venerdì 26 novembre 2021

Strappare lungo i bordi

Sarò onesta: non ho mai letto niente di Zerocalcare.
So chi è, conosco il suo tratto, i suoi personaggi, ho visto la fila a Lucca per la dedica e l'autografo, ma per qualche motivo i suoi lavori non mi hanno mai attratta.
A volte succede che qualcosa non ci attiri anche se a mente fredda sappiamo che ci piacerebbe.

Ne segue che Strappare lungo i bordi, la serie animata ispirata alle sue opere, non fosse una mia priorità di visione... eccetto che conosco una delle persone che ci hanno lavorato, quindi rientro tra coloro che il prodotto di punta di Netflix Italia, ispirato ai lavori di uno dei fumettisti più famosi ed apprezzati in Italia, l'ha guardato per uno degli animatori (dei clean up arti
Sono abbastanza sicura che questa categoria comprenda me e basta.
L'ho vista a scatola chiusa, senza sapere lo stile di narrazione, i temi trattati, la trama, il numero di episodi e la durata degli stessi. 
Ed è stato un viaggio incredibile: ho riso, mi sono sentita compresa, mi sono sentita attaccata nelle mie piccole paranoie, alla fine ho anche fatto un piantino.
Non so quanto di tutto questo sia tipico di Zerocalcare, se alcune critiche che ho letto circa il raccontare sempre lo stesso disagio sia vero, posso solo dire - da neofita - che Strappare lungo i bordi è un piccolo gioiello, una delle migliori serie Netflix Italia, se non la migliore.
Sono sei episodi la cui durata varia dai 16 ai 22 minuti, in cui Zerocalcare, assieme agli amici Sarah e Secco, affronta un viaggio che li porta da Roma a Biella.
Durante gli episodi seguiamo il flusso di coscienza di Zerocalcare: ricordi dell'infanzia e dell'adolescenza, la differenza tra i bagni pubblici maschili e quelli femminili, la difficoltà di scegliere cosa guardare su Netflix, la lotta continua per mantenere in ordine la casa quando si vive da doli.
In tutto questo, il filo conduttore nella narrazione è l'amicizia con Alice, rimasta tale nonostante un discreto alone di ambiguità, perché non sembra mai il momento giusto per fare quel passo che la porterebbe ad essere qualcosa di più - che però fa paura perché sarebbe qualcosa di diverso.
La sceneggiatura è incredibilmente brillante, i tempi comici sono calcolati alla perfezione, ma allo stesso tempo riesce ad essere profonda senza risultare stucchevole.
Ci sono singole battute che centrano il bersaglio su problemi culturali e sociali che il nostro Paese si porta dietro da tanto, e discorsi che invece riassumono perfettamente come si sente una generazione cresciuta nel tempo delle certezze per ritrovarci poi in un presente fatto di precarietà, insicurezza, spesso senza capire dove siamo, dove vogliamo andare e come fare per arrivarci.
Dal punto di vista tecnico trovo che Strappare lungo i bordi sia ineccepibile: i colori sono vibranti, l'animazione fluida e ben si sposa con lo stile di disegno - che da quanto ho potuto capire riesce a restituire nel medium animato il tratto tipico di Zerocalcare. La colonna sonora è perfetta e il doppiaggio... allora, tanto per cominciare il fatto che Zerocalcare doppi tutti i personaggi tranne l'Armadillo l'ho trovato perfetto, considerato che tutta la serie non solo è costruita come un discorso che Zerocalcare fa allo spettatore, ma è anche estremamente egocentrata. E secondo me lui se l'è cavata bene, considerato che non è un doppiatore professionista.
Sul fatto che parli in romano, beh, quando l'unico appiglio trovato per polemizzare su una serie è che i personaggi parlino in romano quando sono romani direi che abbiamo le nostre risposte sull'effettiva qualità del prodotto.
Sul serio, hanno solo quello a cui aggrapparsi.

In sostanza, non so se recupererò i libri di Zerocalcare, ma questa serie rasenta la perfezione e merita di essere vista.

Io pe' un sacco di tempo ho pensato che se non strappavo più un cazzo, se tenevo tutte le bocce ferme, immobili, almeno non facevo altri danni. Solo che non funziona così, perché se tu tieni lo stesso foglietto de carta in mano pe' dieci anni, pure se non lo strappi, quello se ciancica. Te sudano 'e mani, se fracica, 'o pieghi a forma de ranocchia e er risultato è che dopo dieci anni c'hai comunque 'na cartaccia da butta'. Pure se hai giocato a fa 'a statuetta de cera.

7 commenti:

  1. Perfetto. La vedrò. Se vuoi un consiglio di lettura per iniziare scegli tra: La profezia dell'armadillo, Dimentica il mio nome e Un polpo alla gola. Ma è solo un mio suggerimento non richiesto...

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    1. Grazie dei consigli ☺️ quando si ragiona se approcciarsi o meno ad un autore è sempre utile avere qualche dritta da chi lo conosce già su dove iniziare 💪🏻

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  2. Io di Zerocalcare ho letto qualcosa, non tutto, ma i suoi fumetti mi piacciono molto e posso dire che in effetti la serie ricalca una delle storie già pubblicate, e pure qualcuna delle situazioni "extra" mi è sembrata familiare. Però secondo me ci sta, questa serie era pensata credo proprio per rivolgersi ad un pubblico più ampio che i fumetti non li ha letti, e hanno deciso di puntate su una storia già collaudata (se non sbaglio ricalca la trama proprio del primissimo fumetto, "La profezia dell'Armadillo"). Anche io ho amato molto questa serie proprio perché ci ho trovato tutto il meglio di quello che già amavo di Zerocalcare. Fatta davvero bene sotto tutti i punti di vista, è vero come doppiatore lui se la cava bene, e non credo che potrò mai più leggere l'Armadillo senza sentire in testa la voce di Mastandrea!

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    1. Con questo commento mi stai allungando la Wish list sul mio stesso blog xD cmq mi sa che se non dovessero rinnovare la serie per una seconda stagione cederò al cartaceo, anche se non ho spazio in casa 😭

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    2. Considera che i fumetti a differenza della serie sono in bianco e nero, io uno l'ho letto in versione digitale, non è male come modalità di lettura! Io leggo parecchi fumetti in questo modo, anche dal cellulare se sono a colori, altrimenti veramente non so più dove metterli!

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  3. Non ho visto la serie e al momento non credo la recupererò non avendo Netflix. ho letto diverse cose di Zerocalcare e mi sono anche piaciute ma al momento lo ritengo un po' troppo commerciale, come se si sforzasse di essere "relatable" ad ogni costo, non so :/ forse è un problema mio che non sopporto quando le cose che mi piacciono che non si filava nessuno prima poi diventano improvvisamente famose e commerciali xD

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    1. Ti capisco, anche a me succede di essere infastidita quando le cose che amo all'improvviso tutti iniziano a parlarne XD
      In questo caso però sono dall'altra parte della barricata e che devo dire, secondo me è un gioiellino questa serie :)

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