorsa, ma sono pericolosamente vicini ai territori della tribù del Fuoco e... e non importa. Ik-Soo conosce la loro identità perchè gliel'ha detta dio.
Non solo i nostri eroi sono caduti in casa del sacerdote che cercavano, ma a quanto pare è davvero un veggente.
Ora che i ruoli sono assegnati, è il momento di guardare più nel dettaglio le relazioni: anche se l'adulto è Ik-Soo, è chiaro che ad occuparsi dell'aspetto pratico della loro vita è Yoon. Il prete è una persona dolce, ansiosa e sensibile laddove il ragazzo è brusco, pratico e senza peli sulla lingua.
E considera Yona un'idiota: Ik-Soo non è l'uomo che Mundok aveva indicato bensì il suo allievo, allontanato con lui dal castello. Quando Yona ne chiede il motivo, Yoon la fredda subito.
Yoon: Sono piuttosto sorpreso. Vivevi al castello e non lo sai?
E così, all'improvviso, Yona realizza che non solo non sa niente del suo paese ma non sa niente nemmeno di quello che succedeva all'interno della sua casa. Ulteriori riflessioni sono però interrotte dall'aggravarsi delle condizioni di Hak: Yona è sconvolta, ma di nuovo Yoon le risponde malissimo.
Yona: Salva Hak!
Yoon: È quello che sto facendo: sarebbe un problema se morisse, ma non sono un dottore. E non credere che aiutarti sia qualcosa che devo fare. Non hai ancora detto una sola parola di ringraziamento.
Yoon |
Ik-Soo ha parole più miti, rassicurandola sulle possibilità del giovane di sopravvivere e chiedendo al suo protetto di essere più gentile: anche la principessa, a modo suo, si sta impegnando.
E infatti dopo un po' Yona si presenta per ringraziare Yoon e per chiedergli spiegazioni: non vuole continuare ad essere un'ignorante.
Se abbiamo avuto un po' di esposizione sulla politica di Kouka adesso abbiamo esposizione sulla religione: quando Ik-Soo era un ragazzino i sacerdoti furono allontanati dal castello in una vera e propria caccia alle streghe in cui i templi furono distrutti, persone arrestate e punite.
Ma perchè? Beh, il clero aveva un potere a cui neanche il re poteva opporsi: in quanto messaggeri divini i sacerdoti potevano prendere decisioni su tutto, incluse le guerre, oppure accusare i sovrani. Ovviamente alla famiglia reale tutto questo non piaceva, così durante il regno di Joo-Nam (nonno di Yona e Soo-Won) Yu-Hon decise di annientare il clero e il suo potere.
Le domande di Yona su come Ik-Soo e Yoon riescano a vivere in mezzo al niente ottengono risposte ancora più desolanti: il regno di Kouka è povero, per una persona empatica e generosa come Ik-Soo vivere in mezzo a persone che non avevano niente senza poterle aiutare era impossibile. Isolarsi per loro è stata la scelta migliore. Tutte cose che Yona ignorava.
Durante la notte abbiamo il momento emotivo: Yona si sveglia e Hak non c'è. Realizzando che il cretino si è svegliato ed è andato in giro da solo corre a cercarlo nella foresta. Quando lo trova Hak ha già ripreso il suo solito atteggiamento, ma non ha calcolato che forse (ma solo forse) Yona è un attimo sconvolta e - con la certezza che andrà tutto bene - può lasciarsi andare e arrabbiarsi per come lui minimizzi le sue ferite. E quando Yona afferma tra le lacrime che lui è l'unica persona che deve restare a suo fianco... beh, Hak decide di buttarsi e prova a baciarla.
Le cose non vanno come sperato.
Yona, WTF?! |
Poi lui si scusa per la storia dei capelli, ma Yona - ripensando a Soo-Won che aveva detto di amarli - ribatte che è meglio averli corti, tanto non le sono mai piaciuti.
Hak: "Sei l'unico che deve essere a mio fianco", eh? Lo dice così facilmente. Però anche se non può più acconciarsi i capelli non ha ancora buttato quel fermaglio, vero?
Povero Hak, deve essere dura per lui: non solo lei non se lo fila per niente se non come amico, ma ha ancora sentimenti irrisolti per la persona che le ha ucciso il padre.
Il giorno dopo Hak sta benone, con somma costernazione di Yoon, e mentre i due battibeccano come era scontato che sarebbe successo, Yona cerca Ik-Soo. Lo trova che piange davanti ad un cascata per via di un sogno sulla principessa, ma Yona non è sicura di volerlo sentire. Non per paura, solo che dopo le traumatiche esperienze, dopo essere quasi morta e dopo che anche Hak è quasi morto... Yona non vuole più essere impotente di fronte alle avversità e vuole proteggere sé stessa e il suo compagno. Se a dio basta questo, bene. Altrimenti non è del tutto certa di volerci avere a che fare.
Per Ik-Soo non è così semplice: grandi sconvolgimenti si avvicinano, e lei ci sta proprio nel mezzo. Decidere di ignorare il proprio destino potrebbe avere conseguenze più grandi di quanto pensa. Se Yona è pronta a questa responsabilità, Ik-Soo le riferirà la volontà di dio.
La cosa più bella di questi capitoli, a parte la trama generale che sembra stia per raggiungerci, è il character development di Yona: a riguardare com'era nei primi capitoli la sua crescita è ancora più evidente. E sta ancora crescendo: ha deciso di non mettere in pericolo altre persone, ha deciso di non voler essere un peso per Hak. Ora si sta scontrando con la propria ignoranza, sulle conseguenze nate dall'essere sempre vissuta al castello, protetta da tutto: ora come ora Yona non è degna di diventare regina, e credo che lo sappia anche lei. Però mi piace che si stia impegnando per migliorare, che non si sia arrabbiata con Yoon per aver constatato l'ovvio nel modo più maleducato possibile ma anzi abbia riconosciuto che sì, lei è stata una cafona a non ringraziarlo e sì, è vero che non sa nulla della storia del proprio regno.
La parte con Hak mi è piaciuta moltissimo perchè mostra come sia possibile giocare con sentimenti che non siano l'amore: Hak è chiaramente innamorato della principessa ma altrettanto chiaramente lei non lo è di lui
Hak non sembra averlo capito, più che altro pare amareggiato dal dover ancora competere con l'ombra di Soo-Won, ma non sta facendo la prima donna offesa e questo l'apprezzo.
E Soo-Won? Piccolo bastardo, per metà mi dispiace per lui e per metà vorrei strangolarlo. Vediamo come se la caverà a regnare davvero.
Però è interessante che mentre lui afferma di fregarsene alla grande degli dei Yona si appresta ad ascoltare il volere delle divinità: aggiunge un nuovo livello al loro futuro scontro (non credo sia possibile che la risolvano a parole, ormai).
Sempre meglio!!! E io sono sempre più curiosa! :)
RispondiEliminaConcordo *^*
Eliminaciao ti andrebbe di partecipare ad un link party?
RispondiEliminahttp://piccolemacchiedinchiostro.blogspot.it/2015/05/buona-domenica-cari-amici-di-piccole.html
Ciao, grazie dell'invito ma in questo momento non posso: devo dare un esame grosso, e ho malapena il tempo di seguire il blog nelle normali rubriche D:
EliminaComplimenti per i 100(+21) followers e grazie ancora di avermi invitata :D