Tirando somme libresche

Ed eccoci qui, con ogni anno che se ne va arriva - per me - il momento di di fare i conti: sarò riuscita a smaltire la To Be Read List? Sarò riuscita a darmi un contegno di fronte a nuove uscite e wishlist?

È giunto il momento di andare a contare, sapendo che i conti non torneranno perché non so contare e perché ho eliminato alcuni libri che non avevo più nessuna voglia di leggere e ho scordato di annotarlo da qualche parte - di nuovo.

Dal punto di vista dei libri e della pila della vergogna il mio 2020 era iniziato con ciò che per una persona normale sarebbe stata una tragedia ma per me era un netto miglioramento: "solo" 87 libri da leggere, con l'obbiettivo di riportarli ad un numero decente.

Ovviamente, nel momento in cui sto scrivendo questo post, la lista pare un monumento al fallimento dato che conta ben 96 titoli... ma cerchiamo di guardare al progresso: nel 2019, tra letti e non letti alla fine dell'anno lì avevo sforato le tre cifre e nemmeno di poco, con un totale di 126 titoli.

Torniamo però al 2020: i libri che sono usciti dalla mia tbr sono ben 62, a fronte di un totale di 70 letti secondo la sfida di Goodreads (la differenza è normale: non ho inserito né La Ruota del Tempo né le graphic novel nella lista, e no, non ne ho scordato uno: Goodreads ha contato due volte Uomini d'arme). Se consideriamo che l'anno scorso solo 44 letture venivano dalla tbr, direi che posso ritenermi soddisfatta.

Ma i nuovi ingressi? Come scritto in lungo e in largo, quest'anno ho cercato di darmi un contegno nelle spese dedicate alla lettura: al di là della situazione mondiale che rende complesso andare in libreria, dopo il trasferimento e dopo aver preso la macchina ho dovuto porre un freno ai miei acquisti: senza contare i libri che ho preso perché ne volevo una copia tutta mia (I Promessi Sposi, Giro di Vite... ), le new entry sono 21: 17 libri in meno rispetto all'anno scorso.

E lo so che è brutto sentir dire "Che bello, quest'anno ho comprato meno libri" da una bookblogger, ma diciamo che si tratta di una presa di coscienza del mio stipendio e del mio tempo.

Senza contare che ora i libri costano tantissimo: ci sono delle edizioni che saranno bookporn quanto vi pare, ma con quello che spenderei comprandone due ci faccio la spesa per due settimane.

Ad ogni modo, la cosa interessante è che quest'anno sono davvero riuscita a comprare solo libri che venivano dalla whishlist (ok, Il Piccolo Popolo dei Grandi Magazzini l'ho preso nel momento in cui ho realizzato che era uscito, ma Terry Pratchett ha un posto d'onore sulla fiducia nella mia wishlist) motivo per cui sono molto fiera del mio autocontrollo.

Sul fronte serie ammetto di non aver fatto chissà quali progressi: mi sono bloccata con La Ruota del Tempo ma a sorpresa è uscito il secondo volume delle avventure della Primula Rossa quindi almeno in quella sono in pari con le uscite italiane, sono riuscita a recuperare l'ultimo libro della serie dedicata al ciclo arturiano di Mary Stewart, ho concluso la duologia Magical Anonymus e sono in pari con la serie di Green Creek di T.J. Klune. Ho pure recuperato il secondo volume de The Conqueror's Saga.

Certo, poi devo andare a guardare il fatto che ho iniziato la serie Malazan Book of the Fallen, ho letto il primo di Tito di Gormenghast, e quello del retelling arturiano della White.

Senza contare che sul kindle store hanno messo a pochissimo Legendborn di Tracy Deonn - un'altra serie a tema arturiano che mi ricorda Albion e che facevo, la lasciavo lì?

Sempre sul kindle store, è finalmente sceso di prezzo La linea del colore di Igiaba Scego, che puntavo da diverso tempo.

Più i regali arrivati fino a questo momento: Il Viaggio di Halla della Mitchison, e The Fifth Elephant di Pratchett.

Insomma, il 2021 lo comincio con 38 libri nella tbr e la pelle che mi prude perché mi sembra di non avere niente da leggere.

EDIT: e siamo a 37, dato che ho finito Il Piccolo Popolo dei Grandi Magazzini durante il 2020.